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Edizione del
20
Novembre 2002
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: Dario Broccio
Annunciano lo sciopero i
sindacati di Polizia di Stato, Penitenziaria, e del Corpo Forestale dello
Stato, che domani mattina manifesteranno davanti le prefetture contro il
disegno di legge finanziaria e contro le scelte del governo in tema di
sicurezza. Ad Agrigento la protesta prenderà il via già a partire dalle 16,30
nello spazio antistante l’ufficio del
governo, ex prefettura. Una protesta
contro la finanziaria che non migliora la sicurezza dei cittadini; che
non potenzia il contrasto alla criminalità organizzata; Non interviene
sull’organizzazione delle forze di Polizia. E poi ancora contro il Governo che
non consente il recupero del potere d’acquisto dei salari; non finanzia la
tutela legale e assicurativa dei poliziotti; non risponde alle esigenze alloggiative
degli stessi. Viene sollecitata una legge finanziaria diversa rispondente alle
esigenze di sicurezza del paese.
Altre scosse di terremoto
sono state registrate nell’isola Una scossa sismica di magnitudo 3.5 della
scala Richter è stata registrata la notte scorsa nel Tirreno meridionale, ad
una distanza di circa dieci chilometri dalla costa di Capo d'Orlando, in
provincia di Messina. Lo ha reso noto la sala operativa della Protezione civile
precisando che le località più vicine all'epicentro sono state quelle di Brolo,
Capo d'Orlando, Piraino, Gioiosa Marea e Naso. tutti comuni nei quali la
popolazione ha avvertito il movimento tellurico. Nessun danno nè feriti sono
stati accertati nel corso dei sopralluoghi compiuti dai vigili del fuoco e dai
carabinieri.
Il governo regionale ha saputo interpretare le esigenze delle imprese siciliane e, dando il via libera alla cartolarizzazione dei loro crediti, ha consentito alle aziende di prendere una boccata d'ossigeno. L'economia siciliana, che sta attraversando un momento delicato va, infatti, aiutata anche con questo tipo di interventi che forniscono linfa vitale al tessuto imprenditoriale senza ricorrere a forme di assistenzialismo che, in passato, hanno generato squilibri ed effetti negativì'. Il presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, ha così commentato l'avvio dell'operazione finanziaria ''Conca d'Orò' che consentirà il recupero dei crediti mediante il ricorso anticipato ai mercati finanziari internazionali. L'assessore regionale al bilancio e finanze, Alessandro Pagano, ha inviato una lettera all'agenzia internazionale di rating Moody's per sbloccare l'operazione di cartolarizzazione per i crediti vantati dalle imprese siciliane per i contributi sulle nuove assunzioni effettuate sin dal 1991.
Si è riunita ieri convocata d’urgenza, l’assemblea dei Docenti
e del personale Ata dell’istituto
alberghiero Ambrosini di Favara. Erano presenti anche rappresentanti dei genitori
e degli alunni. Al centro della discussione la gravissima situazione in cui
versa l’istituto, con la conseguente difficoltà e impossibilità a svolgere
regolarmente le attività didattiche in locali risaputamene inidonei e insufficienti. Dopo una assemblea
ampia ed articolata, si legge nella nota stampa, i presenti sono pervenuti alle
seguenti conclusioni: stigmatizzazione
del comportamento dell’autorità istituzionale per ciò che riguarda i continui
rinvii circa la consegna dei locali di Via Che Guevara. Manifesta la propria
indignazione per il perdurare di tanta inefficienza; Comprende e giustifica lo
stato di indignazione degli alunni che hanno indetto una serie di
manifestazioni di lotta, ricordiamo che ieri mattina c’è stata l’ultima in
ordine di tempo. Inoltre viene chiesto con determinazione la conclusione entro
tempi brevissimi e non più dilazionabili la consegna dei nuovi locali, ed infine l’assemblea informa della decisione
di scendere in stato di agitazione fino
alla risoluzione definitiva e di procedere nell’attuazione di forme più
incisive e concrete.
Firmato il protocollo
operativo per la costituzione dello sportello regionale per
l’internazionalizzazione del sistema delle imprese. Obiettivo quello di
promuovere lo sviluppo degli scambi commerciali con l’estero e
l’internazionalizzazione delle attività produttive isolane, agevolando
l’accesso degli operatori economici ai
servizi promozionali, assicurativi e finanziari. La firma del protocollo
rappresenta un momento molto importante- dichiara l’assessore regionale alla Cooperazione,
on Michele Cimino, perché consente di
promuovere azioni concrete a sostegno delle realtà imprenditoriali e di creare
un ulteriore raccordo con le iniziative già avviate dalle camere di Commercio,
per uno sviluppo del tessuto economico dell’isola.
