Edizione del 26/04/2004
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: Dario Broccio
E ci spostiamo a
Sciacca, dove il Comune ha premiato un carabiniere tornato da Nassiriya. Durante le celebrazioni cittadine per ricordare
l'anniversario della liberazione, il sindaco della città marinara Ignazio Cucchiara ha assegnato un riconoscimento ufficiale del
comune al brigadiere dei carabinieri Giuseppe Marino, 45enne, originario di
Marsala, da 14 anni in forza alla compagnia di Sciacca. Marino è uno dei componenti del contingente italiano in missione di pace a Nassiriya, tornato nei giorni scorsi dall' Iraq. Il sindaco
ha affermato di voler rendere onore, insieme a Marino, a tutti i militari
italiani che in Iraq svolgono un ruolo delicatissimo, come purtroppo dimostra
anche la tragedia di novembre. Il militare ha confessato di non aspettarsi
questo riconoscimento.
Si arresta
bruscamente la corsa della Gelma Seap Aragona verso
il traguardo dei play-off. A debellare le agguerritissime rosse allenate da
Paolo Giribaldi, è stato il Figurella
Firenze, arrivato al PalaGiglia di Favara a parità di punti con la Gelma
Seap, 45, e ripartito con il bottino pieno, che gli
ha consentito di sfiorare gli spareggi per la massima serie. Ma
agli spareggi alla fine, delle due contendenti, non ci va nessuna delle due.
Saranno Tradeco Altamura,
Mariani Petroli Lodi, Rebecchi Rivergaro
e Terra Sarda Tortolì a contendersi un posto in serie
A1, mentre la Siciliani Santeramo
accede direttamente alla promozione. È stata netta la sconfitta delle aragonesi, cadute sotto i colpi di un Figurella
in formissima che ha saputo dominare il campo in
tutti i fondamentali, mettendo a segno 3 set molto combattuti: 22-25 il
risultato del primo, il secondo si è concluso sul
20-25, ritorna il punteggio finale 22-25 nel terzo set, siglando la vittoria
delle fiorentine che pareggiano così i conti con le aragonesi,
che vantavano nei loro confronti due vittorie ed una sola sconfitta rimediate
durante questa stagione. Demotivata e scarica, la Gelma Seap ha commesso in campo tanti errori, da cui ha saputo
trarre profitto il Figurella delle nazionali Mariana Conde e Silvia Croatto. La
società è comunque contenta di questo primo campionato
in serie A2: l’obiettivo della squadra era infatti la permanenza nella serie,
ed invece le atlete si sono ritrovate a lottare fino all’ultima giornata per la
promozione in A1.
In
serie C femminile di Volley, finalmente raggiunta matematicamente la salvezza per
la Comproro Favara, che se l’è conquistata lottando
strenuamente contro le vicine di casa agrigentine
dell’Iseda. Sabato scorso al PalaGiglia c’era in
campo il sestetto composto da Ciaramella, Rizzo, Rezzonico, Saieva, Tzancova e Todorova, con Azzaretto libero, a giocare con il cuore credendo in una
salvezza che non avrebbe tardato ad arrivare. E ottenendo il punteggio pieno, 3
punti, quando ne occorrevano anche solo 2, la
salvezza, inseguita da un intero campionato, si è fatta realtà. 3 a 0 l’esito
del match che ha visto un testa a testa dilaniante: lo
si evince già dal primo set, chiuso sul 29-27. Anche il secondo si è concluso sul filo di lana, con 25-23. Il terzo set ha
rimarcato infine fra le due squadre un più netto
distacco, con l’Iseda che, a 18 punti, viene una
volta per tutte battuta in pieno dalle favaresi che
raggiungono per prime il punteggio 25.
Rimaniamo in serie C,
ma ci spostiamo sul versante maschile, dove troviamo i favaresi
dell’Ipacem Valparadiso
impegnati ieri fuori casa nel big-match contro la Porte Imic Volley di Capo
D’Orlando. Gli orlandini, terzi, seguono nella
classifica i favaresi che occupano il secondo posto.
