Edizione del 18/06/2004

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


Tredici imprenditori sono stati denunciati dai carabinieri di Sciacca al termine di una serie di controlli effettuati all’interno di cantieri edili nelle zone di Sciacca, Santa Margherita di Belice, Montevago, Cianciana e Villafranca Sicula. Le verifiche, oltre ad aver rivelato il mancato rispetto delle norme di sicurezza e di protezione per gli operai, hanno registrato la presenza di 27 lavoratori in nero. Sono state elevate contravvenzioni per oltre 15 mila euro. In diversi casi i carabinieri hanno accertato che gli operai erano esposti a specifici pericoli legati alla mancanza di alcuni dispositivi di sicurezza obbligatori, come impalcature e ponteggi. Al momento dell’ispezione dei militari, in alcuni casi, gli operai erano poi sprovvisti di mezzi di protezione individuale: si tratta nello specifico di elmetti, guanti, visiere e occhiali. La posizione dei tredici denunciati è adesso al vaglio della Procura della Repubblica di Sciacca.


Dopo aver denunciato che un gruppo di 30 ciechi era stato costretto a pagare il biglietto d’ingresso nella Valle dei Templi di Agrigento, Franco Samaritano, segretario siciliano del sindacato autonomo Confsal, invita il presidente dell’Ente parco, Marco Salerno, a rendere pubblica la circolare ministeriale che impedisce ai portatori di handicap di entrare gratis nei musei o nei siti archeologici. Perché, sostiene, qualora non esistesse inoltrerà una denuncia per falso e la richiesta di destituzione dei responsabili. Salerno aveva invece affermato l’esistenza di una circolare nazionale, che rispetta una direttiva europea, in base alla quale non è previsto l’ingresso gratuito per i disabili. Il presidente del parco conferma la sua tesi,  aggiungendo che sulla base della norma nazionale e delle direttive Ue la Regione ha emanato una propria circolare che ne recepisce i contenuti. Ma ribadisce che se il gruppo si fosse accreditato con 24 ore di anticipo, senz’altro gli sarebbe stato concesso di entrare gratuitamente.


“Un esponente nell’esecutivo che sappia rappresentare al meglio il Mezzogiorno nelle politiche economiche e sociali, e un ritocco al sistema elettorale, aumentando la quota proporzionale”. E' la richiesta formalizzata all’ufficio politico dell’Udc per il governo nazionale, resa nota dal segretario regionale del partito, Raffaele Lombardo. “Anche alla luce del recente risultato elettorale, con la sua straordinaria crescita, l’Udc deve contare nelle scelte politiche per il Mezzogiorno - ha spiegato Lombardo a margine di un incontro con l’ex ostaggio Salvatore Stefio e i suoi familiari - e di certo un siciliano può farlo meglio, per far cambiare rotta a un governo che ha accusato un certo strabismo verso il nord e dare così concretezza al 61-0 in Sicilia di cui si parla sempre”. Il segretario regionale dell'Udc ha sottolineato che “non è una richiesta di sedie, ma la necessità di contribuire alla modifica della politica del governo, guardando sempre ai moderati”.


Sede di un Centro Territoriale Permanente per l’educazione e la formazione degli adulti, il 2° Circolo Didattico “Falcone-Borsellino” di Favara è da tempo orientato al collegamento con gli enti, le associazioni e le istituzioni che operano nel territorio, allo scopo di rafforzare le azioni rivolte ad un’utenza adulta. Per questo motivo, la scuola diretta da Giuseppina Catalano ha coinvolto l’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Agrigento nella realizzazione di un corso di formazione PON, volto alla sensibilizzazione e alla valorizzazione dell’ambiente, dal titolo “Alla riscoperta del passato: luoghi, tradizioni ed arte”. L’obiettivo che si pone il corso è quello di far capire come si può creare occupazione puntando sulle risorse del territorio. Il turismo è una di queste risorse e, per incentivarlo, il tutor Gina Casà ha deciso di realizzare anche un dépliant su tutto quello che Favara può offrire ai visitatori. Far conoscere Favara al mondo dipende dai favaresi stessi.