Nell’aula magna del Polo
Universitario di Agrigento domani mattina alla presenza del sindaco della Città
dei Templi Piazza del presidente della provincia Fontana, del Prefetto Nicola
Simone e del Presidente del Tribunale Aldo Presti Seminerio, si terrà la
cerimonia di conferimento della prima laurea di operatore della pubblica
amministrazione a Maria Grazia Capizzi di Agrigento. Soddisfazione per questo
ulteriore passo avanti del consorzio esprime il presidente del consorzio
professore Roberto La galla.
Ritorna a riunirsi questa
sera in seduta di aggiornamento il consiglio comunale di Favara, i cui lavori
hanno preso il via lunedì scorso. La pubblica assise nel proseguimento dei
lavori d’aula dovrà passare ora alla votazione del punto che nella passata
seduta è stato ampiamente affrontato,quello relativo al rendiconto della
gestione del Comune relativo all’esercizio finanziario 2001. Da passare al
vaglio inoltre altri 15 punti, e tra questi il bilancio di previsioni 2002.
“L’attualità del riformismo socialista” è il tema dell’incontro dibattito organizzato dai liberalsocialisti, e in programma per venerdì prossimo 22 novembre. Al forum dei riformisti che si terrà alle 17,30 presso l’aula consiliare della Provincia di Agrigento, interverranno gli onorevoli: Michelangelo Russo, Luigi Granata, Salvatore Sanzeri, Salvo Andò, Bobo Craxi, Emanuele Di Betta, Antonino Amendolia e l’avvocato Enrico Quattrocchi.
L’assemblea dell’Azienda
Consortile Acquedotto Voltano, ha eletto,ieri le nuove cariche di presidente
del Consiglio di Amministrazione e dell’assemblea.Il nuovo presidente del
Consiglio di Amministrazione è Vincenzo Di Giacomo, mentre Biagio Bellanca,
attuale sindaco di Aragona, è il nuovo presidente dell’assemblea. Filippo Caci,
Rosario Manganella, quest’ultimo presidente uscente dell’Azienda, Claudio
Lombardo e Domenico Impiduglia sono stati eletti nel Consiglio di
Amministrazione.
Piena solidarietà e sostegno
vengono espressi da Salvatore Biondo, delegato per la provincia di Agrigento
dell’associazione siciliana caccia e natura, al presidente di quest’ultima,
Francesco Lo Cascio, che ha inviato una lettera all’azienda Mediaset e alle
maggiori cariche dello Stato per protestare contro la conduzione della
trasmissione televisiva “Buona Domenica” dello scorso 27 ottobre. Nella missiva
viene infatti stigmatizzato il comportamento di Maurizio Costanzo, che a detta
del rappresentante regionale dell’Ascn avrebbe irresponsabilmente istigato al
pubblico ludibrio un cacciatore per un incidente occorsogli. Cosa pensare di un
essere umano che augura la morte ai suoi simili?, afferma Lo Cascio, che invita
il noto conduttore televisivo a non ergersi a Giudice e Boia, condannando
persone che trovano, come nel caso dei cacciatori, in uno specifico e
tradizionale rapporto con la natura, risposta efficace alla condizione umana. A
conclusione della vibrata lettera vengono chiesti al mondo politico e a
Mediaset adeguati provvedimenti per far sì che episodi del genere non abbiano
più a ripetersi.
E’ andata a fuoco l’altra
notte, ad Agrigento, un’auto di proprietà di un cittadino tunisino del quale
non sono state rese note le generalità. La vettura, un’Opel Vectra, era stata
parcheggiata dall’extracomunitario in piazza Aldo Moro, nei pressi del comando
provinciale dei Carabinieri, e al momento del rogo risultava piena di oggetti
destinati alla vendita. Questi ultimi, distrutti dalle fiamme sviluppatesi,
sono andati in fumo e con essi anche l’attività lavorativa del tunisino. Dai
rilievi effettuati sul posto ad opera dei poliziotti della sezione volanti
della Questura si cercherà di risalire alle cause dell’incendio, sulle quali
gli inquirenti non escludono nessuna pista, compresa quella dolosa.
