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Edizione del 17 Ottobre 2002

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


 

Non si arresta l'ondata di sbarchi di clandestini a Lampedusa. In nottata, a mezzo miglio dalla costa, le motovedette della Polizia di Stato e della Capitaneria di porto hanno intercettato un gommone con 12 tunisini mentre all'alba di oggi , a ridosso della costa, le motovedette della Guardia costiera e dei carabinieri hanno localizzato un natante con 90 immigrati di varia nazionalità. Ieri in tre arrivi successivi erano sbarcati a Lampedusa, complessivamente, 205 clandestini, gli ultimi 25 sono arrivati a tarda sera. Tutti gli immigrati, dopo le visite mediche, sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza.


 

Dieci manifestazioni, con cortei e comizi, si terranno domani  in Sicilia in occasione dello sciopero generale proclamato dalla Cgil contro le modifiche all'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, contro le politiche del governo su scuola, fisco, previdenza e mercato del lavoro, contro l'impostazione data dall'esecutivo alla legge finanziaria. A sostegno delle sue proposte, la Cgil ha già raccolto più di 200 mila firme in tutta l'isola. Lo sciopero indetto dalla CGIL, si legge in una nota stampa della segreteria provinciale dei Ds è una grande occasione per marcare, ancora una volta, le ragioni che hanno portato in piazza nei mesi scorsi la protesta di milioni di italiani.  I DEMOCRATICI DI SINISTRA, saranno  con i lavoratori perché si possa sostenere la battaglia per la modifica della finanziaria presentata dal governo Berlusconi. Questa giornata di lotta, viene sottolineato è anche l’occasione per ribadire il disagio delle comunità  dell’agrigentino. Nella nostra provincia sono previste due manifestazioni: una a Sciacca, con un comizio del segretario nazionale Filcams Carmelo Romeo, l'altra a Canicattì dove parlerà il segretario regionale della Flai, Italo Tripi.


 

E' stato approvato ieri dall' Ars il disegno di legge sulle 'Disposizioni urgenti nei settori dell' artigianato, del commercio, della cooperazione e della pesca'. Soddisfatto l'autore dell'iniziativa, l'assessore alla Cooperazione, on. Michele Cimino. ''E' un provvedimento - ha dichiarato - che affronta compiutamente le problematiche di tutte le categorie produttive autonome, senza incidere sul bilancio della Regione. Non prevede, infatti, costi aggiuntivi ma attiva nuove spese, sbloccando somme accantonate''. Il ddl prevede iniziative in favore dell' artigianato, della pesca e della cooperazione, puntando al rilancio delle attivita' produttive locali. La nuova norma, sostiene una nota, favorisce, inoltre, l' inserimento sociale dei detenuti e promuove la commercializzazione dei prodotti siciliani nell'ambito della grande distribuzione.



 

Con la ricostruzione delle vicende della famiglia mafiosa di Trabia il pentito Nino Giuffre' ha  ripreso questa mattina  a deporre nel processo alla mafia delle Madonie. L'udienza si è tenuto  nell'aula bunker del carcere Due Palazzi di Padova. Protetto da un paravento bianco il collaboratore e imputato ha iniziato a rispondere alle domande del pm della Dda di Palermo Lia Sava. Dopo l'udienza di ieri dedicata alle conoscenze 'generali' di Cosa Nostra di Giuffre', il magistrato ha iniziato a chiedergli notizie specifiche sui protagonisti del mandamento di Caccamo, al quale sono accusati di appartenere molti degli imputati del processo.



Il Senato ha approvato la legge che rende definitivo l'articolo 41 bis dell'ordinamento carcerario, vale a dire il carcere duro per i mafiosi. Questo regime viene anche esteso ai terroristi e ai trafficanti di esseri umani. Il provvedimento passa ora alla Camera. I sì alla legge sono stati 204, i voti contrari 16, mentre 6 senatori si sono astenuti. E tra questi ultimi Ottaviano Del Turco, che ricordiamo essere stato nel passato, presidente della commissione nazionale antimafia Nelle dichiarazioni di voto tutti i gruppi hanno espresso l'appoggio a questo provvedimento, ma alcuni senatori, e tra questi il su citato Del Turco, hanno annunciato il voto in dissenso dal proprio gruppo.



E’ disponibile presso la sede dell’ufficio relazioni con il pubblico della provincia Regionale di Agrigento, la comunicazione  della Regione Siciliana- Assessorato Turismo Comunicazione e Trasporti, dipartimento Trasporti Area 1 motorizzazione civile, relativa ai quiz degli esami 2002 per il conseguimento dell’attestato d’idoneità professionale, per la gestione di studi di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto . Gli interessati possono prenderne visione dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle 14,00 e dalle 15,00 alle 19,00.


 
A seguito della convenzione stipulata con la Regione Siciliana, assessorato alla Cooperazione, artigianto, Commercio e Pesca, l’E.A.P – FED.AR.COM, organizza corsi abilitanti per – L’esercizio di Attività Commerciali nel settore merceologico alimentare per l’iscrizione nel REC per la somministrazione di Alimenti e Bevande. Per agenti e rappresentanti di Commercio- Per mediatori.



