Edizione del 07 giugno 2003

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


La direzione distrettuale antimafia di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio di 18 persone, tutte coinvolte nell'operazione «Cupola» che scattò nel luglio dello scorso anno a seguito dell'irruzione delle forze dell'ordine all'interno del casolare di Santa Margherita Belice dove, secondo gli inquirenti, si stava svolgendo un summit per «eleggere» il nuovo boss Agrigentino .Ad essere colpite da quel provvedimento, in particolare furono le cosche di Bivona, Burgio, Casteltermini, Cianciana e Santa Elisabetta. Il processo è stato chiesto per Giuseppe Artale, Pietro Campo, Francesco e Salvatore Sala di Santa Margherita di Belice, Diego Di Bella e Salvatore Di Gioia di Canicattì, Giuseppe Nobile e Fabio Vella di Favara, Andrea Montalbano e Ciro Tornatore di Cianciana, Giovanni Maniscalco e Nicolò Santoriggio di Burgio, Leo Sutera ed Antonino Maggio di Sambuca di Sicilia, Stefano Mangione di Raffadali, Raffaele Faldetta di Casteltermini, Stefano Fragapane di Agrigento, Alberto Provenzano di Sciacca. L'udienza preliminare, al tribunale di Palermo, è stata fissata per il 17 giugno prossimo. All'indagine ha collaborato anche la procura della repubblica di Sciacca diretta da Bernardo Petraia.


Un marocchino, originario di Casablanca, è stato arrestato dagli agenti del missariato di Porto Empedocle, con l' accusa di tentativo di estorsione e lesioni nei confronti di un connazionale. El Moussaid Abdelaziz, 52 anni, è stato arrestato in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dal Gip del tribunale di Agrigento Roberto Pilla. Secondo l'accusa il marocchino, da anni residente a Porto Empedocle, dove fa l'ambulante, pretendeva denaro da un connazionale che con la propria bancarella voleva sistemarsi nella stessa zona dove lavorava lui. L' extracomunitario che si era però rifiutato di pagare il «pizzo» è stato picchiato.


La revisione straordinaria 'una tantum' delle licenze di porto d'arma per uso caccia e per l'esercizio del tiro a volo, avviata da tutte le Questure a seguito della circolare del ministro dell'Interno, del 9 maggio scorso, comporta l'esibizione da parte dei titolari di una rinnovata certificazione sanitaria di idoneità psico-fisica al maneggio delle armi. Le disposizioni attuative della direttiva del ministro, diramate dal dipartimento della pubblica sicurezza il 20 maggio scorso, prevedono -  che i Questori assegnino, con avviso diretto, un termine per l'esibizione della certificazione sanitaria in parola, commisurato alle esigenze locali, non inferiore a 30 giorni e comunque non superiore a 90 giorni. La mancata esibizione del certificato medico di idoneità al maneggio delle armi comporta l'adozione da parte dell'autorità di pubblica sicurezza del provvedimento di revoca della licenza posseduta, che potrà essere nuovamente rilasciata non appena l'interessato provveda all'esibizione della certificazione sanitaria richiesta. Si tratta comunque di una misura di natura straordinaria e di una revisione delle licenze giaà avvenuta in precedenza, in attesa che vengano messi a punto i necessari interventi di modifica della legislazione vigente in materia.


Consiglio comunale di Favara, approvato il bilancio di previsione di quest’anno, dopo una seduta di consiglio lunga quattro ore ieri sera , con momenti prima turbolenti, e poi pacificati gli animi si è passati alla votazione e alla relativa    approvazione dell’importante documento. Ma andiamo per gradi, nella seduta presieduta dal facente funzioni presidente Giuseppe Rizzuto, si sono  registrati, come dicevamo  prima alcuni momenti di tensione che sono scaturiti dalla mancata ammissione degli emendamenti  presentati dai consiglieri dell’Udc, questi infatti presentati oltre i termini previsti, quindi inammissibile il confronto. Confronto che con vivacità è stato chiesto al sindaco dal consigliere capogruppo dell’Udc Carmelo Vassallo Todaro.  Alle insistenti sollecitazioni il primo cittadino ha risposto tra le altre cose sottolineando che  nel corso dell’anno  non mancheranno sicuramente occasioni per il confronto politico tra amministrazione e consiglio. Assodato, con  l’ausilio del segretario, inammissibilità degli emendamenti. Sulla quale questioni ad onor del vero si è alzato un vero è proprio polverone, a notte tarda  19 i consiglieri presenti è stato approvato il bilancio. Provvedendo inoltre alla immediata esecuzione.  Risolta, quindi la  questione relativa alla integrazione spettante agli LSU.


 Si è svolto a Favara il Secondo convegno nazionale,  dal titolo“ Nella globalizzazione: come integrare il sordo nella società del III° millennio”. I lavori hanno preso il via questa mattina alle ore 9 presso la casa di accoglienza “ Papa Giovanni” comunità Cristiani nel mondo, promotrice l’associazione sordomuti Fabaria. Ad introdurre i lavori è stato proprio il presidente dell’associazione Antonio Costanza, tra gli altri si è registrato l’intervento del sindaco della Città Lorenzo Airò, presenti l’arcivescovo Mons Carmelo Ferraro, il deputato regionale  Giambrone e il neo eletto consigliere provinciale Zarbo. Moderatore dei lavori  il professore Maurizio Bellia. Il confronto sulla importante e pregnante tematica, si protrarrà sino alla tarda serata di oggi. Ai lavori un grande contributo dato dai diversi psicologi, pedagoghi, ed esperti di informatica, presenti al convegno.  Le interviste.


