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Edizione del
29
Novembre 2002
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: Dario Broccio
Il premio Ignazio Buttita,
promosso dal centro culturale Renato Guttuso di Favara domenica prossima primo dicembre con inizio alle ore
18,30 presso il castello Chiaramontano dedica
Una serata intera alla sicilianità dal titolo “ Qualcosa di nostro”, grazie
alla collaborazione con l’associazione teatro 101 che animerà l’intera serata.
Si legge nella nota che per l’edizione di quest’anno il Guttuso ha infatti
voluto la presenza attiva di un’altra realtà che da oltre vent’anni promuove in
questa città iniziative artistico-culturali di ottimo livello e di grande
interesse popolare. Il coordinatore della serata sarà il direttore artistico
Giuseppe Valenti, collaborato nell’organizzazione da Maria Grazia Pecoraro, e
che vedrà impegnati tanti attori da Tano Schifano a Tonino Butticè, Lillo
Pecoraro, Totò Costanza, Sasà Zambito, Giusy Moscato, Melina Licata, Carmen
Virone, Giusy Palombo.
La consulta di pastorale
Giovanile di Favara organizza per domani 30 novembre una grande festagiovani,
animata dai frati francescani. L’incontro si svolgerà presso il salone del
Boccone del Povero, avrà inizio alle 17,00 e si protrarrà sino alle 19,00. L’invito di partecipazione e rivolto a tutte
le ragazze e i ragazzi della città. Per questa occasione i vari gruppi
giovanili parrocchiali si stanno già organizzando per portare un dolce da loro
preparato. Dolci che verranno consumati durante la festa.
Calogero Mannino, Claudio
Martelli, De Gennaro, questi i nomi che secondo il pentito Nino Giuffrè erano messi il lista per essere assassinati. La morte
dell’attuale capo della polizia De
Gennaro era stata decisa, secondo il collaboratore perchè ritenuta una persona
scomoda ai boss, in particolare a Totò Riina e a Bernardo Provenzano. Diversi i
politici che avendo tradito le aspettative di cosa nostra erano nel mirino dei
sicari delle cosche mafiose e tra questi oltre al socialista Martelli, anche
l’ex ministro Calogero Mannino che doveva essere eliminato in quanto accusato
di "non aver mantenuto le promesse fatte a persone affiliate alle cosche
di Agrigento". Mannino- dice il
pentito- ha fatto un passo indietro
quando le forze dell'ordine e la magistratura si sono attrezzati a guardare
quello che faceva. E questo non era
piaciuto sicuramente ai padrini siciliani.
Il Consiglio provinciale
nomina il collegio dei revisori dei conti dell’apea. Lunedì invece l’esame degli assestamenti di bilancio
dell’Aapit. E’ stato eletto ieri sera dal Consiglio Provinciale nel corso della
seduta di completamento del lungo ordine del giorno che ha caratterizzato
questa sessione il collegio dei revisori dei conti dell’agenzia per l’energia e
l’ambiente. Si tratta di Salvatore
Licata, Calogero Scopelliti e Vincenzo Buscemi iscritti all’albo nazionale dei
revisori. Chiusa in questo modo la sessione ordinaria, il prossimo lunedì 3
dicembre alle ore 18,00 sempre nell’aula Giglia, è stato nuovamente convocato
in via d’urgenza il consiglio, in quanto organo di controllo, per
l’esame di legittimità su due provvedimenti adottati dal commissario
dell’azienda Provinciale per l’incremento turistico di Agrigento Vincenzo
Fontana. Si tratta del conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2001 e delle
“Variazioni di bilancio di previsione per l’anno in corso mediante
impinguamento e storni.
A causa di un falso allarme
diffusosi a macchia d’olio questa
mattina le scuole di Favara sono cadute nel Caos. Il panico in tutte le scuole
di ogni ordine e grado per qualcosa si diceva che doveva capitare a Favara, un
pericolo non ben identificato. La concitazione diventata poi collettiva ha
preso le mosse da una notizia diffusasi
tra le scuole situate in via Agrigento. Arrivati sul posto i carabinieri della
locale stazione per cercare di rassicurare e contenere la preoccupazione che
era dilagata, con loro anche l’assessore alla pubblica istruzione Angelo Sorce.
