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Edizione del 31 Ottobre 2002

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


E’ fissata per il 7 novembre la seconda sessione di laurea in Ingegneria elettrica, una delle facoltà del Consorzio universitario di Caltanissetta.  Questo corso di studi di studi dipende dall’ateneo di Palermo ed è stato istituito nel 1998 con un protocollo siglato tra il presidente del Consorzio, il dott. Maurizio Vancheri, e il preside della facoltà palermitana di Ingegneria, il prof. Santi Rizzo. Gli studenti di Ingegneria elettrica sono 150 a cui si aggiungono altri 30 iscritti per l’anno accademico 2002/2003. Il 7 novembre la sessione di laurea si terrà al Centro direzionale del Consorzio Area di sviluppo industriale di Caltanissetta, in contrada Calderaro. Le successive sessioni saranno a dicembre prossimo e a febbraio 2003. Sempre a dicembre sono previste le prime lauree della facoltà in Relazioni pubbliche, mentre a giugno scorso si sono svolte le prime lauree in Medicina e chirurgia.


 

I supermercati saranno obbligati alla vendita di prodotti artigianali e agroalimentari tipici della Sicilia, in determinate percentuali da fissare: a stabilirlo è una legge votata dall'Assemblea regionale siciliana pubblicata  oggi sulla  Gazzetta ufficiale.Il provvedimento contenente le «Disposizioni urgenti nei settori dell'artigianato, del commercio, della cooperazione e della pesca», approvato dall' Ars il 15 ottobre scorso, prevede la possibilità per gli imprenditori locali di dialogare direttamente con gli operatori della grande distribuzione. A fare da 'garante' l'assessorato regionale alla Cooperazione che avrà il compito di assicurare ai piccoli produttori locali l'opportunità di commercializzare i propri prodotti nelle grandi strutture: arance, vini, oli, pistacchi, mandorle dell'Isola troveranno così spazio fra gli scaffali dei grandi supermercati. Il provvedimento sblocca inoltre i fondi accantonati dalle Camere di Commercio per l'erogazione da parte di circa 300 imprese siciliane di contributi per l'assunzione di apprendisti e prevede contributi ai pescatori in caso di eventi accidentali. Infine, viene abbassata la soglia del numero di soci previsto per la creazione di un consorzio fra gli artigiani



Un grave incendio ha distrutto la notte scorsa a Porto Empedocle quattro pullman gran turismo, due autobus per il trasporto urbano e due autoarticolati, tutti di proprietà della ditta 'Vifan', dei fratelli Scimeca. I mezzi  si trovavano all' interno dell' autorimessa della ditta, alla periferia di porto Empedocle. I danni sono ingenti e gli inquirenti non escludono l'origine dolosa dell' incendio. Potrebbe quindi esersi trattato di un attentato intimidatorio.  Tra i servizi aggiudicati e curati dalla  ditta dei trasporti vi è anche il trasferimento di clandestini da Agrigento presso altri strutture di accoglienza per immigrati. Indagini sono in corso da parte degli inquirenti per definire la natura del rogo.



L’onorevole Milito, deputato alla camera ed esponente del nuovo PSI, esprime la propria solidarietà al Sindaco di Agrigento, Aldo Piazza, condividendo pienamente le preoccupazioni del primo cittadino in merito alla grave crisi idrica  che da oramai 20 giorni, così scrive Milito, attanaglia gli abitanti della Città dei Templi e che lo ha costretto a minacciare le proprie dimissioni. Il sindaco Piazza sottolinea Milito, “è uomo sensibile ai vari problemi sociali di Agrigento e di tutta  la Sicilia e il suo grido di dolore per la grave crisi idrica della città, da lui ben governata, continua ancora il deputato, merita di essere accolto con urgenza dal governo. Spero, conclude l’esponente del nuovo PSI, che il governo si ponga come obiettivo  prioritario, la necessità politica di riuscire a programmare nel concreto l’affrancamento del Mezzogiorno dai suoi cronici problemi di arretratezza. E assicura il suo intervento affinché l’impianto di dissalazione che dovrebbe sorgere a San Leone abbia la necessaria copertura finanziaria per renderne esecutiva la sua realizzazione.



In prossimità della ricorrenza dei defunti come ogni anno, a partire da oggi e fino al due novembre, presso il cimitero di piana Traversa sono presenti i volontari della società San Vincenzo De Paoli di Favara con l’offerta del” Fiore Sempre Vivo”. Che per il 2002 porta l’emblema del Signore che esce dal Sepolcro.  La San Vincenzo che da sempre si prodiga per i più poveri, con il ricavato si occuperà di dare sostegno ai più bisognosi.



Oggi ultimo giorno utile per presentare domanda al fine di partecipare al bando indetto per l’assegnazione di borse di studio relative all’anno accademico 2001-2002, soggetti interessati  i figli degli immigrati frequentanti scuole superiori e università.  L’importo ammonta a 258 euro per gli universitari non fuori corso e 103 euro per gli studenti delle scuole di secondo grado. L’iniziativa indetta dalla regione è stata fatta propria dal comune di Favara presso il quale è stato possibile ritirare i modelli di domanda ed avere informazioni al riguardo.



L’assessore Pagano chiede la ridefinizione dei rapporti con l’Ismett, sottolinea, “Sul centro trapianti il compito di decidere spetta alla Regione Siciliana” queste affermazioni fanno seguito alle dimissioni  del terzo componente dell’ismett. L’assessore regionale al Bilancio e Finanze,  che in passato, da assessore alla Sanità è stato uno dei fondatori del centro trapianti palermitano, ha sollecitato il pieno rispetto della convenzione fra la Regione e l’Ismett evidenziando anche la necessità di una ridefinizione dei rapporti con il centro trapianti. “Chiederemo – ha continuato Pagano – che sull’Ismett decida la Regione.  Mai come in questo momento bisogna mettere mano all’accordo del ’97 e far rispettare gli interessi della Regione”.


