Edizione del 09/07/2004
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: Dario Broccio
Buona parte della
spiaggia di Lido Fiori, in territorio di Menfi, è stata transennata ed è
inaccessibile ai bagnanti per il rinvenimento, sul fondale, di tre ordigni
bellici inesplosi risalenti alla seconda guerra mondiale. L'area è vigilata dai
militari dell'ufficio circondariale marittimo di Sciacca. Gli artificieri del
nucleo sommozzatori della marina militare potranno intervenire soltanto domani
pomeriggio per far brillare gli ordigni. La scorsa settimana un altro ordigno
era stato ritrovato sempre nella stessa zona. Ieri un nuovo rinvenimento,
stamattina altri due. Segnale evidente - ha detto il
comandante del Circomare di Sciacca Fabio Rottino - che questa zona è stata particolarmente
interessata dai bombardamenti dell'ultimo conflitto bellico. Anche negli
anni scorsi, infatti, al Lido Fiori erano state ritrovate bombe inesplose
risalenti alla grande guerra. Intanto i bagnanti e i
turisti che affollano questa zona sono stati costretti a trovare altre spiagge
dove poter fare il bagno. Meta privilegiata: il litorale di Porto Palo.
Il Nuovo Psi ha affidato a Vincenzo Milioto
l'incarico di formare un Coordinamento regionale in Sicilia propedeutico al
Congresso previsto per il prossimo autunno, assumendone la guida formale. Milioto ha accettato l'incarico e ha convocato per la
prossima settimana gli organi regionali del partito. La segretaria del Nuovo Psi ha accolto le dimissioni del segretario regionale
siciliano Nanni Ricevuto, ringraziandolo per il lavoro svolto in questi anni.
Intanto, il consiglio provinciale del partito di Bobo
Craxi è stato convocato per lunedì prossimo, 12
luglio, alle ore 16:30, presso la Sala Convegni
dell’Hotel Dioscuri Bay Palace.
Nell’occasione, si procederà ad esaminare la
situazione politica provinciale, valutare i risultati delle elezioni europee ed
amministrative ed eleggere il comitato esecutivo ed il collegio dei revisori.
A
quanto pare non è solo la macchia mediterranea della Valle dei Templi ad
andare in fiamme: anche a Favara sarebbe necessario un tempestivo intervento
degli elicotteri del Corpo Forestale, impegnato a spegnere alcuni focolai in
diverse zone boschive dell’isola. A
incendiarsi, è sempre il consiglio comunale, ieri impegnato nella trattazione
della localizzazione dell’area da utilizzare per fiere permanenti e cadenzate e
per il mercatino settimanale del venerdì. Argomento niente affatto nuovo al
civico consesso, che s’è l’è ritrovato nell’elenco dell’ordine del giorno
innumerevoli volte, ed ogni volta che il punto è stato tolto si è provveduto ad inserirlo con tempestività in un nuovo ordine
del giorno, senza alcuna modifica. Insomma, il centro-destra
non appare convinto dello spostamento dell’area del mercatino da Piazza Giarritella, che lo ospita da oltre 30 anni, a Contrada
Piana dei Peri. E fra chi proponeva di
accantonare il punto e chi cercava di convincere diversamente i consiglieri
poco persuasi, la seduta è stata sospesa per 15 minuti. Al rientro mancava
all’appello solo qualche consigliere di centro-sinistra, ma ecco che accade l’improbabile: la Casa delle Libertà decide di
abbandonare l’aula per una certa arroganza della Margherita, e la seduta è
caduta per mancanza del numero legale.
Intanto i lavori del
consiglio provinciale riprenderanno, lunedì prossimo alle ore 18, con la
discussione di ben 27 punti all’ordine del giorno. Si tratta sempre di mozioni
ed interrogazioni presentate dai vari consiglieri provinciali, nonché di debiti fuori bilancio.
Impegnando risorse
per un totale di 600 mila euro, l'assessore regionale al lavoro Raffaele Stancanelli ha firmato la convenzione per la stabilizzazione di 36 lavoratori socialmente utili a carico
del Fondo Nazionale per l'Occupazione, impegnati in alcune amministrazioni
locali delle province di Palermo, Agrigento e Siracusa. L’opera di “svuotamento del bacino del
precariato in Sicilia”, come la definisce lo stesso Stancanelli,
vede più della metà dei nuovi stabilizzati, 19 per l’esattezza, in provincia di Agrigento, nei comuni di Canicattì,
dove sono 8 gli ex articolisti baciati dalla fortuna, nel piccolo comune di San
Biagio Platani, dove ne sono stati sistemati 6, e a seguire ad Aragona con 5 lsu stabilizzati.
