Edizione del 31/12/2003

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


Da domani primo giorno del 2004 i distributori automatici di tabacchi lavorati dovranno essere disattivati su tutto il territorio nazionale, dalle 7 alle 21, anche nei giorni festivi. Scopo del provvedimento è la tutela della salute dei minori di 16 anni che attualmente possono accedere in modo anonimo all'acquisto delle sigarette, vietato invece nelle tabaccherie. Secondo la circolare l'installazione di macchine automatiche dotate di lettore della carta d'identità elettronica è facoltativa. Le modalità tecniche e le caratteristiche applicative dei relativi software di lettura saranno disciplinate attraverso specifico protocollo d'intesa tra istituzioni competenti e Associazioni di Categoria. I distributori dotati di tale sistema di lettura non saranno sottoposti a limitazioni dell'orario di funzionamento.  Il provvedimento è stato disposto con circolare ministeriale.


Viene colto da malore, capisce cosa stava accadendo accosta l’auto sulla quale viaggiava e muore. Il triste fatto  si è consumato nel pomeriggio di ieri sul viadotto Akragas, ai danni del pensionato Giuseppe Mendola di Agrigento. L’uomo molto probabilmente è stato colto da una crisi cardiaca, recependo quello che stava accadendo, anche in virtù del lavoro che aveva svolto, conduceva le ambulanze del San Giovanni di Dio, ha accostato la macchina per far passare il malessere. Per lui non vi è stato nulla da fare, un automobilista in coda alla vettura di Mendola si è fermato per soccorrere l’uomo che già era morto. Chiamati   i vigili urbani che hanno solo appurare il decesso e chiamare il magistrato di turno. Mendola è stato poi trasferito presso la camera mortuaria del nosocomio Agrigentino in attesa dell’indagine autoptica.


E’ stato necessaria l’amputazione della gamba sinistra per il camionista  Antonio Giordano di 43 anni rimasto coinvolto in un grave incidente stradale avvenuto l’altro ieri sulla famigerata strada statale 640. La decisione dai medici dell’ospedale Nisseno Sant’Elia   è stata presa dopo un lungo intervento, l’arto dell’uomo che è rimasto imprigionato tra le lamiere  del mezzo coinvolto nell’incidente si era completamente maciullata. Gravi le anche le condizioni dell’altro passeggero del mezzo pesante Giuseppe Comparato, incubato presso il reparto di rianimazione dello stesso ospedale in quanto ha riportato una grave lesione polmonare. Prognosi riservata quindi per i due ravanusani.


“Questo consorzio non Sa da fare”, adattando una celebre frase di manzoniana memoria si potrebbe sintetizzare in questo modo il rinvio a data da destinarsi della presentazione ufficiale di un nuovo consorzio universitario che ad agrigento dovrebbe gestire l’Università privata Lumsa. Il presidente del Cupa ritiene che se momenti di concertazione debbono essere cercati questi devono essere fatti con strutture già esistenti. Si alla lumsa quindi ma all’interno del consorzio esistente.


Lavori pubblici. Il comune di Casteltermini traccia un bilancio positivo del 2003: a breve anche la realizzazione di un campetto polivalente che darà lavoro ai disoccupati. L’impianto sorgerà nell’area annessa alla scuola media De Cosmi. A stabilirlo il sindaco Caltagirone che ha approvato un progetto relativo all’istituzione di un cantiere per un costo di 15.000 euro. 1 miliardo e settanta milioni di vecchie lire è invece l’ammontare della spesa prevista per i lavori pubblici che continueranno a cambiare il volto della città di Casteltermini: interventi di riqualificazione e decoro urbano. A breve inizieranno anche i lavori edili e tecnologici degli alloggi popolari in località Curma che hanno richiesto un importo complessivo di 219 mila euro. Il 2003 – afferma il primo cittadino – si chiude in attivo per le opere realizzate: dalle fogne alla manutenzione straordinarie delle case popolari e del cimitero fino all’adeguamento degli edifici municipali alle ultimissime norme in materia di sicurezza.


La civiltà dell’amore non ha barriere. E ieri sera si visto chiaramente nella Chiesa Madre di Favara che ha ospitato il convegno organizzato dalla comunità ecclesiale. Testimonianze toccanti, interventi di operatori del settore, letture e gli intermezzi musicali con l’esibizione dei piccoli cantanti del coro Armonia di Voci del secondo circolo didattico di Favara diretto dal maestro Lillo Puccio e coordinato dall’insegnante  Angela Castronovo.  Tutto per una giornata a conclusione dell’anno europeo del disabile all’insegna dello slogan “non barriere ma ponti”. Superare quelle barriere architettoniche e tutti gli ostacoli quotidiani con cui sono costretti a fare i conti ogni giorno disabili, non vedenti, soggetti con problemi psichici. E gli ostacoli nel rapportarsi con la società, l’indifferenza che spesso si trasforma in disprezzo: anche questi da abbattere. Parole intense che hanno fatto emozionare il pubblico della Madrice. Sono arrivate dai componenti delle varie associazioni intervenute: dall’Anfass a Mano Amica, dalle associazioni dei non vedenti all’AISM. Emozionati genitori di disabili che raccontano le difficoltà quotidiane. La testimonianza del sordomuto che partecipa e segue il dibattito tradotto dalla figlia col linguaggio gestuale dei non udenti. Piccoli segni e racconti di vita che fanno riflettere e, nel bel mezzo del periodo natalizio, fermarsi, e arricchirsi ascoltando dalla viva voce dei diversabili le loro forti esperienze e quanto di straordinario ieri hanno saputo dare.