Proseguono i festeggiamenti in onore del Santo Patrono di Favara, Sant’Antonio da Padova. Dalle ore 16 di oggi, giornata mondiale per la santificazione dei sacerdoti, avverrà l’esposizione eucaristica. Seguirà la messa e la processione per le vie Vittorio Emanuele, Cesare Battisti, Piazza Cavour, Arco Cafisi, S. Nicolò, Stazzone, Fonte Canali, Vicolo Salamone, Reale, Pompei, Largo S. Nicolò. La giornata di domani sarà dedicata invece alla “Memoria del Cuore Immacolato di Maria” con la celebrazione dell’Akathistos. I festeggiamenti si concluderanno domenica con spettacoli pirotecnici e concerti gospel in Piazza dei Vespri, di fronte alla Chiesa Madre.


E mentre continuano i festeggiamenti per il Patrono della città, quelli in onore dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, in programma dal 24 al 27 giugno, sono quasi pronti. Intanto, è stato reso noto dal sacerdote della Parrocchia di Via Rovereto, Don Nino Giarraputo, il ricco calendario delle attività. È inutile darvi sin da adesso date e orari di tutte le manifestazioni, lo faremo più dettagliatamente in seguito, ma vi anticipiamo qualcosa in attesa dell’evento: ad arricchire le celebrazioni religiose, ci saranno una rappresentazione teatrale de “Il Re Leone”, il concerto musicale del gruppo “Teppisti dei sogni”, la caccia al tesoro riservata ai ragazzi di età compresa tra gli 8 ed i 15 anni, e poi danza in piazza con l’esibizione dei ballerini delle varie scuole di danza di Favara e serate dedicate ai bambini con giochi e animazioni. Ma non è ancora tutto! Organizzata anche una passeggiata ciclistica per le vie del quartiere, uno spettacolo di giochi pirotecnici, un quadrangolare di calcio che vedrà confrontarsi il comitato parrocchiale, i carabinieri, i vigili urbani e gli impiegati di banca in memoria dei caduti a Nassiriya. Ed il finale sarà affidato a Stella, la quarta classificata al programma TV trasmesso da Italia 1 “Superstar”.


L’Accademia Internazionale Iblea di Lettere Scienze ed Arte ha una delegazione autonoma a Naro. Proprio nella città barocca, è stata da poco inaugurata dall’Accademia Internazionale Iblea una mostra di pittura e scultura che rimarrà aperta fino al prossimo 25 giugno, tutti i giorni dalle ore 18:30 alle ore 21, presso il Palazzo Malfitano di Via Vittorio Emanuele.


Fervono già i preparativi a San Leone in occasione dell’11^ edizione di Mediterranea Expò, la Fiera Campionaria in programma dal 23 luglio al 1° agosto presso il Parco Fieristico “Emporium” di San Leone. Come ogni anno, il percorso espositivo della fiera sarà ricco di iniziative e occasioni di promozione. Su di una superficie di 20 mila metri quadri, saranno infatti installati più di 400 stands. Anche per quest’anno, in collaborazione con l’Expò dei Sapori, una tra le più importanti fiere del settore agroalimentare d’Italia, l’organizzazione ha realizzato un’area espositiva commerciale ribattezzata “Il viale del gusto”, che proporrà i sapori tipici dei prodotti che nascono dalla tradizione e dalla cultura delle singole popolazioni dal nord al sud dell’Italia. Allo scopo di illustrare il programma, gli eventi e le caratteristiche della Fiera Campionaria, è indetta una conferenza stampa per domani, 19 giugno, alle ore 10:30, presso la nuova segreteria organizzativa della Meridiana Eventi sita in Via Mazzini ad Agrigento.


Crediamo che Piazza della Libertà non si chiami così perché chicchessia possa avere la libertà di trattarla come meglio crede, crediamo che una Piazza che fa da cuore pulsante alla città debba meritare più attenzione da parte di tutti… eppure le illusioni di un organo di informazione della città, che nutre incessantemente le speranze di un riscatto del paese in cui opera, vengono regolarmente distrutte da uno scempio autorizzato; questo quel che rimane del centro di Favara ogni venerdì pomeriggio, giorno infrasettimanale in cui si svolge il mercato cittadino: una Piazza prima piena di movimento, voci popolari, colori, suoni, richiami ambulanti, vita, ma poi, quel che resta, è definibile in una sola parola: desolazione. Una sconfortante mestizia attraversa quanti assistono al triste lavoro degli operatori ecologici intenti a rimuovere ciò che resta della vita commerciale cittadina, uno spettacolo che desta l’immagine di una devastazione bellica. E pensare che basterebbe davvero così poco per evitare che i due binomi “vita del popolo” e “distruzione dell’ambiente”, l’uno diretta conseguenza dell’altro, si incontrino ogni venerdì in Piazza della Libertà offrendo questa malinconica scena, generando questo stato di profonda abiezione. Sarebbe sufficiente un sacchetto di plastica, distribuito ad ogni venditore ambulante dall’assessorato ai servizi ambientali, nel quale raccogliere tutte le buste di plastica e le cartacce che poi andranno in giro per Piazza della Libertà e che da lì, sempre liberamente, andranno a svolazzare sparpagliandosi in ogni angolo, in ogni strada, in ogni vicolo della città. E sarebbe opportuna anche la presenza della vigilanza urbana che infligga severe ammende pecuniarie a quanti non avranno ottemperato a un obbligo civile consistente nel rispettare l’ambiente. È un dovere di tutti che si traduce in un diritto nei confronti dei favaresi; diritto che costantemente, però, viene negato.


