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Edizione del 16 Ottobre 2002

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


 

Dopo alcuni giorni di sosta sono ripresi gli sbarchi di clandestini a Lampedusa. Questa mattina due arrivi uno  intorno alle 6,00. In questo caso i carabinieri che pattugliano l’isola hanno localizzato decine di immigrati che erano sbarcati in località “Cala Pulcinò”. Secondo un primo bilancio i clandestini sbarcati sarebbero un centinaio, tra cui donne e bambini.Le motovedette dell' Arma dopo avere recuperato gli extra comunitari, si sono messi alla ricerca dell’imbarcazione con la quale i disperati hanno raggiunto l’isola. Nel secondo caso una imbarcazione con a bordo  70 immigrati è stata bloccata dalla guardia di finanza a 7 miglia a sud dell'isola siciliana. Metà dei clandestini, tutti nord-africani, sono donne e bambini che per le loro non buone condizioni di salute sono stati trasbordati sulla motovedetta delle Fiamme gialle. I militari hanno prestato i primi soccorsi offrendo loro da bere e cibo. L'intervento è stato compiuto da un equipaggio del reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Palermo che  ha rimorchiano il natante verso Lampedusa.



E dopo la messa in suffragio celebrata ieri  sulla spiaggia di Capo Rossello, per ricordare i 36 liberiani morti un mese addietro in quelle acque, a causa del naufragio dell’imbarcazione su cui viaggiavano assieme a degli altri compagni di sventura, oggi un'altra messa sarà celebrata presso la chiesa madre del comune di Favara. In quest’ultimo caso anche per onorare la memoria dei quattro extra comunitari che sono stati tumulati presso il cimitero di Piana Traversa. Ed è il sindaco cittadino Lorenzo Airò, infatti a rendere noto che la messa in occasione del trigesimo si celebra oggi alle 16,30 presso la chiesa madre. Favara si legge nella nota stampa non dimentica   la sua storia di emigrazione, per questo vuole essere vicina a tutti gli emigrati del mondo, soprattutto, conclude, ai più dimenticati e offesi dalla mancanza di lavoro e di futuro.



La Digos della questura di Agrigento, su disposizione del gip del Tribunale Walter Carlisi, ha sequestrato terreni agricoli per complessivi 9 ettari in territorio di Favara e notificato cinque avvisi di garanzia ad altrettanti agricoltori che sono stati denunciati per furto d'acqua, uno di questi è stato tratto in arresto. I poliziotti hanno accertato anche che, tramite alcune pompe piazzate abusivamente, gli agricoltori prelevavano acqua dal fiume 'Naro', essenzialmente alimentato dai reflui urbani del Comune di Favara, del quale traccia confine, per irrigare vigneti, campi di ortaggi, di meloni e di primizie varie. Agli agricoltori sono stati contestati anche il reato di adulterazione di sostanze alimentari e delitti colposi contro la salute pubblica. L’operazione è stata coordinata dal questore Fulvio della Rocca e dal Dirigente della Digos, Antonio Nicolli.


 

Ancora blocchi stradali. Questa mattina disagi  lungo la  strada statale Palermo-Agrigento , in prossimità del bivio 'Manganaro'. Una cinquantina di operai di una ditta che fornisce materiale allo stabilimento Fiat di Termini Imerese, ha formato un blocco che sta causando disagi alla circolazione. La polstrada si è occupata di deviare il traffico veicolare da e per Palermo su arterie secondarie.



Ancora attestati di solidarietà arrivano al presidente della Provincia Fontana, oggetto l’altro ieri sera di un atto intimidatorio,  a manifestare il proprio sostegno  anche il gruppo consiliare di  Forza Italia di Favara  e il  suo capogruppo Franco Pitruzzella. Anche il presidente dell’Asi Decio Terrana solidarizza con il presidente della Provincia, manifestandogli stima e sostegno. Piena e viva solidarietà arriva anche dal Cdu, e dall’onorevole  Angelo La Russa del Coordinamento Provinciale Dell’Udc.