Ma le rassicurazioni di nessuno sono
valse a sedare e tranquillizzare i genitori che erano venuti a conoscenza nel
frattempo di quanto stava succedendo a tutti i livelli. Nel giro di alcune ore
le scuole si sono svuotate, i bambine portati via dai genitori e i ragazzi
quelli più grandi hanno provveduto ad abbandonare le proprie scuola. Un
grande blef possiamo dire, che non è una cosa da prendere sotto gamba, in
quanto il procurato allarme è un reato, e gli autori di tali gesti se
individuati passibili di condanna.
Qualche settima addietro ricordiamo che si era diffusa, in provincia la voce di
un allarme per l’arrivo di una tromba d’aria, anche in quel caso una bufala, sul quel fatto è stata aperta un’inchiesta
sta indagando la procura.
Tutto da rifare per le
imprese che hanno chiesto contributi con la legge 488. Per un errore nella
stesura dei programmi di calcolo degli incentivi, il ministero delle attività
produttive ha dovuto annullare le domande
che erano state sino a questo momento inoltrate per gli ultimi bandi di
Turismo e Commercio. Le richieste devono essere tutte ripresentate seguendo il
nuovo software diffuso da oggi sul sito del ministero (www.minindustria.it) nel
più breve tempo possibile. Un errore questo che avrà conseguenze
particolarmente gravi per le domande presentate per il settore Industria il cui
bando è stato chiuso il 21 novembre scorso.
Le imprese non saranno escluse dalle graduatorie ma saranno costrette a
sostenere maggiori spese d’investimento.
Fondi per oltre un miliardo sono stati concessi, con l’ultimo bando,
alle imprese siciliane.
Con l’accusa di furto
aggravato e danneggiamento sono finiti in manette due pluripregiudicati di
Licata Massimiliano Corso di 30 e Angelo Lombardo di 22 anni. I due, notte
tempore, sono stati colti in flagranza di reato mentre stavano trafugando delle
monete dal video pocker, le così dette macchinette mangiasoldi dal. A mettere
le manette ai polsi ai due i militari della sezione volanti della locale stazione
dei carabinieri. Per loro il processo per direttissima davanti al giudice
monocratico della città del faro.
E’ stato arrestato dai
Carabinieri di Agrigento, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare
emessa dal Tribunale di Palermo, il 64enne Calogero Balsamo di Naro. Già
quattro anni addietro l’uomo era finito in manette assieme ad altri due
canicattinesi, Dino Carusotto e Massimiliano Migliore, con l’accusa di avere
assassinato nel 1993 Calogero Franco, ritenuto il capomafia di Naro. Secondo
gli inquirenti quest’ultimo sarebbe stato eliminato per vendicare il delitto
consumato ai danni del figlio di Balsamo, Marco, che era stato ucciso un anno
prima assieme a Girolamo Di Gerlando.
A 10 anni dalla seconda
strage di Racalmuto, in cui persero la vita Giuseppe Macaluso, Luciano Polifemo
e Carmelo Anzalone e per la quale si sono già celebrati due procedimenti
giudiziari, si dovrà ricominciare da capo per ricostruire il contesto nel quale
maturò il triplice delitto. La Corte di Cassazione ha infatti annullato la
sentenza di condanna all’ergastolo arrivata in sede d’Appello nei confronti del
30enne canicattinese Massimiliano Migliore, accusato di essere il mandante e
l’esecutore, con la complicità di altri, tuttora ignoti, della strage.
Quest’ultima, secondo il pubblico ministero di allora, era stata organizzata da
Migliore per vendicare l’uccisione dello zio Antonino Migliore e di un suo amico,
Ignazio Orlando. La massima pena per il canicattinese era arrivata dopo che in
primo grado lo stesso era stato assolto “per non aver commesso il fatto”. Il
verdetto di condanna in sede d’Appello è stato però impugnato dal legale di
Migliore per diverse eccezioni di nullità riguardanti l’utilizzo di alcune
intercettazioni telefoniche, cosicché la suprema corte ha annullato con rinvio
la sentenza di secondo grado.
