Edizione del 01 giugno 2002

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio


Sciolte le riserve sulle liste degli assessori che comporranno le squadre dei due candidati a sindaco di Favara, Domenico Palumbo e Lorenzo Airò, in vista del decisivo turno di ballottaggio previsto per il 9 ed il 10 giugno prossimi. Ecco i sedici nomi, otto per ciascun candidato. Ad affiancare Palumbo saranno: Felice Giudice, al primo turno candidato assessore di Filippo Lentini, il dottore Gaetano Nobile, l'insegnante Loredana Saieva, il professor Salvatore Sciumè, il dottore Carmelo Signorino Gelo, l'insegnante Rosaria Sutera Sardo, l'architetto Giuseppe Caramazza e l'onorevole Giuseppe Infurna, l'unico confermato rispetto al primo turno. Questa invece la compagine di Airò: il dottore Carmelo Vitello, la professoressa Giovanna Vitello, il professore Angelo Sorce, il titolare di agenzia Giovanni Mossuto, l'insegnate Giuseppe Piscopo, lo studente Tonino Moscatt, l'impiegato ESA Giovanni Moscato ed il responsabile aziendale Giuseppe Bennica. Questi ultimi quattro figuravano nella squadra di Airò anche al primo turno. Dal quadro appena prospettato si evincerebbe la spaccatura registratasi all'interno dei Socialisti Uniti presenti in ambe due gli schieramenti.


Verrà inaugurato lunedì prossimo il desk informativo della regione siciliana per le piccole e medie imprese presso la camera Italo-brasiliana di Commercio e industria di San Paolo in Brasile, iniziativa che nasce su incarico dell'assessorato regionale alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca, Michele Cimino. Si tratta di una struttura finalizzata a fornire informazioni di carattere economico e finanziario alle aziende isolane che operano che hanno interesse ad operare nel mercato brasiliano e nel Mercusur, che interessa tutti i principali Paesi del Sud America. Tra gli obiettivi principali promuovere in Brasile l'economia, la cultura ed il turismo della Sicilia.


"Promozione del successo scolastico e formativo" questa la manifestazione che verrà presentata martedì prossimo alle ore 17,00 presso il teatro San Francesco. Un momento conclusivo delle attività svolte dalle scuole di Favara in rete per l'anno scolastico 2001-2002. A porgere i saluti la presidente della Rete e dirigente dell'alberghiero dottoressa Angela Sammartino. A cui faranno seguito le esibizioni degli alunni di tre circoli didattici di Favara, oltre all'istituto comprensivo Brancati della scuola media Capitano Vaccaro, dell'Ipia e dell'Alberghiero Ambrosini. Nel corso della manifestazione saranno premiati i vincitori del concorso gastronomico Favara a Tavola.


Cinquantotto clandestini sono stati intercettati questa mattina al largo di Lampedusa in prossimità di Cala Pisana, da una motovedetta della capitaneria di porto. Erano a bordo di una piccola imbarcazione di legno. Gli immigrati, che hanno dichiarato di essere di nazionalità pakistana, sudanese, irakena e tunisina, si trovano già sull'isola, presso il centro di prima accoglienza. Saranno portati a giorni nel centro agrigentino, in attesa poi del rimpatrio.


La Prima sezione della corte di Cassazione ha confermato nello stralcio l'ergastolo per Salvatore Perla e Giuseppe Montanti di Canicattì, ritenuti i mandanti morali dell'omicidio del giudice Rosario Livatino ucciso il 21 settembre 1990. Sono quattro gli ergastoli inflitti in tutto per il delitto, nell'ottobre del 2001 erano già stati condannati i palmensi Salvatore Calafato e Antonino Gallea. La decisione della corte di cassazione conferma l'ergastolo inflitto dalla Corte d'assise d'appello di
Caltanissetta nel settembre 1999. Con questa sentenza si concludono i processi penali che bloccavano l'avvio del processo diocesano per il riconoscimento delle "virtù eroiche" di Livatino che potrebbe portare il giudice agli onori degli altari.


Presentata ufficialmente questa mattina presso il comando provinciale dei carabinieri di Agrigento la mostra storico documentaria dal titolo "Un secolo di magnanime virtù", i carabinieri nei documenti degli archivi siciliani. La mostra allestita presso il museo archeologico Regionale di Agrigento verrà presentato alla presenza della soprintendente ai beni culturali Graziella Fiorentini, del direttore dell'archivio di Stato Maria Gerardi Marino e del comandante provinciale dei Carabinieri Giuseppe Lanzillotti, lunedì prossimo 3 giugno. Verranno esposti dei documenti che nello specifico riguardano i militari dell'arma nell'agrigentino dal momento della fondazione del corpo ad oggi. Uguale iniziativa interesserà tutti i capoluoghi di provincia. Il materiale raccolto dai vari comandi provinciali confluirà in un catalogo regionale.


La guardia di Finanza ieri mattina e' andata a palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea regionale siciliana per notificare a tutti i gruppi parlamentari un atto della procura della corte dei conti con il quale si richiedono entro un mese i giustificativi di spesa del contributo che il parlamento siciliano versa agli stessi gruppi e ai singoli deputati. L'inchiesta dalla magistratura contabile arriva dopo le denunce dell'ex parlamentare di Rifondazione Comunista, Calogero Miccichè che aveva sostenuto di avere versato al partito il contributo dell'Ars destinato ai suoi collaboratori. Analoga inchiesta lo scorso anno era stata aperta dalla corte dei conti sulla stabilizzazione dei dipendenti dei gruppi.


