Edizione del 12 giugno 2002

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio


Le associazioni di categoria la CNA, la Confartigianato, la Casartigiani, l'unione degli industriali, la Confesercenti, la Cia e la Conf Commercio, sollecitano l'approvazione del piano regolatore generale del comune di Canicattì. Questi unitamente ai sindacati Cgil e Cisl, ritengono che più di altri comuni dell'agrigentino, la realtà economica e produttiva della città dell'uva Italia soffre per l'assenza di uno strumento urbanistico che dia nuovo impulso alle attività legate al settore delle costruzioni ed offra nuove opportunità di insediamento alle attività artigianali ed industriali. A tal fine le categorie sopra citate chiedono all'amministrazione e al consiglio comunale di attivarsi per pervenire, al più presto all'adozione del progetto esecutivo del PRG e di concerto con associazioni di categoria e sindacati avviare le procedure necessarie a rendere operanti e disponibili le aree PIP.


I sindacati unitari del BdS Fabi - Falcri - Fiba - Fisac Sindirigenticredito - Sinfub hanno confermato gli scioperi previsti nel pomeriggio dei giorni 13, 14, 20 e 21 giugno e per l'intero 28. L'azienda, secondo i sindacati, non avrebbe tenuto fede agli impegni contratti in sede di capogruppo nel luglio 2000 e quelli stipulati in sede aziendale nel febbraio di quest'anno. "Inoltre - proseguono - i vertici dell'azienda, pur avendo provveduto all'assunzione degli orfani dei dipendenti deceduti in attività di servizio, non avrebbe incluso in queste agevolazioni anche i figli dei dipendenti ex Sicilcassa. "Andiamo allo sciopero - concludono i sindacati - perché esigiamo che i vertici BdS-Banca di Roma abbiano un po' di rispetto verso coloro che sono stati sacrificati sull'altare del risanamento aziendale e che ora hanno diritto di fruire dei trattamenti previsti per i colleghi dello stesso gruppo e rivendichiamo, quindi, l'omogeneizzazione economica, normativa e previdenziale con i dipendenti Banca di Roma. Andiamo allo sciopero perché BancaRoma e Banco di Sicilia non considerino carta straccia gli accordi sottoscritti".


Il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro ha firmato l'ordinanza che ripartisce le risorse idriche per il mese di giugno. Il provvedimento riguarda le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Trapani, che, con l'aggiunta di Palermo, sono comprese nell'ordinanza ministeriale dello scorso marzo. Il piano riguardante le risorse per il capoluogo dell'isola sarà varato nei prossimi giorni. La ripartizione è stata fatta sulla base delle risorse esistenti negli invasi alla data del 31 maggio. Per il restante periodo, da luglio sino alla fine del 2002, lo schema potrà subire modifiche mensili. Per quel che riguarda l'uso potabile, sarà garantita una dotazione minima di 170 litri al giorno per abitante, anche se per i maggiori centri abitati sarà erogata una portata superiore. Agrigento beneficerà di 288 litri al giorno pro capite, 238 Caltanissetta, 251 Enna, 284 Trapani.


 

L'onorevole Giuseppe Marinello esprime soddisfazione per la firma del decreto che autorizza il travaso di tre milioni e mezzo di metri cubi di acqua in favore dell'agricoltura dall'invaso del Garela al Lago Arancio. Pur nella drammaticità del momento sottolinea il parlamentare, il commissario straordinario per l'emergenza idrica Cuffaro ha mantenuto il suo impegno. Il quantitativo di acqua che sarà travasato consentirà di avviare la fase di irrigazione per le colture presenti in territorio di Sciacca, il lago arancio ricordiamo e sito a Sambuca di Sicilia, poco distante dalla città termale.


Domani, 13 giugno, ricorre la solennità di Sant’Antonio da Padova, patrono della città di Favara. Come negli altri anni, avranno luogo i festeggiamenti in onore del Santo e in tal senso saranno celebrate tre messe con inizio alle ore 9.30, 11.00 e 18.00. Inoltre, nel tardo pomeriggio, avrà luogo la processione del simulacro che partirà da Piazza Vespri alle 19.00 e vi farà ritorno dopo avere percorso piazza Cairoli, via Zanella, via dei Mille, via Italia, via IV Novembre e via Roma.


"La maggioranza vuole le riforme". Con una votazione unanime la IV Commissione ha esitato favorevolmente il testo del disegno di legge sugli appalti presentato dal Governo. "Si tratta di un ulteriore passo in avanti verso una riforma normativa che la Sicilia attende ormai da troppo tempo - ha commentato l'Assessore per i Lavori Pubblici Guglielmo Scammacca della Bruca - la condivisione del testo da parte della maggioranza, continua ancora l'assessore, induce a pensare in un celere cammino in aula della legge che rappresenta uno dei punti precipui del programma elettorale del governo Cuffaro". Il testo approda, a questo punto, in aula per il voto conclusivo.


Ed ancora venti di protesta, ma in altri settori, da domani, infatti, e fino al 30 giugno una serie di agitazioni e astensioni dal lavoro mettono in serio pericolo la regolarità dei trasporti. Le proteste riguarderanno soprattutto il settore aereo, ma anche quello, degli autobus e dei traghetti. Entro la fine del mese sono 14 gli stop programmati nei prossimi 18 giorni.