Il capogruppo dei Ds al
Consiglio Comunale di Favara, Luigi Sferrazza, ha presentato un’interrogazione
avente ad oggetto la creazione della Consulta degli Immigrati. La solidarietà
mostrata dopo i tragici eventi di Capo Rossello dalla comunità favarese,
storicamente interessata al fenomeno emigratorio, così come la diffusione da
parte dell’amministrazione comunale del depliant in arabo per informare gli
extracomunitari sui servizi comunali, secondo l’esponente diessino, favoriscono
l’inserimento degli immigrati nella nostra città. Sulla base di queste positive
premesse, Sferrazza ritiene siano maturi i tempi per l’istituzione della
Consulta degli Immigrati allo scopo di favorire l’incontro e il dialogo fra
portatori di differenti culture e incentivare le opportunità volte a realizzare
la piena integrazione degli extracomunitari a Favara nell’ambito della tutela
dei diritti.
Non è da tutti vivere 60
anni di matrimonio. Vi sono brillantemente riusciti, invece, i coniugi Giovanni
Bruccoleri di 79 anni e Calogera Barba di 77, che oggi festeggiano le agognate
nozze di diamante al cospetto di sette figli e una folta schiera di nipoti e
pro-nipoti, rispettivamente 22 e 7. Per celebrare il solenne evento e rinnovare
lo sposalizio della decana coppia, nel pomeriggio, alle ore 17, presso la
chiesa Beata Maria Vergine Mediatrice di tutte le Grazie di Favara, sarà
ufficiata una messa a cura del giovane don Gerlando Montana, da pochi giorni
responsabile della parrocchia. Ai coniugi Bruccoleri vanno i nostri vivissimi
auguri.
Molto spesso le zone non
particolarmente centrali di una città lamentano un’inadeguata attenzione da
parte della pubblica amministrazione nei loro confronti riguardo all’efficiente
elargizione dei servizi municipali. Accade per esempio a Favara, dove, complice
anche un tessuto urbano per lo più disgregato, determinate prestazioni che il Comune
dovrebbe assicurare ai cittadini in termine di utenza, sovente tardano ad
arrivare. A dimostrazione di quanto sostenuto, valgono due casi: in viale
Enrico Berlinguer e via Capitano Callea, assi viari la cui importanza è legata
non solo al cospicuo numero di persone che vi abitano, ma altresì alla
rilevante presenza di esercizi commerciali e artigianali e non secondariamente
pure al fatto che rappresentano due degli ingressi principali alla città, da
tempo i cittadini reclamano interventi finalizzati a una migliore qualità della
vita. Qui siamo appunto in viale Berlinguer, più precisamente in contrada
Poggio, dove da alcune settimane, così come avvenuto altre volte in passato, è
andato in tilt l’impianto di illuminazione, lasciando al buio la trafficata arteria
e il popoloso quartiere contiguo. Gli abitanti denunciano la perdurante
mancanza di luce, che soprattutto in questo periodo dell’anno, quando le
giornate sono particolarmente corte e l’oscurità cala già nel tardo pomeriggio,
rende la situazione critica per veicoli e pedoni, anche per l’assenza ai bordi
della strada di opportuni marciapiedi. L’illuminazione, invece, è presente in
via Capitano Callea, dove però le problematiche sono di natura diversa, ma
ugualmente importanti. In quello che è, come citato, uno degli assi commerciali
per eccellenza di Favara, residenti ed esercenti pongono all’attenzione degli
amministratori la carente situazione igienica in ordine ai rifiuti che vengono
lasciati dai cittadini lungo la via, nelle relative traverse e nei pressi delle
sparute isole di verde presenti nella zona, senza che ne segua la tempestiva
raccolta da parte della ditta incaricata.
Patrocinato dal Comune di
Favara e organizzato dall’Istituto Magistrale “Martin Luther King”, avrà luogo
presso il Castello Chiaramontano lunedì prossimo, con inizio alle 15.30, un convegno
dal tema “Tutti uguali tutti diversi, la tutela dei diritti nella società
transanazionale”. All’introduzione curata dal dirigente scolastico del
Magistrale, Carmelo Pecoraro, faranno seguito gli interventi del Sindaco di
Favara, Lorenzo Airò, dell’assessore comunale all’Emigrazione, Giovanni Moscato
e del direttore del centro “Migrantes”, don Antonio Serina. Chiuderà il
convegno la relazione del professor Aurelio Anselmo, docente universitario. I
lavori saranno coordinati da Salvatore Pirrera ed Ernesto Fichera, docenti del
Martin Luther King.
Fine di questa
edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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