Edizione serale
del 15/06/2004
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: Dario Broccio
Agrigento e Licata saranno due tappe della Carovana nazionale per la Pace 2004
promossa dai Missionari Comboniani dal 7 al 19
settembre 2004. La carovana vuole essere
un viaggio di pace in Italia, un’occasione di incontro,
nei territori locali, nelle città, tra i soggetti che in questi anni hanno
espresso un fermo no alla guerra, anche operando localmente sui temi dei
diritti e della giustizia sociale. Il calendario completo della carovana, con
le iniziative in programma nelle tappe di Agrigento e
Licata, è stato presentato in una conferenza stampa stamani alle ore 10.30,
nella sala “Chiaramontana” del Seminario
Arcivescovile di Agrigento.
Soddisfatti, dicono
la propria i 3 consiglieri dell’Ulivo al Comune di Agrigento,
Hamel, Lauricella e Licata,
sui risultati conseguiti dai partiti del centro-sinistra che nella città di
Agrigento hanno complessivamente raggiunto il 41%. I 3 sottolineano
in particolare il risultato della Lista Uniti nell’Ulivo, secondo partito
subito dopo Forza Italia e prima dell’UDC. Secondo i 3 consiglieri, questo
risultato elettorale conferma la fiducia degli elettori e l’apprezzamento per
le battaglie di opposizione condotte dall’Ulivo in
Consiglio Comunale, nonché il fallimento, sottolineano gli stessi, della Giunta
Piazza e della maggioranza di centro-destra al Comune della Città dei Templi.
Sono pervenute
adesioni da Piazza Armerina, Valguarnera, Salaparuta, Santa Margherita Belice, Favara, Agrigento, Castelvetrano, Palermo, Catania, Messina e Siracusa per il
1° Gran Prix Nazionale di Bench
Press, in programma per domenica 20 giugno nella palestra comunale di Canicattì. L’evento sportivo è organizzato dalla Palestra
“Olimpica” di Canicattì, in collaborazione con il
Comitato Provinciale “Associazione Italiana Cultura e Sport” e con il
patrocinio del Comune di Canicattì. Il programma
delle gare vede la pesatura degli atleti dalle ore 9 alle 12 di domenica
prossima, lo svolgimento delle competizioni alle ore 15 e la premiazione alle
21. A confrontarsi, saranno le categorie comprese dai 14 ai 24 anni, suddivise
in 4 fasce di età.
Quinto acquisto in
casa Gelma Seap Aragona: si tratta del
centrale Costanza Costanzini, 25enne,
prelevata dal Potenza di serie B1, alta 1 metro e 82 e con un curriculum di
tutto rispetto. Ha disputato numerosi campionati di serie B1 e B2 con il Volley
San Lazzaro, la Pallavolo Cutro ed il
Serramanna; nella stagione 2001/2002 è stata
tra le protagoniste della promozione in serie A2 del Santeramo.
Costanza Costanzini si dice felice di ritornare a
giocare in A2 indossando la maglia della Gelma. Soddisfazione espressa dal
direttore generale Nino Di Giacomo, che ha dichiarato
di aver strappato la Costanzini a numerose società di
serie A, ottenendo una valida alternativa alle
centrali titolari che saranno acquistate nei prossimi giorni. Il mercato della
rosa, infatti, non si arresta qui, prosegue Di
Giacomo, dichiarando di puntare ad altre 2 schiacciatrici, 2 centrali ed 1
libero.
Risultati definitivi
sulle elezioni europee: dalla Sicilia, partiranno in 7 alla volta di Strasburgo.
Con il 21,5% dei voti in tutta l’isola, Forza Italia ottiene 2 seggi al palazzo
di vetro: il primo eletto della lista, con 221.855 voti in Sicilia, 17.806 solo
in Provincia di Agrigento, 689 a Favara, sarebbe il
presidente del consiglio dei ministri Silvio Berlusconi,
che però rinuncia alla carica lasciando spazio al vicepresidente della regione
siciliana, assessore all’agricoltura, Giuseppe Castiglione,
che conquista il favore di 94.051 elettori in Sicilia, 10.053 dei quali agrigentini, 610 i favaresi, e al
Presidente della Provincia di Palermo Francesco Musotto,
che si è imposto con 82.876 voti in Sicilia, 3.366 nella Provincia di
Agrigento, 132 preferenze a Favara. Il vicepresidente Castiglione
opterà per il Parlamento Europeo abbandonando l’incarico
alla Regione. Sempre più in vista dunque il rimpasto: al posto di Castiglione potrebbero aggregarsi alla giunta Cuffaro Nino Garozzo
o Giuseppe Arcidiacono. Situazione analoga per Alleanza Nazionale: 14,5% dei
voti in Sicilia, un seggio al Parlamento Europeo; il vicepremier
capolista Gianfranco Fini ottiene in Sicilia 115.362 voti, 4.973 gli agrigentini che lo hanno votato, 249 i favaresi.