Il comitato dei genitori costituitosi nell’incontro dello scorso 14 ottobre tenutosi presso l’istituto  M.L.King  di Favara, ha in via preliminare ritenuto di chiedere un incontro con il presindente della provincia e dell’assessore alla pubblica Istruzione, per comprendere le cause della mancata disponibilità delle aule di Piazza Don Giustino, che erano state promesse. L’istituto lamenta dei problemi legati alla carenza di aule, visto come in questi anni è lievitati il numero di iscritti. Numero che la struttura base non riesce più a contenere. La provincia aveva promesso che avrebbe preso in affitto dei locale per adibirli a succursale della scuola ma poi tutto è sfumato. E in questa promessa non  mantenuta il comitato neo costituitosi, vede la consolidata tendenza di lasciare una città come Favara, fuori da ogni politica di edilizia scolastica emarginandola ad un ruolo di perenne subordinata nei confronti di altre realtà locali.



Il prossimo 9 di novembre presso il teatro Pirandello si terrà la cerimonia di apertura delle attività accademiche del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento per l’anno accademico 2002-2003. La lettura inaugurale verrà svolta dal noto professpre Edward Luttwak, sul tema “ Le nuove strategie dello sviluppo sociale”. Alla manifestazione saranno presenti le massime autorità provinciali e regionali; un rappresentanza del Governo Nazionale, del rettore universitario dell’Ateneo di Palermo con il senato Accademico e i presidi dei corsi di Laurea Operanti nella Città dei Templi.



L’istituto nazionale previdenza sociale  ha nell’ambito degli interventi di miglioramento dei servizi, ridisegnato il modello che le aziende del settore agricolo devono presentare ogni  tre mese all’Inps ai fini della dichiarazione della manodopera impiegata: operai a tempo determinato, operai a tempo indeterminato e compartecipanti individuali. Il nuovo modello che si chiama DMAG-UNICO sostituisce le precedenti versioni, e dovrà essere utilizzato dalle aziende a partire dalla prossima dichiarazione con scadenza 25 ottobre 2002, relativa al terzo trimestre 2002. Il nuovo modello sostiene il presidente provinciale dell’Inps Di Benedetto consente alle aziende di presentare eventuali dichiarazioni tardive per periodi pregressi non denunciati a partire al primo trimestre 1998.



Avendo ricoperto la carica di presidente della prima sezione della corte d’assise in occasione del maxiprocesso antimafia, denominato “Akragas”, nel quale erano coinvolti soggetti e fatti comuni al dibattimento giudiziario chiamato “Fortezza”, non potrà presiedere allo svolgimento di quest’ultimo, iniziato ieri. Stiamo parlando del giudice Luigi Patronaggio che ha fatto sollevato l’incompatibilità al presidente del Tribunale di Agrigento, Aldo Lo Presti Seminerio, chiedendo pertanto di essere  sostituito al riguardo. In attesa della nuova composizione del collegio giudicante, il processo Fortezza, che si celebra con il rito ordinario nei confronti di 9 persone accusate di associazione mafiosa, estorsione e voto di scambio, riprenderà il prossimo 29 ottobre nell’aula bunker del carcere Petrusa. In programma oggi, invece, l’inizio del dibattimento giudiziario con il rito abbreviato per gli altri 3 soggetti coinvolti nell’inchiesta, nonché l’udienza preliminare per il radiologo agrigentino Alfonso Lo Zito, accusato di compravendita di voti in occasione delle elezioni politiche del 2001 quando era candidato al collegio camerale di Agrigento.