 

E' stata ufficialmente inaugurata questa mattina la biblioteca, Gianni Rodari, della scuola elementare primo circolo didattico di via Bersagliera Urso a Favara. presente anche il provveditore Nicolò Lombardo che ha avuto parole di lode per la bella iniziativa. Un luogo, è stato sottolineato, a disposizione non solo degli alunni della scuola ma anche del quartiere. La biblioteca si compone di due locali essendo comprensiva di una sala lettura e anche di un computer. Il festoso evento si è svolto nello spazio antistante la scuola ad allietare i presenti uno spettacolo con canti e balli degli alunni dello stesso circolo.


Con l’accusa di maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie, un 41enne di Menfi, B.M., queste le sue iniziali, è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione dalla corte d’assise del Tribunale di Sciacca presieduta dal giudice Alberto Bellet. L’uomo nel 1999 avrebbe ripetutamente percosso la consorte costringendola per di più a subire atti sessuali contro la sua volontà. La donna, stanca dei continui maltrattamenti, avrebbe portato a conoscenza degli organi inquirenti la situazione nella quale era costretta a vivere e ciò fece scattare le manette per il marito che venne poi rinviato a giudizio dal Gip del tribunale saccense. Da rilevare che la vittima non si è costituita parte civile nell’ambito del procedimento giudiziario.


 

Emergono particolari scabrosi dall’inchiesta sul presunto giro di lucciole culminata l’altro ieri nell’operazione "Afrodite", che ha portato all’arresto di 6 persone, accusate a vario titolo di sfruttamento della prostituzione. Ci sarebbero infatti anche professionisti e imprenditori tra i clienti del piacere individuati nel corso delle intercettazioni telefoniche e ambientali predisposte dai carabinieri della compagnia di Agrigento durante le indagini che hanno permesso di fare piena luce sulla vicenda. I nomi dei facoltosi clienti, che avrebbero sborsato cifre fino a un milione per ogni incontro sessuale a pagamento, non sono stati forniti dagli inquirenti, i quali mantengono in tal senso il più stretto riserbo. Un altro torbido aspetto della vicenda si riferisce al fatto che la protagonista principale degli incontri d’amore, chiamata in codice "Olga", sarebbe stata reiteratamente minacciata dai responsabili dell’organizzazione al fine di continuare nelle sue prestazioni sessuali. Nel corso dei primi interrogatori, comunque, i sei soggetti finiti in manette hanno negato ogni addebito mosso loro dagli inquirenti.


 

La presenza in sito dei relitti utilizzati dagli scafisti per traghettare le decine di clandestini che quotidianamente approdano nella costa licatesi impedisce la realizzazione del porticciolo turistico e della relativa area per i cantieri navali. E’ stato questo finora l’ostacolo maggiore da superare per far sì che anche la città del Faro possa disporre di una banchina in grado di ospitare natanti, oltre ai normali pescherecci. Per ovviare a ciò, da qualche giorno sono cominciate le operazioni di distruzione delle vecchie barche rimaste per molto tempo attraccate sul molo, ma i lavori al riguardo si protrarranno ancora per molto tempo, soprattutto per le difficoltà oggettive che comporta dal punto di vista burocratico la distruzione delle stesse. Ultimata questa operazione, per mettere mano alla realizzazione del tanto atteso porto turistico bisognerà attendere l’approvazione in Consiglio Comunale della variante al piano regolatore generale relativamente alla spiaggia di Giummarrella.


Sono state assolte dal collegio giudicante del Tribunale di Agrigento presieduto da Luigi Patronaggio, le due guardie forestali finite sotto processo perché accusate di falso ideologico in merito alla mancata elargizione di un contributo ai fratelli Surrenti, titolari di un ovile in contrada Passarello a Licata. Questi ultimi denunciarono Concetta Calabria e Marco Giaquinta, questi i nomi delle due giubbe verdi, perchè certificarono l’inesistenza del requisito richiesto per l’erogazione del finanziamento e cioè l’effettiva presenza del gregge nell’ovile dei due pastori. Il contributo era infatti destinato all’incremento degli allevamenti di ovini. Rinviati a giudizio al termine di un’inchiesta originata dalla denuncia dei fratelli Surrenti ai carabinieri della stazione di Ravanusa, le due guardie forestali sono state però come detto assolte.


Posizioni contrastanti tra i sindacati di polizia in ordine alla presunta ispezione ministeriale che sarebbe stata effettuata nei giorni scorsi alla Questura di Agrigento in seguito alle denunce sporte in passato dagli agenti riguardo al disagio ambientale nel quale questi opererebbero da tempo. Dalla Uil-Ps arrivano infatti segnali di distensione dopo le rassicurazioni in merito, avute dal questore Fulvio Della Rocca nell’incontro bilaterale svoltosi ieri che ha di fatto scongiurato le agitazioni sindacali inizialmente programmate per martedì prossimo. La segreteria provinciale del Siap, invece, tiene invece a precisare che non ci sono zone d’ombra nella Questura di Agrigento e che lo stesso sindacato si dissocia dalle accuse circa la gestione amministrativa degli uffici.


 Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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