Si svolgerà  eccezionalmente lunedì 9 giugno il mercatino settimanale di  Favara. La ordinanza disposta dall’assessore al ramo Bennica, in quanto venerdì è la festa del Santo Patrono Sant’Antonio,  Santo che viene venerato presso la Chiesa Madre di Favara.


E’ stata fissata per giovedì 7 agosto la chiusura della sessione  parlamentare in corso. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo riunita  con il presidente dell’Ars Lo Porto a Palazzo dei Normanni. Nell’agenda dell’attività legislativa è prevista l’approvazione  delle nuove norme sulla famiglia; sull’urbanistica, riordino delle coste; sulla medicina umanitaria, sulle aree di sviluppo industriale, oltre al formazione professionale  e sul mercato del lavoro. La prossima seduta è stata fissata per il 18 giugno alle ore 17,00.


Avrà inizio alle ore 8 di domani mattina, presso la diga San Giovanni di Naro, il primo torneo interprovinciale di pesca sportiva che vede come partecipanti le società Aics delle province di Agrigento e Caltanissetta. I gruppi agrigentini provengono oltre che dal capoluogo anche dalle realtà di Favara, Racalmuto, Sciacca e Naro, mentre quelli nisseni fanno riferimento ai comuni di Caltanissetta, Campofranco e San Cataldo. La direzione tecnica della gara, la cui specialità è quella a “Colpo”, con canna da riva, sarà affidata a Mario Parla, dirigente della Federazione provinciale Pesca e responsabile provinciale per il settore Sport dell’Aics, che organizza la manifestazione.


Si terrà domani nel tardo pomeriggio, con inizio alle ore 18 presso il piazzale Aster di San Leone, una manifestazione a cura del partito della Rifondazione Comunista, avente a tema i referendum sull’articolo 18 e gli elettrodotti in programma il 15 e 16 giugno prossimi. Nel gazebo di presidio appositamente predisposto sarà a disposizione dei cittadini il materiale di stampa sulle ragioni del SI. Secondo gli esponenti di Rifondazione il referendum della prossima settimana contiene in sé un significato importante per contrastare l’attuale politica del profitto a tutti i costi, in quanto vincendo il SI l’ingranaggio del sistema economico attuale dovrà tenere conto della volontà dei cittadini che non vogliono lasciare mano libera al padrone. Proprio per questo Rifondazione invita gli elettori a recarsi alle urne contro il richiamo all’astensionismo espresso dalla maggior parte delle forze politiche.


Respingiamo con forza l’ulteriore proposta di un taglio di 58 posti di collaboratore scolastico in provincia di Agrigento. E’ questo, in sintesi, il contenuto di una nota stampa che i segretari provinciali delle organizzazioni sindacali hanno diffuso dopo l’incontro tenuto ieri con il dirigente del Csa di Agrigento, Nicolò Lombardo, in merito all’informativa sugli organici del personale Ata. I tagli, sostengono i sindacalisti, mortificherebbero la scuola dell’autonomia, con gravi ricadute sul buon funzionamento dei servizi scolastici e sull’occupazione. Non si può, concludono gli stessi sindacalisti, attuare una politica di contenimento della spesa pubblica a danno della qualità e dell’efficienza che il servizio scolastico è tenuto a offrire agli utenti e alla società.


Si è conclusa ieri, presso il Tribunale di Agrigento, la requisitoria del pubblico ministero Giulia Labia relativamente al processo “Catena”, scaturito dall’omonima operazione antidroga che tempo addietro portò all’emissione di provvedimenti restrittivi nei confronti di diversi soggetti. Per le 12 persone sottoposte a giudizio con il rito abbreviato l’accusa ha chiesto altrettante condanne, basandosi sulle numerose intercettazioni ambientali e telefoniche che permisero all’epoca, ai Carabinieri del capoluogo, di portare a compimento l’operazione. Quest’ultima fu denominata “Catena” in relazione al luogo dove avveniva lo smercio della droga, ossia la piazza della Madonna della Catena di Villaseta. Il processo riprenderà il prossimo 3 luglio, quando sono attese le arringhe dei legali degli imputati.


Lager era e lager è rimasto. E’ questo il laconico commento che il deputato regionale dei Verdi, Calogero Miccichè, ha rilasciato dopo la visita effettuata ieri al centro d’accoglienza di Agrigento. Nonostante qualche miglioria, afferma il parlamentare, le persone continuano a essere stipate all’interno di magazzini industriali e la maggior parte di loro non sono naufraghi, ma gente proveniente dalle più sperdute carceri italiane. In attesa della costituzione della commissione d’inchiesta avente lo scopo di appurare la vivibilità di queste strutture, conclude Miccichè, continuo a chiedere la chiusura dei centri, perché inumani, inadeguati e in alcuni casi osceni per la coscienza dei cittadini.

 

 


 

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