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Edizione del
17
Febbraio 2003
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: Dario Broccio
Portare alla conoscenza del
Consiglio e della città lo stato dei lavori già effettuati e da effettuare sul
ponte interrotto che dovrebbe collegare le comunità di Favara e Naro. E’ l’oggetto dell’interrogazione
avanzata dal consigliere comunale Nicolò Sorce di AN, che in un lungo
documento, chiede al Sindaco Airò di accertarsi dello stato delle cose, in
relazione ai lavori che il comune di Favara ha già effettuato per i l
completamento di questa struttura, annoverata da decenni tra le “Grandi
Incomplete” della nostra Sicilia. “…già nella scora legislatura – scrive il
consigliere Sorce – ci si era interessati in merito, grazie anche al progetto
di completamento che interessava gli enti comunali di Favara, Naro ed anche la
Provincia” Per un gravissimo errore tecnico dei progettisti di allora, il
calcolo delle somme per l’attuazione del completamento fu inferiore di 500
milioni di lire, una cifra enorme, facendo sfumare il progetto, tra le beffe
dei più increduli. “Ciò fu una vergogna per l’intera provincia, ma oggi, cosa
si può fare in merito?” E’ quanto chiede il consigliere, invitando il primo
cittadino Airò ad adoperarsi quale tramite tra la Provincia ed il Comune di
Naro, spingendo per una rapida risoluzione del problema.
E’ la coppia Piparo-Mancuso
ad aggiudicarsi il secondo rally del mandorlo in fiore. A bordo della Renault
Clio, I vincitori hanno beffato la schiera di mitsubishi lancer, aggiudicandosi
ben 8 delle 10 prove speciali. Il 36enne pilota appartenente alla scuderia
Phoenix, è andato in testa alla gara già alla quarta prova speciale, dalla
quale si sono visti i ritiri illustri del saccense Pino Sicilia e dei
protagonisti annunciati Di Benedetto e La Barbera. Seconda classificata la
Gordon Cicero in mitsubishi lancer, vincitore del gruppo N, a seguire la Renaul
Clio di Ristretta. Un rally del mandorlo quello di quest’anno che ha visto al
traguardo soltanto 44 delle 75 vetture schierate per la partenza. Tra le
automobili storiche vince la Morris Cooper di Savoca-Failla; tra le scadute
omologazione, ha prevalso la Opel Cadet di Salamone. Spente le luci su questa
edizione, adesso è ufficialmente aperta la stagione rallistica siciliana Coppa
Italia Rally 2003. L’organizzazione dell’evento è stata curata dal Motorsclub
Canguro, sotto il patrocinio della provincia regionale di Agrigento.
Da ieri mattina è possibile
ammirare presso i locali del castello chiaramontano di Favara, una mostra
statica di moto d’epoca, oggettistica e modellismo. La manifestazione, promossa
e organizzata dal Comune di Favara e dal “Club Auto e moto d’epoca dei templi”
è la prima che si tiene in territorio siciliano, e vanta la presenza di vetture
storiche, che sicuramente incuriosiranno ed emozioneranno quanti si recheranno
in visita al castello. Modelli d’epoca, ma anche di valore economico, storico
ed artistico. Oggetto di questa mostra è infatti quello di porre l’accento su
quei beni culturali che dai tanti non vengono ritenuti tali, ma che in effetti,
proprio come un quadro o una scultura, raccontano qualcosa, una fetta di storia
- rievocano ricordi e perché no,
richiamano emozioni ormai sopite. Una mostra non solo per appassionati, ma per
quanti vogliono ripercorrere la storia dell’evoluzione dei motori, attraverso
il racconto degli stessi protagonisti. Un racconto, che si aprirà alla storia,
perché ogni modello esposto, fa parte della storia d’Italia. Ieri mattina,
prima dell’inaugurazione dell’esposizione, una sfilata di auto d’epoca ha
ravvivato piazza Cavour rallegrando gli occhi degli appassionati. La mostra,
resterà aperta fino a domenica prossima, 23 febbraio. Collateralmente alle
iniziative sui motori d’epoca, è in programma per Venerdì 21 alle ore 10:00, il
convegno “Amo il casco, amo la vita”, organizzato nel contesto della campagna
di sensibilizzazione sull’uso dei dispositivi di sicurezza, che prevede
l’intervento di scuole e associazioni.
