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Edizione del
06
Ottobre 2002
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: Dario Broccio
Con l’approvazione alla
camera della legge Cirami si riscrive una nuova pagina dell’articolo 45 del
codice di procedura penale che introduce il legittimo sospetto tra le cause per
potere chiedere lo spostamento del processo ad un’altra sede. La remissione del
processo, dal medesimo articolo, era previsto solo in caso di minaccia alla
sicurezza o incolumità pubblica ovvero alla libertà di determinazione delle
persone; ora invece viene introdotta la possibilità di chiedere la remissione
ad altra sede quando si sospetta sull’imparzialità del giudice. Richiesta che
deve essere sollevata davanti ai giudici della corte di Cassazione. La legge prevede anche regole
per quanto riguarda la sospensione del
processo, i termini di prescrizione del reato e quelli di custodia cautelare
che rimangono sospesi sino alla pronuncia della corte. Il legittimo sospetto si
applica anche ai processi in corso. La votazione di ieri mette finalmente fine
ad una vicenda che si trascina tra mille
polemiche, sit-in di proteste e maxi emendamenti da più di quattro mesi. Perché
l’articolo diventi operativo si
attende dopo la promulgazione da parte del presidente della
Repubblica Ciampi, la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, e
quindi l’entrata in vigore.
Da domani entra in vigore in
tutta la Sicilia il nuovo prontuario farmaceutico, con questa novità
scompariranno i medicinali di classe B,
che confluiranno nella classe A, a totale carico del Sistema sanitario
nazionale, o nella C, a pagamento. Una novità che nell'Isola avrà conseguenze
ulteriori rispetto al resto d'Italia, poiché dalla scorsa estate proprio sui
farmaci di fascia B in via di estinzione è in vigore il ticket, pari al 50 per
cento del costo.Nessun cambiamento, invece, per il ticket sulla ricetta, che
resterà di 1,55 euro per un solo farmaco della classe A prescritto e di 3,10
per due confezioni. La linea che la Regione sembra intenzionata a seguire è
quella di rendere applicativo il prontuario nazionale automaticamente anche
nell'Isola, senza nessun decreto di recepimento. Intanto, le farmacie restano
all'erta. Gli utenti domani arriveranno davanti ai banconi e scopriranno che
alcuni medicinali fino a questo momento rimborsabili dovranno essere a totale
carico del cittadino. Entro quindici
giorni le case farmaceutiche dovranno dare conferma se intendono abbassare i
prezzi su alcuni medicinali in discussione inseriti nell'allegato 4 del
prontuario Solo a questa condizione potranno passare in fascia A. si dovrà
attendere la fine del mese in corso e per avere l’elenco definitivo dei farmaci
che cambiano.
Un accordo per uscire dall’emergenza BSE e normalizzare il
settore zootecnico è stato siglato tra il ministro Alemanno e le parti sociale. Il protocollo di intesa
è finalizzato al corretto smaltimento delle Farine animali e del materiale a
rischio. Con l'accordo, sottoscritto da tutta la filiera, dagli allevatori fino
alla distribuzione, con l'eccezione del movimento cooperativo e di alcune
rappresentanze della macellazione, cessa ogni contributo in materia da parte
dello Stato.. L'intesa prevede la costituzione di un Comitato di garanzia che
avrà il compito di verificare che gli standard di ritiro e smaltimento si
mantengano agli stessi livelli di quelli praticati in vigenza della legge 118
del 2002 e che i relativi costi complessivi, cui deve far fronte tutta la
filiera, non eccedano quelli praticati nel periodo di applicazione della stessa
legge. Resta ferma la possibilità per le parti di stipulare accordi in sede
locale o di prorogare quelli già esistenti. Il Comitato di garanzia è composto
da sette membri. Oltre al rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole
e Forestali, che presiede il Comitato, il protocollo assicura la presenza di un
rappresentante per ognuna di queste categorie: allevatori, industria di
macellazione, trasformatori, commercio, grande distribuzione organizzata,
smaltitori.
“Gaspare Ambrosini, L’uomo,
il Politico il Costituzionalista”, questo il titolo del convegno organizzato
dal Lions Club Agrigento Valle Platani, presidente Rosario Manganella. Il
Meeting che si svolgerà venerdì
prossimo otto novembre alle ore 17,00 presso Castello Chiaramontano di Favara
ha il patrocinio del comune di Favara della Provincia Regionale di Agrigento e
la collaborazione dell’associazione Ambrosiani Favara. Ma vediamo chi è stato Ambrosini.