Ma come si è conclusa ieri l’importante gara fra due
delle formazioni più forti del campionato, non ha nulla a che vedere con lo
sport. Il match è stato sospeso infatti al termine del
secondo set, con i favaresi in vantaggio, per
l’aggressione al direttore di gara che sarebbe stata perpetrata dagli stessi
dirigenti locali. Sospesa la partita, adesso si attende solo
la decisione del giudice sportivo, che senza dubbio dovrebbe assegnare i 3
punti agli ospiti dell’Ipacem. Il buon esito
permetterebbe ai favaresi di tornare ad inseguire più
da vicino la capolista Sciacca, che sabato ha vinto a Messina contro lo Zanclon, ma solo al 5° set. L’Ipacem,
che per il momento è distante 4 lunghezze dalla vetta,
si porterebbe così ad un solo punto di distacco.
L’Arma dei
Carabinieri di Licata ancora nel mirino degli
attentatori. Nel corso della notte fra sabato e
domenica, un incendio di natura dolosa ha distrutto l’auto di un militare
40enne, una Lancia K parcheggiata sotto la propria abitazione. Sono stati
alcuni automobilisti in transito nella zona ad accorgersi delle fiamme che
divampavano intorno all’auto, avvertendo i carabinieri. Quest’ultimo incendio è
il secondo, in soli 4 giorni, che interessa militari in servizio presso la
compagnia cittadina. All’alba di giovedì scorso, infatti, un altro rogo,
anch’esso di origine dolosa, ha distrutto la Fiat
Bravo di un carabiniere licatese 35enne. Ed ancora, un mese e mezzo fa, sempre di notte, qualcuno
aveva prima rubato l’Audi A4 di un altro carabiniere
in servizio a Licata, e poi l’aveva abbandonata sulla statale 115 dandola alle
fiamme.
Come Sofia Loren, nel famoso film "L'Oro di Napoli", faceva
figli per non andare in prigione, un lavoratore socialmente utile di Sciacca
moltiplica la propria famiglia per ottenere casa e lavoro: ha cinque figli e
altri due sono in arrivo. “Non c'era altra soluzione che aumentare il carico
familiare, altrimenti non sarei riuscito ad ottenere nè
il lavoro nè la casa popolare”, ha spiegato alla
stampa Giuseppe Dimino. La moglie, Marcella Andolina, 32 anni, conferma: “A noi i bambini piacciono; certo,
allevarne tanti è difficile, ma questa era l'unica possibilità per riuscire a
sistemarci”. Da anni i Dimino vivono a casa dei genitori di lui, ma adesso la prolifica famiglia
ha ottenuto una casa popolare, 72 metri quadri in contrada Ferraro,
assegnatale dallo Iacp. Si giustifica Dimino: “Se ci sono voluti 7 figli per trovare un lavoro e
per avere una casa, che ci posso fare? Anzi, lo rifarei un'altra volta”. Il
comune, datore di lavoro del precario Dimino, è
avvisato.
A causa del mare
agitato, sono nuovamente interrotti i collegamenti marittimi con le isole
Pelagie. La motonave Paolo Veronese, che avrebbe dovuto raggiungere Lampedusa e
Linosa, è rimasta attraccata a Porto Empedocle.
Il Pro Favara torna a
casa ancora una volta a mani vuote dall’ennesima trasferta sfortunata. I
ragazzi di Longo sono stati battuti 2-1 dall’Ariano Irpino, formazione impegnata nella lotta per la salvezza. A
portarsi per primi in vantaggio erano stati i gialloblu
con un gol di Celani. Poi i locali riescono a
pareggiare su calcio di rigore per un fallo segnalato dal direttore di gara in
mischia nell’area favarese. Nonostante il buon primo
tempo disputato dai favaresi, è l’Ariano Irpino a fare il gioco nella ripresa, trovando il gol però
solo a pochi minuti dal termine, quando all’85° il Pro Favara non riesce a
sventare l’ennesima occasione che i locali capitalizzano al meglio, siglando il
definitivo 2-1. Ormai è solo l’aritmetica a concedere qualche piccolissima
chance ai favaresi.
E di Pro Favara si
parlerà questa sera alle 21 nel corso di Replay, la trasmissione di approfondimento sportivo curata da Salvatore Fazio. Nel
consueto appuntamento del lunedì, insieme agli ospiti presenti in studio, verranno affrontati i temi più interessanti del week-end
sportivo, i commenti, le interviste. Tanto spazio al calcio,
con la serie D, l’Eccelenza col big match Akragas-Nissa, il finale della prima categoria col Mondial e le partite del volley, con le immagini
della festa per la conquista della salvezza per la Comproro
Favara. Ancora, il bilancio finale della serie A2 di volley. Tutto
questo e tanto altro ancora a Replay, questa sera, alle 21 circa, subito dopo
il telegiornale della sera e in replica mercoledì alle 22,30 e venerdì
intorno alle 14,30.
