Edizione del 16 Gennaio 2003

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


Vessatorio l’operato dell’Ausonia servizi Tributari di Palermo che sta inviando ai cittadini favaresi, per conto del comune di Favara, gli avvisi di riscossione della tassa sulla Pubblicità, non facendolo però secondo le nuove disposizioni legislative in materia, arrecando quindi dei gravi danni alle economie dei cittadini ed all’immagine del Comune per il quale sta operando. E’ questo il senso di una interrogazione presentata dal Consigliere Comunale Luca Gargano, che invita il primo cittadino ad adoperarsi affinché non solo cessi la suddetta vessazione, ma vengano resi inefficaci, per autotutela, tutti gli avvisi di accertamento emanati, poiché l’imposta nella stragrande maggioranza dei casi non è dovuta, e perché almeno questa volta venga ripristinato il buon nome del Comune di Favara.


Organizzato dalla Camera di Commercio di Agrigento, con il patrocinio dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste, con la collaborazione di Col diretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Unione Provinciale Agricoltori, Federconsumatori e l’Associazione Regionale Allevatori il convegno “IL cerchio della vita, il territorio e i suoi saperi”. La giornata di studi organizzata per Lunedì prossimo 20 Gennaio, presso il Dioscuri Bay Palace Hotel, avrà inizio a  partire dalla ore 09:00 e vedrà, nella lunga carrellata di ospiti che interverranno, la presenza di nomi illustri del settore ambientale, del mondo universitario e associativo, tra i quali il prof. Salvatore Indelicato dell’Università di Catania, il prof. Salvatore La Rosa dell’Università di Palermo e l’avvocato Stefano Masini, responsabile nazionale del settore ambientale di Colodiretti. A tutti i partecipanti sarà dato in omaggio un CD multimediale “Guida all’uso di Agenda 2000 in Sicilia”.


Il freddo fa “accendere” le ire degli studenti dell’istituto commerciale di Favara, che questa mattina, dopo l’ennesimo avvertimento dato alla dirigenza scolastica relativamente al mancato funzionamento dei riscaldamenti, si sono recati in massa presso la nuovissima struttura di via Cheguevara, dove, hanno chiesto di essere ricevuti dalla preside Angela Sammartino. Da diverso tempo i ragazzi lamentano la mancata accensione delle caldaie, che a quanto pare sono fuori uso per mancata manutenzione, e in un periodo nel quale le abbondanti piogge hanno fatto scendere notevolmente la temperatura, la situazione ha assunto toni insostenibili. Gli studenti hanno da tempo avanzato l’ipotesi di portarsi da casa le stufette elettriche o addirittura quelle a gas, ma sia nel primo che nel secondo caso la legge lo proibisce. Intanto i ragazzi continuano ad andare a scuola letteralmente imbottiti per non risentire del clima gelido. Gelido anche il rapporto intercorso tra la dirigenza ed i proprietari dell’immobile preso in affitto per consentire lo svolgimento delle lezioni, che dovrebbero, almeno da quanto detto dalla Provincia provvedere autonomamente alla rimessa in funzione dei riscaldamenti, poiché lo stesso ricade tra le loro competenze. E se da un lato il freddo la fa da padrone, le escandescenze dei discenti, è il caso di dirlo, non fanno passare il tutto inosservatamente. La preside Angela Smmartino riconosce le ragioni della protesta e si è ripromessa di sollecitare la provincia affinché si intervenga urgentemente in questo che oramai è diventato un classico tra i giochi… di società: “lo scaricabarile”. Intanto si spera nel BUON TEMPO!


Onori a Gaetano Guarino, in memoria del quale questa mattina, Sindaco, assessori, esponenti politici e dipendenti comunali, attorniati da una folta schiera di cittadini, hanno posto una epigrafe nei pressi della casa natale dell’illustre concittadino, e lo hanno fatto a perenne ricordo di quanto da lui fatto. Ucciso dalla criminalità organizzata il 16 maggio del ’46, Gaetano Guarino ha dimostrato dedizione, senso civico ed onore, lottando per i diritti dei meno abbienti, ed oggi 16 gennaio, 101° anniversario della sua nascita, quei cittadini per i quali è morto lo hanno onorato. La cerimonia, resa solenne dalla presenza dell’arciprete Don Giuseppe Veneziano, ha visto gli interventi del Sindaco Airò, di Filippo Lentini, del vice sindaco Carmelo Vitello e del Presidente del Consiglio Stefano Nobile. Al termine della commemorazione, gli intervenuti si sono ridati appuntamento presso il cimitero di piana traversa, dove è posta la tomba, sulla quale è stata posta un mazzo di fiori, ad omaggio per le nobili gesta.


La Confimpresa, sezione di Agrigento, comunica che sono aperte le iscrizioni per i corsi, autorizzanti dalla regione, abilitanti per agenti immobiliari, agenti di commercio e per l’iscrizione al REC per somministrazione di alimenti e bevande. I corsi si terranno presso il centro di formazione di Confimpresa, sito in via P. Mattarella 353. Al termine saranno rilasciati gli attestati di abilitazione. Per ulteriori informazioni gli interessati potranno contattare lo 0922.26.844.


Confermata dai giudici della terza sezione della Corte d’appello di Palermo la condanna ad un anno e mezzo di reclusione inflitta all’ex  Sindaco di Agrigento, ora Senatore, Calogero Sodano, con l’accusa di mancato ostacolo all’abusivismo. Confermata la sentenza emessa in primo grado anche per due ex assessori all’urbanistica, Calogero Baldo e Piero Hamel, ammontante a 12 mesi di reclusione. Contestati inoltre agli ex amministratori della città dei templi anche reato di omissione di atti di ufficio. Una inchiesta questa che aveva preso il via nel 1997, dopo le denunce degli ambientalisti relativamente alle responsabilità attribuibili agli abusi nella Valle dei Templi. Da questo primo contesto poi il cerchiò di allargò anche alle rispettive responsabilità su tutto il territorio cittadino. Gli imputati hanno sempre respinto ogni accusa contestata loro, ribadendo di aver agito secondo le leggi del tempo, attribuendosi anzi il merito di aver istituito la prima unità anti-abusivismo. Un risarcimento di 50 mila euro, quello imposto agli imputati a favore delle parti civili costituitesi nel processo, cioè Legambiente, WWF ed il Comune di Agrigento, rappresentate in aula dall’avvocato Giuseppe Arnone, componente della segreteria nazionale di Legambiente. La condanna è stata definita dal portavoce del WWF come un “duro monito per tutti coloro volessero continuare sulla scia lasciata da amministratori poco onesti, sui quali grava la responsabilità, in tutta la Sicilia della costruzione di circa 30.000 costruzioni abusive”. Stiano attenti dunque i trasgressori.


 

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