Con l’accusa di aver truccato gli esami del concorso magistrale, 4 membri di una commissione saranno imputati davanti al giudice per le udienze preliminari. Il processo preliminare è fissato per il prossimo 22 gennaio. Ad essere imputati il presidente, Alfonso Di Giorgio di Palermo, ed i componenti della commissione, Rosa Spirio di Raffadali, Maria Manso di Cammarata e Maria Liguori, quest’ultima licatese. I reati contestati dal pubblico ministero Lucia Brescia sono quelli di corruzione e abuso d’ufficio. I quattro, secondo l’accusa, avrebbero favorito un centinaio di candidati nelle prove del concorso magistrale; un concorso, che dà l’abilitazione all’insegnamento, nel quale hanno riposto le loro speranze di un impiego migliaia di agrigentini. In cambio della raccomandazione, secondo quanto sostengono gli inquirenti, i membri della commissione avrebbero ricevuto dei regali; nel corso di alcune perquisizioni domiciliari, gli agenti della Digos hanno rinvenuto piatti in argento ed altri doni provenienti, sempre secondo l’accusa, dalle mani dei candidati favoriti.


Stato di agitazione al carcere Petrusa. Il personale della polizia penitenziaria in servizio nella casa circondariale di Contrada Petrusa, chiede la revoca del provvedimento di mobilità di ben 35 unità presso la casa di reclusione di Milano Bollate. È stato il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria di Palermo ad emettere questo provvedimento, contro il quale i sindacati hanno già organizzato un sit-in di protesta, previsto per il prossimo 5 gennaio, alle ore 16:30, di fronte alla prefettura di Agrigento. La diminuzione di personale nel carcere agrigentino andrebbe a ledere la sicurezza dell’istituto, considerato che già anche 20 unità si trovano distaccate ed in servizio di missione in altra sede.


Strade di Sciacca sconosciute al 118, e di conseguenza soccorsi difficili per i cittadini saccensi. Proprio così. Gli autisti del 118 incontrano notevoli difficoltà nell’individuazione delle vie cittadine da dove partono le richieste di intervento e di aiuto. Ha sollevato il problema l’amministrazione comunale della città marinara, con a capo il sindaco Ignazio Cucchiara. Il servizio di soccorso, a Sciacca, è gestito dalla centrale operativa di Caltanissetta. Gli assessori comunali, a fianco del loro primo cittadino, hanno chiesto dunque che gli autisti alla guida delle ambulanze del 118 sul territorio saccense, siano almeno di Sciacca. Ma il dirigente della centrale operativa di Caltanissetta, Elio Barnabà, risponde prontamente all’appello, spiegando che non possono essere scelte persone del luogo perché ci sono delle graduatorie da rispettare. Il problema dunque sembra destinato a persistere.


Fervono i preparativi per il cenone di Capodanno. Come ogni anno, la notte di San Silvestro diventa occasione di unione per un cenone coi fiocchi. Nelle cucine delle casalinghe lenticchie e zamponi la fanno da padroni, se permettete la rima. Il tutto in attesa del brindisi di fine anno e dello scambio di auguri ad amici e parenti. Non mancherà di certo il panettone, il dolce più acquistato di questi giorni. E a partire dall’una, quando gli spumanti sono già stati stappati in tutte le famiglie, le correnti si dividono: ci sarà chi rimarrà a casa in compagnia per la classica tombolata e per giocare a carte, invogliato dal calore domestico e scoraggiato dal freddo rigido che fuori lo attende. Ma c’è anche chi si farà trascinare dalla tentazione e, incurante del freddo, sfoggerà abiti all’ultima moda non propriamente invernali per andare a ballare e vivere intensamente la notte più lunga dell’anno. Due scelte quindi da prendere: una comoda e invitante, l’altra trasgressiva ed allettante. Ma in entrambi i casi, protagonisti di questa lunga notte rimarranno comunque i botti di capodanno. Attenzione però a razzi, petardi e fuochi d’artificio, che illumineranno il cielo per accendere di gioia le facce, rivolte a guardare in alto, dei più grandi e dei piccini.


4 serate di intrattenimento sono state organizzate dal comitato della Beata Maria Vergine del Transito, nella cittadina favarese. La prima si è già svolta nei giorni scorsi, ed ha visto la partecipazione della Palestra di Rosalia Frenna e del coro creato dal comitato stesso, che si sono esibiti rispettivamente in un saggio di danza e in un concerto dai toni natalizi che rimangono ancora attuali anche se siamo alla vigilia di capodanno. Le altre tre serate, ricorda il Presidente del comitato Luca Pullara, affiancato da Franco Morgante e Antonio Cusumano, sono in programma per i prossimi giorni, ed offrono un’occasione per non stare chiusi in casa in questi giorni di festa.


Il 2004 dei buoni propositi e di un ampio  ventaglio programmatico, Favara delle ville comunali, delle  opere cantierate, delle aspettative e della speranza, che  poi è l’ultima a morire. Il primo cittadino e la sua giunta tra bilancio per l’anno che volge al termine e programmi per il 2004, fanno  gli auguri alla  cittadinanza.


 

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