Edizione del 19 luglio 2003

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


Entra nel vivo il progetto “Tecun” e con questo a breve la possibilità di pagare una multa o le tasse comunali andando dal tabaccaio. Gli utenti per fruire di tale servizio  che sarà  disponibile dalle 8 di mattina alle 22  devono sborsare in più un euro e 55 centesimi., il tutto attraverso la lottomatica che nel giro di un paio d’anni  coprirà l’intera rete nazionale.



Scade il prossimo 27 luglio il termine ,  per tutti i disoccupati iscritti nelle liste di  collocamento per potere autocertificare il proprio stato di disoccupazione  e l’immediata disponibilità  ad iniziare una attività lavorativa  coerente con la propria qualifica. L’autocertificazione, rappresenta l’unica via, a seguito dell’entrata in vigore del decreto legislativo 297-2002, non solo per potere acquisire lo status di disoccupato, e quindi accedere al lavoro attraverso i Centri per L’impiego, ma anche per beneficiare  dei servizi offerti: come colloqui di orientamento, proposte di lavoro, azioni formative, collocamento mirato. Tutti gli interessati dovranno recarsi presso i centri per l’impiego del proprio luogo di domicilio.



E’ stato condannato a 5 anni  di reclusione  più il risarcimento dei danni alla parte civile perché ritenuto responsabile di violenza sessuale su minore  il 72enne Domenico Messina  di San Biagio Platani. In questo modo si sono espressi nella giornata di ieri  i giudici del tribunale di Agrigento, presidente Maria Agnello. Il Pubblico ministero di udienza Ludovica Giugni nella sua requisitoria finale  aveva chiesto una condanna pari a 7 anni di reclusione.  L’uomo finì sotto processo a seguito di una denuncia effettuata l’anno passato da un medico del paese dell’entroterra agrigentino.



Pagate  dopo sei mesi  ai dipendenti del comune di Agrigento le spettanze relative all’integrativo regionale, il  segretario  generale Giuseppe Contino della CGIL funzione Pubblica, solleva il problema della disparità di trattamento dei dipendenti per colpa dei dirigenti incaricati. E per questo viene chiesto  dall’organizzazione Sindacale, al sindaco Piazza e al Segretario Generale di predisporre,una indagine ispettiva  interna per accertare  eventuali abusi, ritardi e omissioni e di rimuovere quei dirigenti  che venissero ritenuti  responsabili  e che hanno creato questa situazione di malcontento e di agitazione. Inoltre  l’esponente sindacale  oltre a sollecitare un incontro con il sindaco e l’amministrazione tutta per discutere della questione chiede una copia  di tutto il carteggio  che riguarda la liquidazione  dell’integrativo regionale 2002.



L’unione vi affida il compito di scuotere le coscienze dei non vedenti, per fortuna pochi,che vivono con indifferenza e apatia il problema del riscatto. Questo un frammento del contenuto  di una lettera che il presidente provinciale dell’unione cechi di Agrigento Calogero Morreale ha indirizzato ai  volontari che per dodici mesi svolgeranno servizio civile presso la struttura. Il presidente rivolgendosi ancora ai volontari sottolinea che questa esperienza in parte li cambierà perché afferma Morreale “ l’opera che vi attende vi aiuterà  a crescere  e a consolidare  la vostra struttura psicologica  e vi darà del mondo una visione più reale e a misura d’uomo.



Le alte temperature di ieri , favorite dalla secchezza delle sterpaglie hanno alimentato vasti incendi in territorio del comune di Favara,  bruciando un’ampia zona di macchia mediterranea in contrada Gerlando marino, dove  per tutta la  giornata non è stato effettuato nessun intervento da parte di vigili del fuoco, di fatti le fiamme si sono autoalimentate e spente da sole in tarda serata. Incedi i danni che le fiamme  anno arrecato alle cabine elettrice e ai fili della corrente, nella giornata di oggi infatti nella parte alta della zona dove si è la presenza anche di ripetitori, si è registrata la presenza oltre che delle forze dell’ordine anche dei tecnici Enel che  hanno lavorato per ripristinare la condizione di normalità della centrale. Ma ritorniamo alla torrida giornata di ieri, nella  tarda serata un altro rogo di grande portata, infatti, si è sviluppato in contrada Petrusa nei pressi del carcere, le fiamme hanno anche raggiunto la strada,in questo caso per fortuna tempestivo l’arrivo dei Pompieri. I focolai sono stati favoriti dall’altissimo tasso di umidità che ha contribuito a rendere la giornata più afosa e l’aria irrespirabile.