Nasce a Favara il 24 ottobre 1886 e muore nella capitale il 17 agosto 1985 alla
veneranda età di quasi 99anni. Il costiutuzionalista si è laureato in
giurisprudenza nel 1908, subito dopo vince il concorso in magistratura- ma si
dedicherà alla carriera di docente universitario. Prima insegnando diritto
costituzionale a Messina e poi
all’ateneo di Palermo e Roma, in
quest’ultima sede avrà prima la cattedra di diritto Coloniale e poi quella di
costituzionale. Nel 46 viene eletto
deputato nell’assemblea costituente dove “ quale componente della commissione
dei 75 dà un prezioso contributo in “
seno alla seconda sottocommissione “ e
quale presidente dei 10 elabora lo schema costituzionale relativo alle
autonomie locali. Deputato al Parlamento nella prima legislatura Repubblicana,
per cinque anni consecutivi è eletto presidente della commisione esteri dove
collabora attivamente nella linea di De Gasperi e Carlo Sforza al reinserimento
nella comunità internazionale dell’Italia Repubblicana. Giudice dell’alta Corte
per la Regione Siciliana. Nel novembre del 1955 viene eletto dal parlamento in
seduta comune giudice della Corte Costituzionale, di cui sarà presidente
dall’ottobre del 62 al dicembre del 67. Tanti gli scritti che Ambrosini ci ha
lasciato, trattanti il diritto ecclesiastico, il diritto comparato e il diritto costituzionale- un titolo tra tutti- AUTONOMIA REGIONALE E
FEDERALISMO.
Domenica prossima 10 presso
l’ex collegio di Maria di Naro Inizia il cammino di Alleanza Nazionale in vista
delle prossime elezioni Provinciali datate 2003. Quello di Naro è il primo dei
quattro incontri di collegio, programmati dall’esecutivo provinciale che vedrà
nelle domeniche successive gli incontri dei collegi di sezione Canicattì e
Agrigento. “ Governare il Territorio”, questo il tema degli incontri che hanno
lo scopo, attraverso le istanze che
verranno fuori dal dibattito fra la classe Dirigente e la base del partito sul territorio, di individuare i punti
salienti del progetto politico che Alleanza Nazionale intende collaborare nel più ampio programma,
sottolinea il presidente provinciale
del partito Angelo Biondi, con la Casa delle Libertà in vista delle elezioni.
Erano circa le 13,00 di ieri
quando due persone con il volto travisato e
pistola alla mano si sono introdotti all’interno dell’ufficio
riscossioni Monte Paschi di Serit di
Ravanusa intimando gli impiegati di consegnare tutto quanto era presente nelle
casse. E’ stato di 7.310 euro più un
numero imprecisato di assegni, il bottino che i malviventi hanno portato via
dall’istituto. Subito dopo il colpo, sul posto sono arrivati i carabinieri
della locale stazione che hanno provveduto ad effettuare dei posti di blocco
all’interno della città, risultati comunque infruttuosi. Indagini sono tutt’ora
in corso da parte degli inquirenti.
E sempre ieri i poliziotti
del commissariato di Sciacca hanno provveduto a recapitare un fermo di Polizia
Giudiziaria ad un cittadino Macedone e residente nella città Termale. Il
provvedimento ha raggiunto il 46 enne Demir Resad, indagato per maltrattamenti
in famiglia lesioni personali, il tutto ai danni dell’ex moglie e del figlio
della coppia . L’uomo si trova ora
rinchiuso in camera di sicurezza presso il commissariato della città marinara
in attesa della convalida degli arresti.
Dovrebbe essere stato
risolto definitivamente uno dei problemi che contribuivano fino a ieri a
perpetuare l’emergenza idrica ad Agrigento, riducendo l’arrivo dell’acqua nel
capoluogo. E’ notizia di stamane, infatti, che l’Eas, in attuazione delle
direttive impartite del Presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, ha messo
in esercizio uno dei nuovi tratti di condotta dell’acquedotto Gela-Aragona. In
particolare, è stato attivato il chilometro di condotta precedentemente in
vetroresina e ora con ghisa sferoidale rivestita sia all’interno che
all’esterno, che scongiurerà d’ora in avanti le interruzioni quasi quotidiane
verificatesi negli ultimi tempi lungo la stessa. L’intervento consentirà ora di
garantire maggiore sicurezza nel convogliamento dell’acqua verso i comuni di
Agrigento e di quelli consorziati con il Voltano.
L’assessore regionale alla
Cooperazione, Michele Cimino, si schiera a fianco delle comunità del comprensorio
riberese, che negli ultimi giorni hanno dato vita a una vibrata protesta contro
il perdurare dell’emergenza idrica nel loro territorio. La reazione plateale
della popolazione, da sempre dedita all’attività agricola come fonte primaria
di sostentamento, è una problematica che merita il massimo rispetto da parte
dell’esecutivo siciliano, afferma Cimino, che coglie l’occasione per annunciare
di essersi sentito al riguardo con il sottosegretario alle politiche agricole,
Scarpa Bonazza, al fine di ottenere dal governo nazionale migliori risultati
per la provincia di Agrigento. Oltre agli interventi strutturali, assolutamente
necessari, Cimino ritiene infatti che non siano da escludere anche soluzioni
fiscali e previdenziali a sostegno delle popolazioni interessate
dall’emergenza, per la quale non tarderanno ad arrivare le risposte
istituzionali da parte della Casa delle Libertà.