Operazione "Ombra"
ad Agrigento e provincia: la polizia di Stato ha eseguito tra la notte scorsa e
la mattinata di oggi, 26 arresti di presunti affiliati alle cosche mafiose
agrigentine, e in particolare delle città di Agrigento, Favara Racalmuto, Palma
di Montechiaro e Porto Empedocle. Le accuse sono gravi, associazione mafiosa
armata e ricettazione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco. Le
indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento e dal
Commissariato di Canicattì hanno
portato alla luce diversi risvolti ed indotto gli inquirenti ad individuare,
fra le persone arrestate le "nuove leve" di Cosa nostra e "nuovi
capimafia" reclutati negli ultimi 2 anni. Attraverso le intercettazioni
infatti gli investigatori sono riusciti a prevenire diversi attentati
estorsivi. Gia dalle prime ore della giornata, parenti, conoscenti e semplici
curiosi si sono fermati ad assistere a mò di spettacolo alla fuoriuscita degli
arrestati dagli uffici della prefettura, avvenuta in toto intorno alle 10:30. I
26 arrestati, 27 all’inizio tra i quali un estraneo al fatto, subito
rilasciato, sono stati portati presso il complesso circondariale di contrada
Petrusa. Le indagini hanno permesso di ricostruire un quadro analitico
dell’attività mafiosa nell’agrigentino. Numerosi episodi intimidatori avvenuti
tra il 2001 e il 2002 sono riconducibili agli arresti di quest’oggi. Alle ore
12:00 poi la conferenza stampa, che ha portato alla conoscenza dei giornalisti,
i particolari dell’operazione. Quasi tutti i fermati erano già conosciuti alle
autorità per reati divario genere, dalla violenza carnale allo spaccio di
stupefacenti, passando per la rapina a mano armata. Ma ecco i nomi degli
arrestati: gli agrigentini Cacciatore Franco, Gastoni Bruno, cacciatore Mario,
Camilleri Maurizio, Cammalleri Maria Concetta, Di Stefano Calogero, Messina
Fabio, Nobile Francesco, Scerra
Domenico, Scorsone Diego, Terrana Giovanni, Terrana Salvatore, Terrasi
Calogero, Virone Pietro, Cacciatore Vincenzo, Sorintano Salvatore e Tutino
Pierino. Gli empedoclini, Raguccia Francesco, Messina Fabrizio, Messina
Francesco. I palmesi Amato Francesco,
Amato Calogero, il racalmutese
Gagliardo Luigi e i favaresi Di Vitale Gaetano, Fradella Carmelo e
Sciumè Calogero.
La richiesta che giunge dai
banchi agrigentini dell’Ulivo, è quella dell’invio di un commissario con
funzioni ispettive, per valutare l’operato del sindaco di Agrigento Aldo
Piazza. A chiedere questo i consiglieri comunali del gruppo dell’Ulivo Hamel,
Licata e Lauricella. La nomina di un commissario ad acta e l’eventuale
rimozione del sindaco Piazza, giungono a seguito di una serie di fatti ritenuti
omissivi da parte del primo cittadino della città, in quanto violazioni delle
prerogative istituzionali e degli obblighi a cui un sindaco è tenuto. Assenza
di iniziative, assenza di risposte alle interpellanze, mancata presentazione
della relazione annuale, mancato riscontro alle mozioni, l’assenza del sindaco
ai lavori del consiglio… questi sono in breve i capi d’accusa che i consiglieri agrigentini Hamel, Licata
e Lauricella, lanciano sul sindaco Piazza, nel chiedere provvedimenti
all’assessorato regionale agli enti locali. Nell’attendere una evoluzione di
tali fatti, ad Agrigento è crisi aperta tra governo e opposizione.
