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Edizione del 18 luglio 2002

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


 

 Domenico Quaranta, favarese convertito all’islamismo. Sarebbe stato lui armato di bombole e lenzuoli a mettere a segno gli attentati al tempio della Concordia il 5 novembre scorso e alla metropolitana di Milano. Non ci sarebbero però collegamenti con una qualche cellula terroristica islamica di Al –Qaida, come si era ipotizzato in primo momento. Quaranta sarebbe stato mosso quasi esclusivamente dal proprio esaltato fanatismo religioso, probabilmente con l’aiuto di qualche complice occasionale che gli avrebbe fatto da palo. All’arresto del giovane musulmano si è giunti dopo mesi di complicatissime indagini a cui hanno preso parte accanto a Carabinieri , Polizia italiana e anche, pensate un po’, investigatori americani dell’ufficio federale della FBI. Ma ad inchiodare il ventinovenne favarese una particolare quanto elaborata perizia psico-antropologica che avrebbe condotto a Domenico Quaranta. Un identikit psicologico complesso ricavato sulla base dei lenzuoli lasciati nei posti segnati dalle esplosioni delle bombole lasciate dal favarese. Questa sarebbe stata la chiave di Volta delle investigazioni che avrebbe chiuso il giro dei sospettati su un ventina di agrigentini che rispecchiavano il profilo psichiatrico. A dare l’ultimo tocco, a chiudere definitivamente il cerchio è stata poi la perizia calligrafica eseguita confrontando le scritte inneggianti ad Allah, impresse sui lenzuoli e  alcuni scritti tra cui delle richieste effetuate al comune di Favara una lettera spedita dal carcere di Trapani dove era recluso per furto.. Sarebbe stato tradito da alcune tracce indelebile della sua mano, la sua calligrafia e in particolare le lettere, a detta degli investigatori,  D e Q , le stesse delle sue iniziali Domenico Quaranta.


   

Domenico Quaranta. Nato a Favara il 22 agosto del 73 di  professione faceva l’imbianchino, Pregiudicato, arrestato per furto e ricettazione.  Di recente , un anno e mezzo fa circa, si sarebbe convertito alla religione mussulmana. La conversione sarebbe avvenuta proprio mentre nel penitenziario di Trapani scontava una pena detentiva,  un furto commesso dal favarese ai danni di un istituto di credito di San Leone. Media statura , castano biondo e una barbetta che colora il viso rotondo. Soprannominato tyson, probabilmente per la corporatura abbastanza robusta.  Avrebbe firmato almeno 4 degli 8 attentati filo islamici avvenuti in Italia negli ultimi mesi. Avrebbe messo a segno l’attentato incendiario al tempio dea concordia, quello davanti al Carcere della Petrusa, dove avrebbe tentato di far esplodere un autovettura, quello davanti al uovo tribunale di Agrigento di Via Mazzini, fino poi a recarsi a Milano dove avrebbe messo un'altra delle solite bombole di gas nel metro di Piazza Duomo. I lenzuoli ritrovati sui posti riportavano sempre le stessa grafia e le frasi inneggianti all’Islamismo e a quelli definiti fratelli e sorelle dell’Afghanistain. L’arresto dell’uomo è avvenuto poi ieri proprio nella sua casa a Favara, invia Brindisi, giusto dietro la Chiesa Madre. Ai carabinieri che lo hanno requisito ha risposto dicendo che a dover essere arrestati dovevano essere loro e non lui che non aveva fatto nulla di male.  Ma le indagini non fermano qua. Estese su tutto il territorio nazionale e alla ricerca di ulteriori sviluppi.


 

La notizia dell’arresto dei Domenico Quaranta ha immediatamente scatenato una lunga serie di reazioni negli ambienti politici e non solo. Il Presidente della Regione Siciliana ha rivolto il suo speciale ringraziamento all’Arma dei Carabinieri per l’arresto del presunto attentare, definendo l’arresto una vittoria del comando Provinciale di Agrigento Grande soddisfazione hanno espresso anche  i sindaci delle due città coinvolte dagli attentati. Aldo Piazza, sindaco di Agrigento si è detto molto ccolpito dall’operazione e sicuro che la persona arrestata è un uomo con problemi psicologici. Grande soddisfazione per l’operazione è stata espressa anche dal primo cittadino di Milano, Gabriele Alberini. Non mancano le reazioni dall’mbiente islamico. L’imam, Soulib driss, guida della comunità islamica agrigentina, ha ribadito dopo l’arresto di Quarenta, che l’Islam è contro il terrorismo, dicendo che l’azione del favarese è stata una pazzia, e che questi invece di assoggettarsi a Dio ha voluto assoggettare Dio al volere degli uomini.