Recatisi nell’abitazione dei
fratelli Gianluca e Roberto Li Calzi per notificare loro due ordinanze di
arresto in merito al secondo atto dell’operazione antidroga “Araba Fenice”,
eseguita ieri dai Carabinieri, i militari dell’Arma di Canicattì hanno trovato
in loco anche la ventenne Maria Carmela Lazarevic, evasa dalla comunità di
Reggio Calabria, dove deve scontare una pena domiciliare sempre per reati di
spaccio di stupefacenti. La giovane si era allontanata dal centro calabrese nei
giorni scorsi, arrivando a Canicattì dove era ospite, appunto, dei Li Calzi. La
Lazarevic è stata così immediatamente arrestata e sarà processata per
direttissima, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Canicattì, con
l’accusa di evasione.
Patrocinato dall’Ordine
degli Architetti e dal Collegio dei Geometri della provincia di Agrigento, avrà
luogo venerdì 15 novembre, presso il Colleverde Park Hotel della città dei
Templi, un incontro tecnico dal duplice tema: “Le recenti ed innovative
tecnologie per il risanamento e il rinforzo strutturale in fibra di carbonio
delle strutture in muratura e in cemento armato” e “Il nuovo ciclo completo per
la deumidificazione”. La manifestazione, organizzata dalla Sika Italia S.p.A.,
è finalizzata ad aggiornare i professionisti nell’ambito della chimica
applicata all’edilizia e all’industria e in grado di analizzare e risolvere le
più svariate problematiche nel campo delle costruzioni. Diversi gli interventi
scientifici previsti nel programma dei lavori, che avranno inizio alle 16.30 e
si protrarranno per tutto il pomeriggio.
Il centro storico di Favara
è soggetto a pericoli di cedimenti. E’ l’allarme lanciato dal Presidente del
Consiglio Comunale, Stefano Nobile, che in una nota inviata al Sindaco, Lorenzo
Airò, all’assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Mossuto, e al Dirigente
dell’Ufficio tecnico comunale, evidenzia come l’inarrestabile fenomeno dell’emigrazione,
unito all’esodo di migliaia di famiglie verso i nuovi quartieri, ha portato a
un lento quanto inesorabile degrado del centro storico. Da anni, afferma la
seconda carica cittadina, le vecchie costruzioni non ricevono interventi di
manutenzione e oggi costituiscono incombenti pericoli per la popolazione, visto
che quasi tutto l’edificato presenta cedimenti strutturali che mettono a
repentaglio l’incolumità dei residenti. L’abbandono dei quartieri, continua
Nobile, ha altresì favorito la creazione di discariche spontanee e la
proliferazione di ratti, cani randagi e altro ancora, con gravi ripercussioni
sulla salute di quanti vi abitano o vi transitano. Premesso tutto ciò, conclude
il massimo esponente consiliare, si sollecita un intervento urgente, anche
perché, con le prossime piogge, la situazione potrebbe non essere più
controllabile. Accanto alle misure immediate da adottare, opportunamente
avanzate dal Presidente del civico consesso, non si può prescindere, però,
aggiungiamo noi, dal cominciare, una volta per tutte, ad affrontare
organicamente l’annosa questione del centro storico e della pianificazione
territoriale a Favara. In campagna elettorale, dopo un lungo periodo di
silenzio generalizzato, si è tornato a parlare di una rivisitazione complessiva
della strumentazione urbanistica locale, evidenziando l’improrogabile esigenza
di delineare un modello di città che confrontandosi realisticamente con lo
stato attuale, si sforzasse soprattutto di proiettare Favara nel futuro. In
questo senso, l’emergenza centro storico rappresenta una sorta di ombelico
della problematica urbanistica in questa città, giacché, giorno dopo giorno,
com’è agli occhi di tutti, il suo nucleo antico cade progressivamente a pezzi,
quasi quasi però nell’impotenza diffusa. L’amministrazione comunale,
recentemente, ha palesato l’intenzione di intervenire secondo la logica dei
comparti, ossia attraverso progetti parziali che abbiano soprattutto coperture
normative e finanziarie. L’ipotesi non è da scartare, anzi va incoraggiata quantomeno
per il suo spirito di iniziativa, ma viste le implicazioni complessive che ciò
determinerebbe richiede la concreta messa a fuoco del problema centro storico,
delle sue emergenze, delle sue risorse e, particolare non secondario, della sua
destinazione. E ciò non può non avvenire attraverso il coinvolgimento di tutta
la città, dagli ordini professionali alle forze politiche ed economiche,
all’associazionismo.
Fine di questa
edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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