Lascia spazio all’europarlamentare uscente Nello Musumeci, che ha ottenuto
161 voti in più di Fini in Sicilia, 2.746 preferenze nella nostra provincia,
276 a Favara. Al suo secondo mandato parlamentare anche Raffaele Lombardo,
segretario regionale dell’UDC, secondo della lista per ordine e preferenze
ottenute dopo Salvatore Cuffaro, che è stato eletto ma gli cede il posto per rimanere, come aveva promesso, alla
guida della Regione. Questi i numeri: il presidente si impone
con 160.311 voti nell’isola da lui presieduta, 28.479 nella provincia che gli
ha dato i natali, 2.197 solo a Favara. Il segretario regionale dello scudo
crociato si era fermato in Sicilia a 123.829 preferenze, 12.967 in Provincia di Agrigento, 689 a Favara. Ed
ancora una volta, con la rinuncia di Cuffaro, nessun
agrigentino siede al Parlamento Europeo. Ricordiamo che l’UDC ha raggiunto il
14% dei voti in Sicilia, buona fetta di preferenze che fa
scattare un seggio, appunto, a Lombardo, data la rinuncia di Cuffaro. Vediamo i risultati del listone
di Romano Prodi: 28,6% dei voti espressi in suo favore in Sicilia, mentre a
Favara il cosiddetto “triciclo” vanta un picchio pari al 31% delle preferenze. I
due seggi ottenuti in casa Uniti nell’Ulivo rispediscono a Strasburgo gli europarlamentari Claudio Fava
e Luigi Cocilovo. Fava conquista un plebiscito in
forza dei 217.902 voti ottenuti in Sicilia, 24.319 in provincia, 1.453 solo a
Favara, che nel 1999 gli aveva assegnato 1000 voti in
meno; il capolista Cocilovo si “accontenta” delle
145.514 preferenze assegnategli dai siciliani, 13.654 delle quali di
provenienza agrigentina, 1.538 scaturite dal pugno di
altrettanti favaresi. Assegnato un 7° seggio anche a
Rifondazione Comunista con il meccanismo dei resti: grazie al 3,6% dei voti
ottenuti in Sicilia, il capolista Fausto Bertinotti è
stato eletto da 37.962 siciliani, 2.400 agrigentini,
236 favaresi, ma sembrerebbe optare
per il seggio conquistato in altri collegi, lasciando il posto al segretario
regionale Giusto Catania, secondo della lista con 11.943 preferenze in Sicilia,
842 in Provincia di Agrigento, 64 a Favara. Ultimi dettagli: alla V
Circoscrizione Insulare Sicilia-Sardegna spettavano 9
candidati eletti, a fronte dei 10 del 1999, anno in cui furono però solo 6 gli europarlamentari eletti. Neanche allora c’erano agrigentini a sedere al Parlamento Europeo, come si è
verificato quest’anno: 8 gli agrigentini candidati
alle europee 2004, un solo eletto, Salvatore Cuffaro,
che rivendica la bruciante sconfitta alle stesse elezioni del 1999 ma rinuncia,
per così dire, al “trono”, lasciando ancora una “mancanza agrigentina”
a Strasburgo.
Ancora un importante
passo in avanti sulla strada del Progetto “Qualità e Legalità”, promosso da Arci Sicilia in collaborazione con Libera e Fondazione Cesar; un’altra tappa di avvicinamento
al traguardo dei Patti Territoriali per la Legalità: è infatti in programma per
giovedì 17 giugno il Forum Locale del progetto a Canicattì.
L’appuntamento è per le 17,00 nei locali dell’Istituto Assistenziale
“Burgio Corsello”, in
piazza Cusumano a Canicattì. Al Forum Locale “Verso
il Patto Territoriale per la Legalità democratica” saranno presenti Alfio Foti presidente di Arci Sicilia e Coordinatore del Progetto, e la
vicepresidente nazionale di Libera Rita Borsellino. Il Progetto “Qualità e
Legalità” è finanziato dall’Unione Europea, dal Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali e dalla Regione Siciliana, ed è stato avviato (oltre che a Canicattì), anche in altri comuni “pilota”: quelli di Palma
di Montechiaro e Racalmuto per la provincia di Agrigento.
Per le
amministrative, in concomitanza con le europee, si votava in provincia di Agrigento in 3 comuni: Caltabellotta,
Naro e Sciacca. Analizziamo i risultati venuti fuori dalle
urne. A Caltabellotta, la poltrona del sindaco sarà,
da oggi fino ai prossimi 5 anni, occupata da Lillo Pumilia, che ha ottenuto
1.901 voti, pari al 62% dell’elettorato, contro l’avversario politico Franco
Colletti, fermo a 1.261 voti, 38% delle preferenze.