 

Sono stati convalidati gli arresti per tutti i 15 presunti boss mafiosi arrestati domenica scorsa in un casolare, sorpresi in un summit per la nomina del capo mafia agrigentino. Dopo essere stati sentiri martedì pomeriggio dal giudice per le indagini preliminari.Gli arrestatisi erano avvalsi della facoltà di non rispondere. Per tutti l’accusa contestata è quella di associazione a delinquere di stampo mafioso. Mentre dunque prosegue il lavoro della magistratura, le indagini non si fermano e si attendono ulteriori sviluppi. Rimangono intanto in cella, Giovanni Maniscalco di Burgio, Alberto Provenzano di Sciacca, Nicolò Raggio di Burgio, Andrea Montalbano di Cianciana, Raffaele Faldetta di Casteltermini, Stefano Fregapane, di Agrigento, Stefano Mangione di Raffadali, Francesco la Sala di Santa Margherita, Salvatore La Sala di sciacca, Giuseppe Artale e Pietro Campo di Santa Margherita  , Diego Di Bella 76 anni e Salvatore Di Gioia 49 anni di Canicatti. Fabio Vella e Giuseppe Nobile di Favara

 


 

 

Non si fermano i controlli, nel contesto dell'operazione Estate sicura, disposta dal questore Fulvio Della Rocca, del territorio nella località balneare di San Leone e in vari centri della provincia. In particolare, personale della divisione amministrativa della questura, ha effettuato accertamenti, in cinque differenti chioschi, situati lungo il viale delle dune. E due di loro , sono stati multati. Il primo, per aver organizzato una serata senza l'autorizzazione della questura, il secondo invece, perché il personale del bar, era sprovvisto, di tessera sanitaria. Controlli più intensi hanno poi riguardato, i comuni di Porto Empedocle, Sciacca, Canicattì, Palma di Montechiaro e Licata. In totale, sono state identificate, 220 persone, controllati 282 soggetti e 118 automezzi, e sono state elevate 15 contravvenzioni per infrazioni stradali ed effettuati 61 controlli a persone sottoposte, a varie misure restrittive.


 

E' stato rimesso in libertà, Calogero Manzelli, il quale, avrebbe tentato di soffocare la moglie. A decidere l'annullamento, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Fabrizio Conti. Manzelli, 38anni di Palma di Montechiaro,  si trovava fino a ieri, agli arresti domiciliari., ed è accusato, dalla procura della repubblica di Agrigento, di lesioni gravissime personali. Infatti, l'indagato, avrebbe stretto forte al collo la propria moglie, fino quasi a soffocarla. Sarebbero stati alcuni vicini di casa, ad avvisare i carabinieri, che giunti sul posto, hanno bloccato e arrestato l'uomo, che comunque si era già allontanato dalla congiunta e si trovava sotto casa.


 

Si riaccendono le polemiche, a quattro giorni dall'annunciato corteo degli abitanti della zona A della valle dei templi, che sfileranno accanto al tempio di Ercole.  A prendere parola, e l'assessore regionale Fabio Granata, che comunica, "I cortei, non ci fermeranno, e non ci sarà nessuna possibilità, per gli abusivi, che vogliono mantenere, la proprietà sulle case, chi vorrà, restare nella propria abitazione, avrà la concessione d'uso, ma perderà lo stesso il titolo di proprietà" Granata comunque poi tiene a precisare, che tutte le colpo non sono degli abusivi, ma di quei politici, che li hanno illusi di potere restare ad abitare lì.


 

Saranno sentiti nei prossimi giorni, i tre indagati,  nell'inchiesta denominata "Sharm el Sheik", che ha portato, all'arresto di Patrizia Fatone, ex dirigente del settore finanze del comune di Favara, accusata di peculato continuato e abuso d'ufficio, , per essersi impossessata di 300milioni dalle casse del comune di Favara, alla notifica di divieto di dimora in provincia, dell'ex presidente del consiglio comunale di Favara Michele Sanfilippo, e di un avviso di garanzia al commerciante Angelo Bruccoleri. Intanto,  emergono nuovi particolari, sul sistema adottato dalla Fatone, per appropriarsi del denaro, spese non provate da fatture o documenti, mandati di pagamento emessi a nome della Fatone, e non dall'economo comunale,  vaglia cambiari emessi che venivano girati a soggetti che non avevano a che fare col comune di Favara, ma con la Fatone, e diversi mandati che non venivano annotati nel registro di contabilità. 


 

Si è tenuto ieri, presso i locali del Centro direzionale del Consorzio per l'area di Sviluppo industriale di Agrigento, alla presenza dell'Assessore regionale all'industria Marina Noè, l'incontro fra i Direttori, dei Consorzi ASI della Sicilia, per approfondire tematiche comuni agli Enti. Nel corso della riunione, si è fatto il punto della situazione, ad un anno  dall'adozione dei nuovi Regolamenti di organizzazione, evidenziando, come sono riusciti, a snellire l'attività burocratica, e ad ridurre, i tempi di attesa da parte delle aziende, che hanno presentato istanza finalizzate, alla nascita di nuove realtà produttive. Nel ringraziare, l'assessore Noè, ed il capo di Gabinetto dell'assessorato regionale all'industria, dottor Lala, i direttori, hanno concluso la riunione con l'augurio che il nuovo rapporto con l'assessorato regionale, possa crescere, soprattutto, nell'ambito delle opportunità, offerte dal POR Sicilia per i progetti imprenditoriali riguardanti la piccole e medie imprese.


 

Il circolo Tennis Chiaramonte di Favara, vince il torneo provinciale di tennis, "Promozione maschile a girone unico" battendo in finale, sul neutro di Camastra il Canicattì, per 5 a 0, e alla quale hanno partecipato, le squadre di Sciacca, Casteltermini, Camastra, e Licata. Tale successo, dichiara il presidente, Giuseppe Priolo, e molto importante per tutto il movimento tennistico favarese, perché ci permette di partecipare, alla fase Regionale e tentare il salto di categoria. Buoni risultati, sono stati ottenuti anche, nei campionati giovanili under 14 e 16.

 


 

 Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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