Il 18 giugno scorso il tunisino Mohamed Abid dopo aver salvato dall'annegamento due bambini, perdeva la sua vita nel tentativo di salvarne un terzo. Ieri sera, a un mese esatto da quel drammatico giorno, l'eroico gesto è stato ricordato con una lunga cerimonia. Il giardino di Abid. Così, con una speciale dedica, è stata battezzata l'area attrezzata alla foce del fiume Naro,in quella stessa spiaggia ,il lido Cannatello, antistante lo specchio di mare in cui Abid immolò la sua vita.  Una sola preghiera all'unico Dio, - come si è più volte sottolineato - è stata innalzata secondo i  riti cattolico e islamico. Ma  l'evento ha visto anche la consegna del premio benemerenza "Città di Favara". L'importante onorificenza, conferita a illustri personaggi che hanno onorato il nome della città e che ieri il sindaco di Favara, Airò, ha voluto consegnare alla memoria di Abid. A sottolineare l'importanza dell'evento la presenza del prefetto Nicola Simone, del senatore Calogero Sodano, dell'onorevole Giuseppe Infurna, del vice presidente della provincia Adragna, dei sindaci di diversi comuni e  del vice sindaco di Menzel Temime, paese di origine di Abid. Un unico filo conduttore ha legato le loro parole. L'integrazione tra i popoli, la cooperazione tra le nazioni, il mare mediterraneo ponte tra due realtà collegate sempre più dagli ormai costanti eventi della cronaca. Il gesto eroico e la solidarietà tra i popoli sono anche i motivi di fondo di una scultura creata per l'occasione. Un evento segnato dalle parole, dalle poesie inneggianti alla pace, così come le bandiere arcobaleno che hanno fatto da cornice all'evento insieme allo scenario naturale del mare. Gli inni nazionali, lo scambio di gesti fraterni e una partita di calcio per la solidarietà tra una rappresentativa locale e una di extracomunitari. Altri segni, altri gesti per esprimere i sentimenti vissuti. Ma anche un impegno, un aiuto sostanziale, il sostegno alle migliaia di uomini che rischiano la loro vita nei lunghi viaggi sulle carrette del mare, in cerca di riscatto sociale, e a quelli che, come Abid, dimostrano come la piena integrazione sia una realtà concreta.



Si sono proclamati  innocenti e avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso degli interrogatori di ieri, si tratta degli otto arrestati nell’ambito dell’operazione denominata Fortezza 2 condotta  giovedì scorso dai carabinieri del comando provinciale di Agrigento e coordinata dalla DDA di Palermo. L’operazione ricordiamo è stata il naturale proseguo della  “fortezza 1” di due anni addietro, che aveva individuato in territorio di Porto Empedocle un gruppo affiliato a delle famiglie mafiose del posto e dedito all’attività criminale. Gli otto finiti in manette sono accusati di associazione mafiosa e di estorsione, secondo gli inquirenti avrebbero monopolizzato le attività commerciali del porto di Porto Empedocle.



Eletto il nuovo presidente regionale del comitato Piccola Industria della Confindustria Sicilia si tratta del 36enne Fabio  Scaccia. Questi attualmente è a capo del gruppo farmaceutico Finderm Farmaceutici e tra gli obiettive che si è ripromesso di raggiungere unitamente al presidente di  Confindustria Sicilia Ettore Artioli  vi è quello di sostenere l' innovazione tecnologica e lo sviluppo della ricerca scientifica coinvolgendo le università dell’Isola.



Erano le ore 17,00 di 11 anni addietro, ancora era vivo il ricordo della morte del giudice Falcone avvenuto nel mese di maggio e la Sicilia tutta si preparava ad piangere un altro dei suoi figli migliori l’altro giudice che aveva fatto parte del poul antimafia, Paolo Borsellino. Il magistrato si apprestava ad entrare nel palazzo dove risiedeva la madre, in via D’Amelio a Palermo, ed ecco esplodere una fiat 126 posteggiata davanti al portone e per lui e 5 componenti della sua scorta è stata la fine. Oggi in occasione dell’undicesimo  anniversario, diverse le iniziative che ricordano il sacrificio dell’uomo di legge. Figura  esemplare che negli anni è stata raccontata in largo e in lungo per  la penisola dalla sorella Rita. Nella speranza di diffondere sempre più la cultura della legalità.

 

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