Nella seduta di ieri, l'Ars ha approvato la legge che proroga fino al termine del 2002 il contratto dei 450 catalogatori dei Beni culturali in servizio dal '93. Grazie ai fondi di Agenda 2000, inoltre, con l'inizio del prossimo anno sarà possibile assumere, per quattro anni, altre 150 persone da destinare allo stesso servizio. La selezione pubblica sarà lo strumento con il quale verranno reclutate 600 nuove unità, definendo  con priorità la posizione dei catalogatori in servizio. A quanto pare i 450 in servizio dovrebbero essere assunti direttamente e la copertura finanziaria dovrebbe arrivare dai fondi dell’unione Europea.



E sulla questione sollevata dal sindaco Aldo Piazza relativamente all’approvvigionamento idrico nella città di Agrigento  interviene oggi il  presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, commissario delegato per l'emergenza idrica."Tengo a ribadire - ha detto Cuffaro - che per la città di Agrigento sono stati fatti tutti gli sforzi possibili per garantire alla città una dotazione idrica soddisfacente alla esigenze della popolazione. Comprendo le difficoltà manifestate dal sindaco Piazza, continua il governatore,  ed esprimo la mia piena solidarietà alla comunità agrigentina, anche se, mi permetto di sottolineare, che ad ognuno è chiesto di fare fino in fondo il proprio dovere. L'emergenza non può giustificare atti contrari alla legge e pertanto,la struttura commissariale ha posto in essere tutto quanto di propria competenza per risolvere definitivamente il problema".Il presidente Cuffaro ha quindi evidenziato i principali interventi realizzati per la città di Agrigento in questo ultimo periodo: continuità dell'erogazione a favore della città, grazie ad una 'compensazionè, mediante prelievo dal lago Castello fino a un massimo di 50 litri al secondo, in caso di interruzioni della fornitura lungo la dissalata Gela-Aragona ed una fornitura straordinaria per 6 giorni con prelievo dal lago Leone.  



La prima sostituzione di assessori nella compagine amministrativa guidata da Lorenzo Airò si verifica a quattro mesi e mezzo dal suo insediamento e per ragioni riconducibili a motivi di salute del componente dimissionario. La professoressa Giovanna Vitello, unica donna in Giunta e scelta da Airò nel giugno scorso in vista del ballottaggio elettorale, anche per il suo impegno in ambito sociale ed ecclesiale, lascia la delega ai Servizi Sociali e alla Pari Opportunità, perché attesa da una convalescenza che l’avrebbe inevitabilmente tenuta lontana dal Comune per alcuni mesi a seguito di un intervento chirurgico al quale si è sottoposta recentemente. Il cambio di assessori è arrivato quasi inaspettato, se si considera che il primo cittadino, nella conferenza stampa di sabato scorso, rispondendo a una precisa domanda postagli al riguardo, aveva escluso a breve qualsiasi ipotesi di variazione nell’assetto complessivo della Giunta. A subentrare alla Vitello, che ricordiamo, non era riconducibile ad alcuna formazione politica, sarà Calogero Fanara, repubblicano storico e consigliere comunale nella passata legislatura, quando ha anche temporaneamente ricoperto la carica di assessore alla Pubblica Istruzione dell’amministrazione Vetro. E sulla figura di Fanara, Airò si è soffermato, sottolineando come, con il suo innesto in Giunta, si ricompone integralmente il quadro politico che sosteneva la sua candidatura al primo turno delle recenti elezioni amministrative, quando l’esponente diessino la spuntò su Filippo Lentini per poco più di 400 voti, andando a sfidare e poi battendolo, il rappresentante della Casa delle Libertà, Domenico Palumbo. Il sindaco ha poi tenuto a precisare che la professoressa Giovanna Vitello non esce completamente di scena, in quanto continuerà in forme e tempi diversi a dare il suo contributo nell’attuazione del programma elettorale. Questo ora il nuovo quadro partitico dell’amministrazione comunale di Favara: 2 gli assessori socialisti, vale a dire il vice-sindaco Carmelo Vitello e Angelo Sorce, altrettanti i rappresentanti dei Ds e cioè, Giovanni Mossuto e Antonino Moscatt, 1 a testa, invece, gli esponenti dell’Udeur, con Giovanni Moscato, di Rifondazione Comunista con Giuseppe Bennica e appunto dei Repubblicani con il neo-entrato Calogero Fanara. Indipendente, infine, Giovanni Piscopo.



A più di una settimana dal tentato plurimo omicidio di Castrofilippo, quando il 31enne operaio canicattinese Giuseppe Craparo ha aggredito quattro familiari a coltellate, ferendoli più o meno gravemente, 2 di questi ultimi sono stati dichiarati fuori pericolo di vita. Si tratta di Carmela Restivo di 45 anni e Giovanna Curto, di 21, madre e figlia, nonché ex moglie ed ex suocera di Craparo. La prognosi sulle due donne è stata sciolta ieri dai medici dell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì, dove le stesse si trovano attualmente ricoverate e dal quale saranno dimesse nei prossimi giorni così come già avvenuto con Gioacchino Curto e il piccolo Vincenzo Cristian, rispettivamente ex cognato e figlio di Craparo, anch’essi feriti, anche se lievemente dall’operaio. Quest’ultimo, dopo la convalida dell’arresto, si trova ancora rinchiuso nel carcere di Petrusa.


 

 Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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