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Edizione del 20 Febbraio 2003

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


“Uso il casco amo la vita”, questo il titolo della riunione che si svolgerà domani, venerdì 21 febbraio presso i locali del castello Chiaramonte di Favara. Il dibattito si inserisce nel contesto della campagna di sensibilizzazione sull’uso dei dispositivi di sicurezza, in occasione dell’esposizione statica di moto d’epoca, oggettistica e modellismo, organizzata dal comune di Favara e dal “Club Auto e moto d’epoca dei templi”. Il momento, promosso dall’assessore alla polizia municipale Giuseppe Piscopo, vuole responsabilizzare istituzioni, genitori, scuole ed organizzazioni nell’arduo compito dell’educazione dei giovani. Alla riunione operativa saranno presenti i rappresentanti del comune, le scuole, le forze dell’ordine e l’AUSL. Il casco, tuttora poco utilizzato nonostante le leggi ne sanciscano l’obbligatorietà, deve essere utilizzato; questo il messaggio che lancerà il convegno. Ad accoglierlo e commentarlo, sono chiamati  i dirigenti scolastici e i docenti referenti che presenteranno i progetti  di educazione stradale inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa di ciascun istituto. Saranno presenti all’incontro, il sindaco Airò, l’assessore alla pubblica istruzione Sorce e l’assessore Piscopo. “Il messaggio - ha commentato l’assessore Piscopo – deve arrivare con forza soprattutto alle famiglie”. “Questa occasione di dialogo – continua Piscopo - serve anche a programmare un rafforzamento dei controlli nel territorio da parte dei vigili urbani di Favara, che nel rispetto della legge si adopereranno per imporre con i mezzi loro consentiti, l’uso del casco”. Attenzione, dunque alle multe, e soprattutto indossate il casco.


Presentato oggi il master di perfezionamento sull’applicazione della nuova normativa sui lavori pubblici. Ad ospitare la conferenza di presentazione del corso la sala conferenze dell’ordine degli architetti di Agrigento. L’ordine nell’organizzazione del master, si è avvalso della collaborazione del consorzio universitario agrigentino e del centro studi formazione e società. Un ciclo di 12 lezioni sulle nuove norme introdotte dalla legge regionale n°7 del 2002, indirizzato ai liberi professionisti e ai funzionari della pubblica amministrazione, che si concluderà il prossimo 6 giugno con un esame finale. Questo in sintesi ciò che rappresenta il corso. Tra gli altri, presenti ai lavori il presidente dell’ordine degli architetti Rino La Mendola, il presidente del consorzio universitario Roberto La Galla e il direttore del master Paolo Oreto.


 Il Carnevale a Favara, come tradizione da una decina di anni, ripropone i carri allegorici e le sfilate per le vie del paese. Quest’anno, come già annunciato, l’amministrazione comunale e l’assessorato allo sport e spettacolo, offrono dei contributi in denaro dei quali beneficeranno chi allestirà i carri secondo le indicazioni fornite nel regolamento predisposto. La domanda di presentazione dei progetti di allestimento dei carri allegorici, scade domani, venerdì 21 febbraio. Ai migliori carri inoltre, verrà riconosciuto un premio in denaro.


Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, il bando di concorso per l’accesso di 55 allievi ufficiali del “ruolo normale” all’Accademia della Guardia di Finanza. La nostra emittente, incaricata di dare diffusione a questo comunicato, proporrà lo spot preparato dal comando provinciale agrigentino della Guardia di Finanza, fino al 6 marzo prossimo, termine ultimo per la presentazione delle domande. Ulteriori informazioni possono essere ottenute, consultando il sito www.gdf.it.


Restando in tema della mostra statica di moto d’epoca, oggettistica e modellismo che si tiene in questi giorni presso il castello chiaramente di Favara, visto il notevole successo di pubblico e critica che quest’ultima sta riscotendo, il comune di Favara ha deciso di prorogarne l’apertura. La mostra quindi non chiuderà i battenti domenica prossima, data programmata, bensì mercoledì 26.


Un invito ad attenzionare i piani industriali di Telecom Italia s.p.a. giunge dai sindacati di settore della C.G.I.L., C.I.S.L. e U.I.L. L’appello, rivolto  a istituzioni, forze politiche, parlamentari regionali e nazionali, riguarda la mancanza di personale Telecom che investe attualmente i settori 187 e 19. La denuncia riguarda il pessimo servizio offerto dai call center, dovuto ai problemi di carenza di risorse umane. A parlare sono gli stessi impiegati di Telecom Italia della provincia di Agrigento, passati da 450 a sole 250 unità a causa del riordino, delle ristrutturazioni aziendali e dalle cessioni di rami societari. Nel sottolineare l’importanza strategica che rivestono le telecomunicazioni nell’attuale economia italiana, S.L.C. C.G.I.L., F.I.S.TeL. C.I.S.L. e U.I.LC.O.M. U.I.L., non possono tollerare oltremodo lo stato di abbandono del servizio pubblico e sociale in cui è caduta Telecom Italia.  A darne comunicazione i segretari dei rispettivi sindacati di settore, Zuppardo, Lo Vato e Picone.


Si è parlato di lista e del candidato alla presidenza della provincia, ieri sera durante la riunione del circolo cittadino di Rifondazione Comunista di Favara. L’appoggio al candidato Birritteri e la programmazione delle iniziative in favore della lista alle prossime elezioni provinciale, si sono alternate  alle tematiche inerenti le iniziative da adottare a sostegno dei referendum sociali, con attenzione particolare all’articolo 18. Nel comunicato inoltre il segretario cittadino di rifondazione, Giuseppe Ferlisi, annuncia che è avvenuta l’elezione dei rappresentanti provinciali del direttivo dei “Giovani Comunisti”: Francesco Giancani e Salvatore Lombardo.


Condannato a 8 anni di reclusione, il favarese Giuseppe Stagno, riconosciuto colpevole dei reati di tentata rapina, violazione di domicilio e lesioni personali gravi. I fatti in oggetto risalgono all’aprile del 2001, quando ignoti, nella notte penetrarono nell’abitazione dei pensionati Giovanni Nona e Maria Riggi. Dopo avere forzato la serratura d’ingresso, i malviventi trovarono i due pensionati nel mezzo del sonno. Tentata una reazione, gli anziani vennero bloccati e pestati a sangue dai delinquenti, che dopo questo fatto scapparono dall’abitazione senza trafugare nulla. I vecchietti vennero accompagnati in ospedale e ricoverati in prognosi riservata. Le indagini avviate dagli inquirenti portarono già due giorni dopo all’arresto del 37enne Stagno, riconosciuto in foto dalla moglie di Nona. La donna, oramai vedova del marito, deceduto prima dell’inizio del processo, ha ottenuto anche il pagamento del risarcimento dei danni, che sarà quantificato dal tribunale agrigentino. Ad emettere la sentenza di condanna nei confronti di Stagno, i giudici della sezione penale del tribunale di Agrigento.


 

 Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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