In attesa di conoscere dalla
Cassazione se la contestatissima legge sul “legittimo sospetto” sarà applicata
nel caso in questione, è cominciata la requisitoria del pubblico ministero Luca
Venturi al processo “Favara Ovest” che si sta celebrando presso il Tribunale di
Agrigento contro diversi soggetti accusati di irregolarità nell’ambito
dell’appalto per l’urbanizzazione dell’omonima zona posta ad ovest del centro
abitato di Favara ma ricadente come sappiamo nella giurisdizione del capoluogo.
Nonostante il dibattimento sia stato ultimato nella precedente udienza e
sebbene i legali della difesa si siano opposti fermamente al riguardo, i
giudici della corte hanno deciso ieri di accogliere quattro nuovi elementi
probatori, così come reclamato dalla parte civile. Si tratta, nell’ordine, di
una richiesta di chiarimenti che l’assessore regionale al Territorio e Ambiente
dell’epoca avanzò al Comune di Agrigento in merito a un esposto presentato
dall’ambientalista Giuseppe Arnone nel 1997, di una diffida che quest’ultimo
inviò all’allora sindaco Sodano e all’ingegnere Bonadonna finalizzata a
verificare la conformità del progetto al piano per la rete fognaria, la dichiarazione
di conformità allo stesso Parf sottoscritta dall’allora capo dell’Utc,
Miccichè, e una lettera del segretario generale a Palazzo di Giganti,
Infurnari. Il processo “Favara ovest”, che si trascina già da qualche anno, tra
polemiche, esposti e querele collaterali, vede imputate 15 persone, tra
funzionari ed ex amministratori del Comune di Agrigento, ai quali vengono a
vario titolo contestati diversi reati tra i quali falso ideologico e turbativa
d’asta. A meno di clamorosi colpi di scena che ne determinerebbero il
differimento, il pm Venturi dovrebbe portare a termine la sua requisitoria nel
corso della prossima udienza, in programma martedì prossimo. Seguiranno poi le
arringhe dei difensori e il ritiro in camera di consiglio del collegio
giudicante che dovrebbe emettere la sentenza entro la fine dell’anno.
No alla riapertura dei
pozzi, chiusi dal 1989, sia per la conseguente diminuzione delle scorte idriche
della popolazione locale ma anche e soprattutto per il rischio idrogeologico
che ne deriverebbe. E’ il grido di battaglia che questa mattina ha unito gli
abitanti di Santo Stefano di Quisquina, i quali hanno proclamato due ore di
sciopero contro la paventata riattivazione delle cavità d’acqua presenti nel
centro montano agrigentino. Alla protesta di oggi seguiranno poi altre
iniziative, concordate durante la seduta straordinaria del Consiglio Comunale
quisquinese di lunedì scorso, dove erano presenti anche i sindaci e le massime
cariche consiliari di Bivona e Cianciana. L’eventuale riapertura dei pozzi,
secondo il sindaco di Santo Stefano di Quisquina, Salvatore Presti, non
migliorerebbe sostanzialmente la situazione per quanto concerne la dotazione di
acqua, bensì peggiorerebbe come detto l’assetto idrogeologico della zona
interessata.
Con il tema “Solidarietà e
sviluppo nell’Aics del terzo millennio”, avrà luogo domenica prossima alle ore
9.00, presso l’Hotel Sicania di Siciliana, l’undicesimo congresso provinciale
dell’associazione italiana cultura e sport. I 150 delegati, in rappresentanza
di altrettanti circoli, saranno chiamati ad eleggere il comitato direttivo
provinciale e i delegati al congresso regionale e a quello nazionale, oltre ai
revisori di conti, ai probiviri e ai responsabili dei settori sport, cultura e
ambiente. La relazione introduttiva sarà tenuta dal presidente provinciale
dell’associazione, Calogero Basile, presiederà i lavori Nicola Cottone, massimo
esponente regionale della stessa e interverrà Iano Battaglia, componente della
direzione nazionale dell’Aics.
E sullo sciopero odierno di
Santo Stefano di Quisquina interviene il deputato regionale di Sicilia 2010,
Calogero Miccichè, che solidarizzando con la popolazione locale, ritiene
improponibile continuare a spremere il bacino idrografico in questione senza
calcolare le conseguenze di un dissesto idrogeologico che questo sfruttamento
può portare. Il parlamentare ricorda come a fronte delle inadempienze della
Regione al riguardo, lo stesso ha presentato un disegno di legge che impegna il
Governo siciliano ad approntare una normativa per la difesa dei suoli, dei
bacini idrografici e delle coste.
Fine di questa
edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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