Eletto il nuovo Comitato
Direttivo Locale dello SDI, i Socialisti Democratici Italiani, che riunitisi in
assemblea, alla presenza del coordinatore della sezione “Guarino” di rag.
Calogero Fanara e del prof. Biagio Lentini, hanno chiamato a far parte del
direttivo i signori: Stefano Agrò, Leonardo Bosco, Calogero Fanara, Salvatore
Bennardo, Calogero Morreale, Dino Castronovo, Giuseppe Paino, Enzo Castronovo,
Michele Morreale, Francesco Sciortino, Antonio Vinciguerra, Gaetano Costanza e
Biagio Lentini. Il nuovo organico verrà subito convocato per la distribuzione
degli incarichi interni e per discutere già da subito sui problemi e su
progetti validi per la risoluzione degli annosi problemi della comunità. Viva
soddisfazione viene espressa dal coordinatore Calogero Fanara, che vede nel
nuovo direttivo uno strumento valido
alla crescita socio-politica della città.
Dopo le ultime sedute che
hanno registrato l’esame di diverse interrogazioni, l’approvazione della
Consulta giovanile e il nulla di fatto, invece, per quanto attiene il
regolamento che disciplina l’acquisto di beni e servizi da parte del Comune,
torna oggi, in nuova convocazione, il
Consiglio Comunale di Favara. All’ordine del giorno, oltre alla richiesta
inerente il condono fiscale, avanzata dalla competente commissione consiliare,
spicca, tra i vari punti, la relazione semestrale che il Sindaco Lorenzo Airò
esporrà al civico consesso relativamente al periodo giugno-dicembre 2002. Il
bilancio dell’attività amministrativa durante la prima fase della corrente legislatura
sarà l’occasione per verificare i rapporti tra la Giunta e i diversi gruppi
consiliari, in seno ai quali, tra l’altro, si sono manifestate recentemente
delle spaccature, come appunto in merito alla soglia economica da fissare per
l’affidamento fiduciario alle imprese di fornitura di beni e servizi.
Un weekend sportivo roseo,
quasi per lo sport bavarese. La Di Natali, squadra di volley femminile che
milita nel campionato di Serie D, continua la sua corsa solitaria alla vittoria
del campionato, vincendo ancora una volta per 3 a 0, al palasport Giglia,
contro le Amazzoni di Agrigento. Con questa vittoria, avvenuta con i seguenti
parziali, 25- 08, 25-12 e 25-13, la squadra guida la classifica con 36 punti.
Una bella partita, è stata anche quella disputata dall’Ipacem, chiamata in
trasferta ad affrontare l’Orlandina che grazie all’inserimento di due nuovi
atleti rumeni, ha messo in seria difficoltà i ragazzi di Cantura, in svantaggio
per la mancanza di Christian Rizzo. £ a 0 quindi per l’Orlandina, ma morale
sempre alto per l’Ipacem che non si arrende e continua la sua corsa verso la
vetta. Morale alto pure per il Pro Favara, che ieri, allo stadio Esseneto è
tornato alla vittoria con il fortissimo Milazzo, arrestandone la corsa. I
calciatori di Mister Longo hanno affrontato la partita con grinta e caparbietà,
arrivando già al terzo minuto al gol grazie ad un pallone spedito in area da
Fornò e ben raccolto da Contino che batte Della Porta portando in vantaggio i
padroni di casa. Vantaggio combattuto, che ha visto una serie di azioni dei
gialloblù che hanno cercato più volte il raddoppio. Il Milazzo, dal canto suo
ha cercato di fare del meglio per raggiungere gli avversari, che credeva
fossero rassegnati ad una scontata sconfitta, cercando il gol ripetutamente. Il
risultato è poi stato convalidato al 97^ minuto di gioco, dopo un recupero
asfissiante ed estenuante che ha dato però ai padroni di casa, se ancora ce ne
fosse bisogno, la consapevolezza di non meritare la brutta posizione in
classifica.
Fine di questa
edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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