Nella conferenza
stampa, convocata dal sindaco Lorenzo Airò in
occasione dell’approvazione del bilancio da parte del
civico consesso, il primo cittadino favarese aveva colto occasione per
“richiamare”, fra virgolette, l’Onorevole Giuseppe Infurna,
altra fondamentale istituzione della città che viene, nella sua persona,
rappresentata in seno all’Assemblea Regionale Siciliana. Il sindaco, in breve,
sollecitava il deputato di Alleanza Nazionale ad
occuparsi dei problemi e delle esigenze della città. Non poteva tardare la
risposta dell’Onorevole Infurna, pervenuta alla
nostra redazione nel tardo pomeriggio di ieri. Ecco cosa rivendica il deputato:
“In merito alle esternazioni del Sindaco Airò subito
dopo l’approvazione del bilancio 2004, l’Onorevole Infurna
esprime profondo disappunto, affermando che il voto negativo espresso da AN
così come dalla Casa delle Libertà è stato dettato dalla sistematica cecità
politica dimostrata dall’amministrazione, che ha privilegiato
gli interessi “paesani” di alcuni consiglieri rispetto alle istanze della
“città”. Pertanto, riservandosi di spiegare più nel dettaglio la posizione
assunta dal centro-destra in un’apposita conferenza
che vedrà coinvolti tutti i partiti del polo, il parlamentare di AN, ribadendo
il suo impegno per la Città di Favara a cui non si è mai sottratto, sottolinea
che il NO al bilancio è solo il primo passo di un processo teso a smascherare i
gravi limiti politico-istituzionali della giunta guidata da Airò,
impegnato più a sedurre consiglieri di centro-destra piuttosto che a risolvere
i problemi della cittadinanza. In merito alla condotta manifestata da alcuni
consiglieri che non hanno seguito le direttive del partito, infine, dichiara
che si attiveranno le procedure all’interno del partito riunendo direttivo comunale
e provinciale per prendere le conseguenti decisioni”.
Siamo sempre a
Favara. Sei persone, tutte favaresi tranne una straniera,
sono state arrestate nella notte dai carabinieri di Agrigento,
che si sono avvalsi della collaborazione della locale tenenza. Le accuse sono,
a vario titolo, di traffico di sostanze stupefacenti e favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina. Secondo gli investigatori, alcuni degli
arrestati, con la complicità di una cittadina rumena, facevano entrare in Sicilia
ragazze provenienti dalla Romania con un permesso di soggiorno per fini
turistici. Le ragazze, per circa 3 mesi, venivano poi
fatte lavorare in nero in pub della provincia. I militari hanno inoltre
accertato che la banda gestiva anche un canale di smistamento di cocaina. Il
tutto, aveva da scenario il pub “Don Carlos”, situato
nel cuore della città e frequentato da tantissimi giovani. Dal locale ha preso
il nome l’operazione che ha portato all’arresto, nel dettaglio, di Salvatore
Valenti, 29 anni, disoccupato, e della cittadina rumena Mirela
Oancea, appena 21enne, anche lei disoccupata. I 2,
agli arresti domiciliari, sono accusati di aver fatto giungere in provincia le
rumene, facendole passare attraverso il territorio austriaco per eludere i
controlli e avviandole al lavoro nero, alla prostituzione e allo spaccio di
droga a Favara e in altri comuni dell’agrigentino. I favaresi
investiti dalle rimanenti misure cautelari, eseguite però in carcere, sono 4. Si tratta del commerciante Giovanni Bennardo, di 28 anni; Giovanni
Valenti, 30enne, nella vita coniugato e gessista di
professione; Martino Tinaglia, 33enne, anch’egli
coniugato, manovale; e Carmelo Tinaglia, di 24 anni,
muratore. I 4 sono coinvolti invece solo nel traffico di stupefacenti. Ma esiste una 7^ misura cautelare eseguita nei confronti del
titolare del bar “Don Carlos”: ad Alessandro Bosco,
24enne, è stato ordinato l’obbligo di dimora a Favara. 60 i militari impegnati,
con l’ausilio di altrettante unità cinofile, nella
ricerca, nel cuore della notte, di stupefacenti e materiale utile alle indagini
all’interno delle abitazioni degli arrestati (ulteriori dettagli
sull’operazione “Don Carlos” nell’intervista
rilasciata dal Comandante Angelo Franchi).
Un altro bar
dell’agrigentino balza agli onori della cronaca. Stavolta si tratta di un
assassinio. Ieri sera, a Palma di Montechiaro, Maurizio Lombardo, 29 anni,
imprenditore edile, è stato ucciso all’interno di un bar della città del gattopardo. Lombardo è stato freddato da un killer con
il volto coperto da un casco da motociclista che, raggiuntolo all'interno del
locale pubblico, gli ha esploso contro quattro colpi d'arma da fuoco,
uccidendolo. L'imprenditore era figlio di Pietro, proprietario di un residence
e di una rivendita di materiale edile che rifornisce
molte imprese edili della zona.
I favaresi si sono da
sempre contraddistinti nel bene o nel male. Oggi, in tutti i notiziari, la
città è tornata ad occupare la pagina più triste, quella della cronaca, con il
suo seguito di malavita, droga, arresti. Ma noi non facciamo mancare le buone
notizie, grazie ad alcuni giovanissimi calciatori favaresi
dello Sporting Club Favara, che si sono qualificati
alle finali di Viareggio nelle categorie Giovanissimi, che affronteranno il Modena, ed Esordienti, che si batteranno per il trofeo
del “Torneo Versilia Cup”
con il Lucca. Alla guida tecnica dello Sporting Club
Favara, Pasquale Sciabica che allena la categoria
Giovanissimi ed Ignazio Criscenzo che prepara
la categoria Esordienti. In rappresentanza del Comune di Favara, è intervenuto
a Viareggio un consigliere comunale, il socialista Gaetano Cibella.
Si tratta di una finale importantissima che verrà
giocata dai favaresi, su due fronti, stasera, alla
presenza di numerosi talent scout che assisteranno alle gare per individuare talenti
nascosti.
Fine
di questa edizione di SICILIA
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