Edizione del 30.05.2002

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio


Si è riunito martedì scorso nella sede dell'UDEUR di Agrigento l'ufficio politico presieduto dal coordinatore On Angelo Errore, presenti anche l'onorevole Scozzari e l'onorevole Mangiacavallo, che ha approvato all'unanimità, dopo un articolato e proficuo dibattito, un documento programmatico, essenziale per il partito, al fine di rilanciare il confronto e la iniziativa politica del centro sinistra. L'ufficio politico ha individuato alcune priorità per la città e la provincia di Agrigento che devono essere affidati a dei coordinamenti di coalizione, uno relativo alla politica comunale e l'altro che si occupi della politica Provinciale, oltre alla individuazione della squadra e del candidato presidente che prepari, viene sottolineato nella nota stampa, con grande spirito di collaborazione il programma per il rinnovo del prossimo consiglio provinciale.


 

Varie le attività oggi promosse dal secondo circolo didattico di Favara, primo fra tutti l'inaugurazione di una mostra nel plesso di via Roma, in cui da oggi sino al primo di giugno sarà possibile lavori realizzati dagli scolari durante le ore pomeridiane, opere realizzate nei vari laboratori artistici. Vere e proprie opere d'arte che non hanno nulla da invidiare a quelli realizzati dagli adulti. Diverse le tecniche utilizzate per realizzate gli oggetti, dal materiale più povero quello da riciclo come la plastica, agli oggetti creati con la carta pesta e tanto altro ancora. A questo proposito sentiamo la direttrice della scuola dottoressa Catalano, e due delle otto insegnati che hanno partecipato a questo progetto per l'allestimento di questa prima mostra.


 

Alle 17,30 di oggi invece, a precedere di qualche giorno la fine dell'anno scolastico, lo spettacolo realizzato dagli stessi alunni del secondo circolo didattico che porteranno in scena presso il teatro san Francesco diverse esibizioni, da quelle teatrali a quelle musicali, si esibirà anche un gruppo di coristi e flautisti, ed anche delle majorette. Una performance questa, che ha come motivo centrale il folklore locale. Sarà presente per l'occasione il poeta Salvatore Sciortino che ricordiamo tra gli altri componimenti ha anche scritto"u me paisi e sempri u me paisi".


La guardia di Finanza di Agrigento scopre un'ingente truffa ai danni dell'INPS e fatture per operazioni inesistenti per oltre 2 milioni di Euro. oltre a 357 falsi braccianti agricoli e 2 imprenditori denunciati per avere percepito indebitamente più di un milione e novecento euro. L'articolato sistema evasivo è stato ideato e realizzato da due imprese con sede a Canicattì, esercenti l'attività di commercio all'ingrosso di frutta e ortaggi. L'azione investigativa svolta dalle fiamme gialle era rivolta a far emergere il lavoro sommerso e le irregolarità. Questa operazione ha permesso di accertare la natura fittizia di tutte le operazioni contabilizzate, dimostrando che le due imprese in concreto sono state artatamente costituite, al fine di consentire fittizie assunzioni, come lavoratori agricoli. I dati, dai finanzieri, sono stati direttamente rilevati presso gli uffici di collocamento e dell'anagrafe di diversi comuni della provincia di Agrigento dove a tutt'oggi risiedono i falsi braccianti e presso gli uffici dell'INPS di Agrigento.


 

Versa in gravissime condizioni di salute il favarese Fabrizio Bottone ricoverato da ieri all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta. Il 37enne , nel tardo pomeriggio di ieri a bordo della sua moto, sulla quale viaggiava si è andato a schiantare contro un muro in contrada Bargialimone, nei pressi del ristorante Gardenia. L'uomo di professione autista dipendente della Sais, stava facendo rientrando a casa dopo il lavoro, a quanto pare in prossimità di una curva ha perso il controllo del mezzo andandosi a schiantare contro in muro e procurandosi gravissime lesioni alla testa che non era coperta dal casco. Viste le gravi condizioni Bottone è stato subito trasportato con l'elisoccorso all'ospedale Nisseno. Non viene escluso che l'uomo venga sottoposto ad un intervento chirurgico.


 

Il tribunale del riesame si è pronunciato anche nei confronti dell'imprenditore Grassadonio e dei fratelli Licata di Grotte confermando lo stato di carcerazione. Rigettata infatti dal tribunale della libertà di Palermo la richiesta avanzata dai legali dei tre in cui si chiedeva la modifica della misura cautelare carceraria in cui attualmente si trovano. Uguale sorte è stata riservata ad altri due imprenditori coinvolti sempre nell'operazione "Appalti liberi", alcuni invece sono stati concessi gli arresti domiciliari mentre ad altri ancora la remissione in libertà. Ricordiamo che questa operazione svoltasi nell'agrigentino è scaturita da alcune indagini avviate dalla Dda di Palermo.