Comincerà il prossimo 13 dicembre, dinanzi ai giudici della corte d’assise di Agrigento, il secondo processo per l’omicidio di Gioacchino Capodici, ucciso a Favara 11 anni fa, nell’ambito della guerra di mafia tra Cosa Nostra e Stidda. Alla sbarra ci sarà infatti Giovanni Gandolfo, attualmente detenuto in Germania dove sta scontando un ergastolo per un delitto di un extracomunitario, e che secondo l’accusa, in occasione dell’agguato in cui morì Capodici fornì il mezzo utilizzato dai killer. Gandolfo parteciperà al processo in videoconferenza in attesa che venga ultimato l’iter per la sua estradizione in Italia, dove dovrà rispondere anche di un suo presunto coinvolgimento nell’omicidio del bancario Giuseppe Tragna, verificatosi a San Leone anni fa.



Contro la politica scolastica del governo, si muove in provincia di Agrigento l’Udeur. Su iniziativa del Prof. Salvatore Pirrera, capo del Dipartimento scuola del partito del campanile, è stata infatti costituita una consulta al fine di collaborare alla presentazione di un disegno di legge teso a risolvere in maniera definitiva il precariato. La legge finanziaria del 2002, secondo l’Udeur, penalizza notevolmente la scuola con una drastica riduzione degli investimenti e il relativo blocco delle assunzioni. Il personale ex articolo 113 collocato fuori ruolo e utilizzato in compiti amministrativi, sarà licenziato se dopo cinque anni non chiederà trasferimento. Della consulta, presieduta da Pirrera, fanno anche parte Mario Leonardo Bosco, Mariella Saieva, Salvatore Vetro, Aldo Calzarano, Grazia Presti e Pasquale Bosco.



Chiuso da tempo per la crisi registratasi nel comparto estrattivo, fino agli anni settanta settore trainante dell’entroterra agrigentino, l’agglomerato minerario Ciavolotta, che ha scandito la storia favarese del ‘900, fatta di stenti ma anche di relativo sviluppo, viene riproposto oggi come potenziale valvola di crescita economica. L’obiettivo, in linea con i nuovi percorsi dettati dall’archeologia industriale, è quello di realizzare un parco minerario-mineralogico, attraverso il recupero e la riqualificazione del relativo comprensorio di contrada Ciavolotta. L’ambizioso progetto, a cui il Comune di Favara lavora già da alcuni anni e per il quale è stato ottenuto un finanziamento comunitario nell’ambito del piano integrato territoriale, mira a coniugare storia e futuro, delineando nuove ipotesi di sviluppo sostenibile mediante la valorizzazione della memoria e dei suoi sedimenti sul territorio. La prospettiva, già tradotta in eventualità concreta grazie alla puntuale presentazione di elaborati esecutivi, entra ora nella fase decisiva e proprio per questo, stamane, presso il Castello Chiaramontano di Favara, si è tenuta una conferenza di servizi mirante alla determinazione finale del progetto. All’importante momento istituzionale, strumento che il legislatore ha pensato di introdurre al fine di sveltire le procedure burocratiche che hanno per attori competenze diverse, erano presenti il Sindaco di Favara, Lorenzo Airò, il primo cittadino di Agrigento, Aldo Piazza e diversi dirigenti in servizio negli altri enti direttamente chiamati in causa dall’auspicata realizzazione del parco.



La gara d’appalto per la fornitura di materiale per il pronto intervento della manutenzione della pavimentazione delle strade comunali con l’utilizzo degli LSU e avente base d’asta di 41.660 euro, Iva esclusa, sarà riaperta in data 4 novembre 2002, dopo essere iniziata ieri. Ne da comunicazione il Dipartimento Tutela Ambientale e Manutenzione gestione Servizi Esterni del Comune di Favara, in attesa delle verifiche relative alle autodichiarazioni prodotte in sede di gara, per procedere all’apertura dei plichi contenenti le offerte delle Ditte ammesse. Queste ultime, a fronte delle 19 partecipanti, sono 15, essendo state escluse 4 imprese. 2, invece, quelle sorteggiate per verifica.


 

 

 Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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