Si conclude
il campionato di prima categoria col Mondial che
pareggia fuori casa sul terreno di gioco del Nissoria
e mantiene il terzo posto che consentirà ai ragazzi di Angelo Caramanno di disputare gli spareggi con più tranquillità.
Nella gara di ieri, nonostante i favaresi siano scesi
in campo in formazione d’emergenza, il risultato finale riesce a premiare gli
ospiti che con la loro determinazione sono riusciti a terminare la gara
sull’1-1. Adesso, in prima categoria, ci sarà lo spareggio tra Siculiana e Sommatino per decidere chi vincerà il campionato e verrà promosso subito. Il Mondial
invece ospiterà nel primo degli spareggi il Gangi.
Come accaduto due
volte a Natale, quando è stato abbattuto l’abete di Piazza della Vittoria e
devastata l’aiuola di Piazza Matrice, stanotte l’arredo urbano di Favara ha
subito l’ennesimo danno: colpito stavolta lo spartitraffico, da poco
completato, di Viale Aldo Moro, dove in un deserto di cemento sono state
piantate delle Chamaerops Humilis,
comunissime palme nane, ad abbellire una delle entrate della città. Ma due
delle piantine sono scomparse proprio stanotte, portando alla luce dei fatti
una pratica purtroppo consolidata: “le cose, se sono
della collettività, non sono di nessuno, e dunque posso prenderle”. È stato
così che qualcuno ha ben pensato di estirpare due palme per piantarle nella
propria campagna, invece di lasciarle lì inutilmente per strada. Un fatto che
lascia sconcertati, ma che genera reazione opposta nell’assessore comunale alla
viabilità, arredo urbano e ville e giardini, Giuseppe Piscopo,
il quale, accusando i vandalici di scarso senso del sociale, sostiene di non
volersi fermare nella sua direzione, e risponde al furto o alla devastazione di
piante e fiori facendo piantumare altre piante e
altri fiori.
Se qualcuno si è
chiesto come mai, nella restaurata Piazza Cavour, ci sono dei quadrati non
pavimentati che danno un tocco decisamente
antiestetico ad una Piazza incantevole, il dubbio è presto sciolto: stamattina,
in ognuno di questi spazi lasciati, diciamo pure “a cemento”, è stato
incastonato l’emblema di Favara, lo sfarzoso Castello dei Chiaramonte. Servirà
così a dare un tocco particolareggiato alla principale piazza
della città che, con il castello di fronte, sta diventando punto strategico del
flusso turistico. L’opera è stata creata dallo scultore Michele Giudice.
Anche Favara ha celebrato
l’anniversario della liberazione nazi-fascista.
Durante la cerimonia commemorativa, il sindaco, la giunta ed il consiglio
comunale, seguiti da cittadini ed ex combattenti, hanno
deposto una corona di fiori ai piedi del Monumento ai Caduti di Piazza Cavour.
Intonate dalla banda musicale “Vincenzo Bellini”, suonavano
le note dell’inno di Mameli durante una cerimonia che non è stata contornata da
alcun discorso. Il corteo, con il gonfalone municipale,
partendo dalla restaurata Piazza Cavour, ha attraversato Piazza Matrice ed un
tratto di Via Vittorio Emanuele, dove è stato deposto un mazzo di rose rosse
davanti alla casa del favarese Calogero Marrone, trucidato nel campo di
concentramento di Dachau dove i tedeschi lo avevano
confinato per aver falsato documenti agli ebrei di Varese. Il tributo di
sangue versato da Favara per l’affermazione della libertà e della democrazia
nella Repubblica Italiana è stato più che sostanzioso, e nonostante le
polemiche che in ambito nazionale hanno fatto da sfondo alle celebrazioni di
commemorazione, era giusto, da parte delle istituzioni, dar vita ad una
celebrazione che tenesse aperta una importante pagina
storica.
Fine
di questa edizione di SICILIA
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