Lillo Pumilia, ex onorevole democristiano, oggi esponente della Margherita, era
sostenuto dalla lista civica “Triokola”, che contava
sull’appoggio della Margherita, pezzi dell’UDC, Nuova Sicilia, Nuovo PSI, AN e Forza Italia. Franco Colletti puntava
sui Democratici di Sinistra, su pezzi dell’UDC e sullo SDI, tutti uniti nella
lista civica “Primavera”. 15 i consiglieri comunali nominati: di questi, 9
andranno alla maggioranza, 6 alla minoranza. Vediamo come hanno votato i naresi. 4 le personalità politiche in corsa nella città
barocca per la sindacatura: si afferma Maria Grazia Brandara, deputato
regionale dell’UDC, con 1.975 voti, pari al 33,5% degli elettori, appoggiata
alla lista civica “Noi per Naro”; segue Calogero Morello, 1.362 voti, pari al
23,21% degli aventi diritto, appoggiato dalla lista
civica “Morello sindaco”; arriva terzo alla consultazione amministrativa Pino Cumbo, sostenuto dai partiti del centro sinistra nella
lista civica “L’Ulivo per Naro”, votato da 1.321 suoi concittadini, pari al
22,24% dell’elettorato; ultima, l’aspirante sindaco Luisa Tanina Maniscalchi,
che si è fermata a 1.236 preferenze, 21% della popolazione elettorale narese, sostenuta dalle liste di Alleanza Nazionale e Forza
Italia. Per la prima volta nella sua storia, Naro elegge un sindaco in “rosa”.
Dei 15 consiglieri eletti, 9 faranno maggioranza: si tratta dei candidati nella
lista collegata alla Brandara; l’opposizione sarà formata
da 6 consiglieri rappresentanti della lista “Morello sindaco”. Si va al
ballottaggio invece nella città delle terme: fra due settimane, un uomo e una
donna si contenderanno la poltrona lasciata libera dal sindaco di Sciacca
Ignazio Cucchiara; si tratta di Mariolina Bono,
proposta come candidata dalla maggior parte delle forze del centro-sinistra, e
Mario Turturici, candidato del centro-destra. Non ce l’hanno fatta invece l’ex sindaco Ignazio Messina,
sostenuto da Italia dei Valori, Rifondazione Comunista e Verdi, e Giuseppe
Segreto, figlio del Senatore Mimmo Segreto, esponente del Nuovo PSI. Ma l’appuntamento con il ballottaggio è fissato per sabato
26 e domenica 27 giugno. Alle urne sono chiamati 34.600 saccensi.
In seguito al grave
incendio che ha colpito la riserva naturale di Torre Salsa nell’ultima domenica
di maggio, l’assessore regionale al territorio e ambiente Mario Parlavecchio sarà in visita nella
riserva siculianese domani. Alle ore 11, presso la
riserva di Torre Salsa, sarà tenuta una conferenza stampa
alla presenza dell’assessore regionale.
Montale? Magari D'Annunzio?
O forse Ungaretti? Poco
importa chi sarà l'autore al centro della prima prova d'italiano; ansia,
titubanze e voglia di finire velocemente animano, comunque,
tutti gli studenti che domani inizieranno il «tour de force» del più temuto
esame della vita: la maturità. Finiranno così tutti quei bei pomeriggi
trascorsi nervosamente sui libri a tentare di memorizzare quante più cose
possibili, a rimediare all’ultimo momento a ciò che è stato trascurato nel
corso dell’anno, rimandando tutto in sede d’esami. Cesseranno tutte quelle
nottatacce trascorse a girarsi e rigirarsi nel letto, tutti quei batticuori,
quelle ansie e paure che non fanno chiudere occhio. Il periodo degli esami è ben
visto solo dai produttori di camomille, che incrementano il loro giro d’affari
facendo leva sulle qualità sedative del prodotto; ma spesso, neanche questo
basta. E allora, riti scaramantici, scongiuri e
trucchi per riuscire a fare prove migliori sono i protagonisti delle ore che
separano i ragazzi dai blocchi di «partenza». Cartucciere rigorosamente
imbottite di temi e temini piegati a fisarmonica che
affrontano i più svariati argomenti: guerra in Iraq, sistemi di comunicazione,
G8, razzismo, il problema della fame nel mondo, e non possono mancare la droga
e l’emancipazione femminile: quei classici temi che
alla fine non escono mai. Quando si dice: ne ho le
tasche piene! Uso di palmari e cellulari severamente vietato,
ma c’è sempre qualcuno che li porterà con sé per sicurezza, nella speranza di
riuscire ad approfittare di un momento propizio per chiedere aiuto nei momenti
di sconforto. E se non si riuscirà ad usare il
cellulare, è sempre valida la classica sbirciatina ai compagni più studiosi. E che dire poi dei foglietti nascosti in un panino? A mali
estremi, estremi rimedi! Intanto suonerà domani la sveglia di buon mattino per
centinaia di studenti, e le angosce si allontaneranno o si accresceranno solo
all’apertura delle buste. Ma c’è chi non ci pensa, perché gli esami li ha già sostenuti o non è ancora tempo per lui di
affrontarli, e così si gode le belle giornate estive al mare, giocando a
palette, a calcio, leggendo un buon libro che nulla ha a che vedere con Alessandro
Manzoni e la bella compagnia letteraria che popola in
questo momento la mente confusa e sbigottita di tutti i maturandi. Qualcuno sa
dare però qualche consolazione: chi ci è già passato o
chi non ha ancora raggiunto il fatidico traguardo della maturità (interviste
realizzate al mare).
Fine
di questa edizione di SICILIA
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