E' finito in carcere, presso la casa circondariale di contrada Petrusa, con l'accusa di tentato uxoricidio un bracciante agricolo di Palma di Montechiaro MC, queste le iniziali di 35 anni. Vittima la consorte che ha rischiato di morire sotto la furia omicida del marito che nel corso di una furenta lite ha tentato di strangolare la moglie. Il tutto a quanto pare è scaturito da una proposta di lui di trasferirsi con tutta la famiglia dalla madre per ovviare al problema di pagare l'affitto visto lo stato occupazionale precario. Il disaccordo e le forti tensioni che si erano accumulate tra i due hanno condotto a questo gesto inconsulto. Ad allertare i carabinieri i vicini che aveva sentito le grida. I militari dell'arma arrivati sul posto hanno bloccato l'uomo, che e finito in manette con l'accusa, come detto di tentato omicidio, ma anche di detenzione e porto abusivo di un coltello di genere vietato.


Non ci sono più ne dubbi e nemmeno ombre, il prossimo martedì 18 giugno, il ballerino Kledi di Buona Domenica, C'è posta per Te e saranno Famosi, sarà ad Agrigento presso il Palacongressi per dirigere uno stage di danza a cui tutti si possono già iscrivere. L'invito è partito dalla quinta circoscrizione di Agrigento, cosa che a creato non poche polemiche. Questa sera invece presso la Villa Bonfiglio, si esibirà in concerto il gruppo musicale religioso, MARANATHA, una band di 60 persone che proporrà il genere musicale gospel, un concerto all'insegna della fratellanza, l'ingresso è gratuito.


Avrebbero predisposto il bando di gara in misura tale da aggiudicare l’appalto all’unica ditta che avendo i requisiti richiesti, si assicurò successivamente il servizio. Con quest’accusa il gip del Tribunale di Agrigento, Roberto Pilla, ha emesso quattro ordinanze di divieto di dimora nella città dei Templi nei confronti di Antonio Bruccoleri e Giuseppe Trupia, responsabili della cooperativa "Akraholiday" e di Domenico Sinaguglia e Pasquale Vinciguerra, funzionari comunali. La vicenda a cui si fa riferimento è quella riguardante la piscina comunale di Villaseta, gestita dal 1995 dalla citata cooperativa, che si era aggiudicata nuovamente l’anno scorso la gara, alla quale erano poi seguite polemiche e la presentazione di un esposto in Procura da parte del consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe Arnone.


15 anni di reclusione per l’uno e 10 anni e 4 mesi per l’altro. Questa la richiesta di pena avanzata rispettivamente per Pasquale Miceli e Pietro Saieva, entrambi funzionari dell’Ausl di Agrigento, dal pubblico ministero Roberto Terzo al termine della sua requisitoria. Il processo in oggetto, che si sta celebrando dinanzi al gup del Tribunale del capoluogo Roberto Pilla, verte su presunte accuse di peculato e falso che hanno per protagonisti Miceli e Saieva, i quali avrebbero firmato i mandanti di pagamento ad alcuni invalidi di guerra, trattenendo buona parte del denaro loro destinato. Le somme che ora l’Ausl e gli anziani rivendicano ammontano a circa 10 miliardi, tra denaro effettivamente sottratto e interessi montanti. La ripresa del processo è prevista per il prossimo 5 luglio con la conclusione delle arringhe, al termine delle quali il giudice emetterà la sentenza.


Sciolte le riserve di natura logistica, la "Kore", il defilè di moda all’ombra della Valle si farà. Il sì definitivo allo svolgimento dell’evento mondano, in programma per il prossimo 13 luglio, è arrivato dal Consiglio del Parco archeologico di Agrigento, il quale ha però imposto una serie di condizioni a tutela del Tempio della Concordia che farà da suggestivo sfondo alla manifestazione. Oltre infatti alla distanza di 15 metri dal monumento da parte del palco, le operazioni di montaggio e dismissione di quest’ultimo non potranno durare più di due settimane e la diretta televisiva dovrà avere inizio entro le ore 21, anticipata da uno spot su Agrigento. In più, il pubblico presente non dovrà superare le 600 unità. Soddisfazione per il raggiungimento dell’intesa tra le parti interessate è stata espressa dal presidente del Consiglio del Parco, Marco Salerno e dal portavoce della produzione televisiva Renato Giordano.


A un mese dalla condanna definitiva sancita dalla sentenza della Cassazione, il riberese Paolo Capizzi di 61 anni, pregiudicato e ritenuto uno degli elementi di spicco della famiglia mafiosa di Ribera, ieri si é costituito presso il comando provinciale dei Carabinieri di Agrigento. Capizzi, condannato per associazione mafiosa finalizzata al controllo degli appalti e del mercato ortofrutticolo al termine dei tre gradi di giudizio celebrati in seguito all’inchiesta che nel 1998 portò all’arresto di numerosi soggetti, dovrà ora scontare una pena pari a 6 anni di reclusione. Sbrigate le formalità di rito, Capizzi è stato tradotto già da ieri nel carcere di contrada Petrusa.


La sede nazionale ha sospeso le indennità loro destinate, il Ministero degli Interni non ha ancora sottoscritto la relativa convenzione e loro mollano tutto. Stiamo parlando dei volontari della Croce Rossa, impegnati fino a ieri nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, che dopo mesi di attesa si sono stancati di prestare la loro opera al servizio dei clandestini che sbarcano sull’isola con sempre maggiore frequenza. Il centro è stato così lasciato nelle mani dei Carabinieri del luogo, i quali porteranno avanti la situazione fino a quando dalle sedi competenti non si provvederà al riguardo. Diventa quindi sempre più critica la condizione nelle Pelagie, dove sono più di 1700 gli extracomunitari sbarcati dall’inizio dell’anno, cifra destinata sicuramente ad aumentare durante tutto il periodo estivo.


 Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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