«Via dal Comune i collusi con la mafia». E' questa la scritta che campeggia sul manifesto, il secondo nel giro di un mese, fatto affiggere ad Agrigento dal vice presidente del Consiglio comunale Giuseppe Arnone, che è anche componente della segreteria nazionale di Legambiente. Per l’ambientalista «è giunto il momento di dire basta al regime dell’irresponsabilità operante al Comune di Agrigento. Chi ha commesso gravi reati non può - scrive Arnone - continuare a dirigere gli appalti». Nel manifesto si fa riferimento all’operazione Alta Mafia dello scorso mese di marzo, che portò in carcere 43 persone; vengono indicati funzionari comunali e citati una serie di appalti finiti nel mirino della Dda, come quello per le opere di urbanizzazione aggiudicato dal consorzio di imprese Ecoter (per circa 40 miliardi di lire). Arnone invita il sindaco della città dei templi Aldo Piazza a «fare chiarezza, rispondendo alle interrogazioni e adottando i necessari provvedimenti, cacciando via i corrotti, ed evitare che possa dire del primo cittadino che “non vede, non sente e non parla”». «A nome degli agrigentini - conclude il manifesto - chiediamo che si faccia piazza pulita di mafiosi, collusi, infedeli, corrotti, e si restituisca alla città di Agrigento dignità, futuro. Basta con la corruttela, anche a costo di sciogliere il Consiglio». Arnone, sui fatti denunciati, è stato già interrogato per oltre sette ore dalla Digos, su richiesta della Procura della Repubblica di Agrigento. Nel precedente manifesto, fatto affiggere lo scorso 12 maggio, l’ambientalista di centro-sinistra denunciava una presunta truffa miliardaria ai danni del Comune dai componenti dell’ex ufficio legale comunale.


A due settimane dalla chiusura, la piscina comunale di Favara continua ad ospitare bagnanti, società sportive, colonie estive provenienti dai paesi limitrofi al territorio comunale. Oggi, ad usufruirne erano centinaia di bambini giunti da Grotte e Racalmuto; una rinnovata occasione per andare fieri, come cittadini di Favara, di una struttura che, appena nata, è già affermata nel mondo sportivo. Abbiamo realizzato delle interviste.


18 giugno 2003. Una data scritta nella storia della città di Favara. Esattamente un anno fa moriva, nel Lido Cannatello, Mohamed Abid, che giunse nella nostra terra per riscattarsi dalla povertà della Tunisia, si creò una famiglia a Favara, riuscì ad integrarsi nella nostra comunità. E non sapremo mai se perché si era fin troppo affezionato ai favaresi o semplicemente perché era un eroe, ma un anno fa fu proprio Abid a lanciarsi nei mostruosi flutti del mare del Cannatello per strappare ai frangenti due bambini ed una donna, che devono a lui la propria vita, scomparendo fra le onde di un mare straniero insieme al piccolo Manuel, nel tentativo di salvare anche lui. Il tunisino è stato ricordato dall’amministrazione comunale di Favara nel trigesimo della sua tragica scomparsa, con la creazione del “Giardino di Abid”, ed oggi, anniversario della sua morte, con l’affidamento di una corona di fiori al mare che lo ha ucciso. Lo stesso rituale si è consumato, alla medesima ora, anche a Menzel Temime, nell’altra sponda del Mediterraneo, alla presenza di una delegazione dell’amministrazione guidata dal sindaco Lorenzo Airò. In testa alla delegazione del Cannatello, il vicesindaco Carmelo Vitello. Abbiamo realizzato delle interviste in merito.


 

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