Per Angelo Barbarino, presidente degli industriali di Agrigento, il progetto di dismissione del Palacongressi , deve portare a far riflettere dovendo constatare come la struttura  sia stata così poco utilizzata nonostante le potenzialità che essa esprime. Ci hanno sempre detto che il nostro sviluppo passa per il turismo nonostante l’assenza di collegamenti efficienti- dice Barbarino- che il Palacongressi avrebbe potuto rappresentare un validissimo strumento per  coinvogliare quelle correnti di traffico turistico residenziale che la nostra città non ha mai posseduto. Mi auguro ha proseguito il presidente dell’unione degli industriali, che la progettata vendita ed anche dall’ingresso dei privati nella gestione della struttura, se ne possa avere un rilancio di cui possa beneficiare la Provincia.



C’è anche il Palacongressi di Agrigento nell’elenco dei beni che la Regione ha deciso di vendere, in linea con il piano di dismissione avviato da un po’ di tempo a questa parte e che dovrebbe consentire oltre al disimpegno della massima istituzione isolana dalla gestione di strutture considerevoli, anche l’incasso di somme consistenti determinate dalla loro cessione. Realizzato più di un decennio fa e costato ben 30 miliardi delle vecchie lire, il Palacongressi del Villaggio Mosè rappresenta, nel settore, una delle strutture più dotate e all’avanguardia dell’Italia meridionale. Nonostante però disponga di una pluralità di spazi, più o meno capienti a seconda della destinazione, il Palacongressi non è mai stato utilizzato adeguatamente e solo da qualche anno ha riaperto i battenti grazie alla gestione affidata al Comune di Agrigento. Recentemente la Provincia regionale ha predisposto un protocollo d’intesa che attraverso la sinergia tra diversi enti e il coinvolgimento dei soggetti privati, mira a fissare definitivamente le linee-guida per il suo impiego.



Sarà trasferito nel carcere di contrada Petrusa e rinchiuso in isolamento in un reparto ad elevata sicurezza nel quale potrà ricevere la visita dei familiari solo ogni due settimane, il favarese Domenico Quaranta, arrestato lo scorso 17 luglio con la pesante accusa di essere l’artefice dei quattro attentati che tra il novembre del 2001 e l’11 maggio successivo interessarono tra gli altri il tempio della Concordia di Agrigento e la stazione “Duomo” della metropolitana di Milano. A decidere la misura restrittiva per Quaranta sono stati i giudici del Tribunale della Libertà del capoluogo lombardo che hanno rigettato inoltre la richiesta di revoca o modifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti del favarese. A quest’ultimo vengono contestati i reati di strage in concorso e di detenzione e porto in luogo pubblico di materiale esplosivo. Ricordiamo che gli investigatori sono risaliti all’identità di Quaranta attraverso la comparazione grafica tra le scritte riportate sui lenzuoli lasciati nei luoghi degli attentati e il contenuto di alcune lettere inviate dallo stesso in passato durante un periodo di detenzione.



Si è conclusa con un rinvio al prossimo 16 gennaio l’udienza preliminare del processo cosiddetto “Appalti liberi”, che si celebra dinanzi al gup del Tribunale di Palermo, Maria Elena Gamberini, nei confronti di 11 soggetti, tra imprenditori e funzionari pubblici, tutti originari della provincia di Agrigento e accusati a vario titolo di irregolarità nel contesto degli appalti per il parziale rifacimento delle reti idriche nei comuni di Racalmuto e Lucca Sicula. La decisione si è resa necessaria a causa di alcune eccezioni di nullità mosse dai legali della difesa. Tra gli imputati figura anche il superlatitante racalmutese Maurizio Di Gati, ritenuto dagli organi inquirenti il nuovo capo mafia provinciale e condannato all’ergastolo nel processo “Akragas” contro le cosche agrigentine.



Ha avuto luogo ieri, presso l’aula del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Loredana Galazzi, la requisitoria del pubblico ministero Mauro Terranova relativamente al processo “Fortezza” che si sta celebrando con il rito abbreviato e che vede come imputati 5 soggetti, accusati di associazione mafiosa e voto di scambio. Le condanne chieste vanno dai 2 anni di reclusione per il radiologo agrigentino Alfonso Lo Zito, accusato di compravendita elettorale in occasione delle consultazioni politiche del 2001 quando era candidato nel collegio camerale di Agrigento, ai 14 anni per l’empedoclino Rocco Iannì, che assieme ai concittadini Calogero L’Abbate, Calogero Lavignani e Alfonso Falzone, quest’ultimo collaboratore di giustizia, deve rispondere di associazione mafiosa. Sempre in ambito giudiziario, è stato fissato per il prossimo 15 novembre l’inizio del processo d’appello “Fratellanza” a carico di diversi soggetti di Favara, condannati in primo grado anch’essi per associazione mafiosa.



Dopo lo scoppiettante avvio di torneo che l’ha vista espugnare il temibile parquet di Bari, la Gelma Seap Aragona continua la preparazione in vista del debutto casalingo in B1 contro la Cosenza Volley. La formazione calabrese, retrocessa dalla serie A2 la scorsa stagione, è reduce dal netto passo falso interno rimediato contro il Noverato, impostosi per tre set a zero. Nessun problema di organico per il tecnico della squadra aragonese, Giribaldi, che potrà contare su tutti gli effettivi, confermando il sestetto uscito vittorioso dalla trasferta pugliese.


 

 Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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