 

E' finito in carcere dopo avere aggredito con un coltello il titolare del bar ferendolo ad una mano, arrivati gli agenti inizia ad infierire anche contro di questi perché voleva essere arrestato dai carabinieri e non dalla polizia. Protagonista di questa vicenda singolare il licatese Aldo Cellura di 28 anni volto noto alle autorità. L'uomo ora è in carcere e deve rispondere di tentato omicidio e oltraggio a pubblico ufficiale. La vicenda che ha visto il suo epilogo ieri a Licata, aveva preso le mosse sabato sera sempre nello stesso bar per una lite scaturita tra Cellura ed un altro cliente. Cellura tornato sul luogo della lite per avere il nome della persona con cui aveva litigato, ha scagliato le sue ire contro il titolare del luogo di ritrovo.


 

Rinviati a giudizio i 26 lavoratori socialmente utili più l'ex sindaco del comune di cattolica Eraclea finiti sotto inchiesta più di un anno addietro con l'accusa di assenteismo. Tutti i lavoratori socialmente utili sono accusati dei reati di falso e truffa aggravata mentre l'amministrazione comunale e il sindaco del solo reato di favoreggiamento personale, per avere coperto un dipendente. L'attività investigativa fu svolta dalla guardia di finanza che si è avvalsa anche di prove filmate, che avrebbero accertato che alcuni lavoratori che figuravano essere sul posto di lavoro si trovavano invece in luoghi diversi. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Agrigento Luisa Turco.


 

Si blocca nuovamente la vicenda relativa alla gara d'appalto per la piscina di Agrigento. Lo stop è avvenuto perché il funzionario che doveva procedere all'apertura delle buste relative all'aggiudicazione di quella gara d'appalto, ha ricevuto una lettera anonima che sostanzialmente sottolineavano delle irregolarità nel bando, e venivano inoltre, nella missiva prospettate denuncie nel caso si fossa proceduto alla apertura delle buste. Situazione questa che ha messo nella condizione il funzionario preposta a bloccare ogni cosa in attesa di nuove direttive da parte del sindaco della città.


Chissà per quanto tempo si è desiderato vivere una fiaba, estraniarsi dal presente e dai luoghi consueti, vivere come si suol dire… in un’altra dimensione. Be, i ragazzi dell’associazione culturale l’Ottava di Favara, sono riusciti a fare tutto questo. In un contesto che da solo già parla di mistero e leggenda, come il castello chiaramontano di Piazza Cavour, all’interno del quale sono stati allestiti, lungo tutte le stanze del secondo piano, percorsi "turistici", se così si può dire, attraverso i quali, luci tenue, suoni soavi e sommessi, misti ad odori forti e a tratti leggiadri, rafforzati dalla maestria degli attori, dell’associazione l’Ottava, hanno fatto da padroni rendendo reale la magia della fiaba. Proprio così, perché dietro allo sforzo organizzativo del team guidato da Alessandro Caramanno, c’è stata la volontà di rendere possibile e Favara una realtà fin ora sconosciuta, quella del teatro metafisico, che attraverso appunto a luci, ombre, suoni, odori e tatto, riesce a trasmettere allo spettatore, che in questo caso diventa anch’esso parte integrante dello staff di attori, sensazioni nuove e piacevoli. Tolte le scarpe quindi, uno alla volta si entra nella storia, e precisamente nel labirinto di Alice, che nella rappresentazione teatrale è la ragazza che legge nella prima stanza, ma che diventa tuttuno con lo spettatore man mano che lo stesso si conduce lungo i cunicoli e le stanze del labirinto. Occasione questa per valorizzare i talenti nostrani e le strutture messe a disposizione dall’amministrazione comunale.


 

La prostituzione mette radici anche ad Agrigento. In una provincia storicamente poco incline all’associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento delle lucciole, i carabinieri della compagnia del capoluogo hanno smascherato, con l’operazione denominata "Afrodite", un’organizzazione dedita, appunto, all’abuso a scopo prostituivo di ragazze polacche. Queste ultime, arrivate in Italia attraverso la prospettazione di lauti guadagni lavorativi, erano poi costrette a esercitare il mestiere più antico del mondo. Con quest’ accusa sono finite in manette sei persone e segnalate alla Magistratura altre otto. Gli arrestati sono: Ewa Stupak, la trentatreenne maitresse dell’organizzazione, di cittadinanza polacca e già latitante in quel paese per frode; Gianfranco Burgio, 49 anni di Burgio, Salvatore Vita, 38 anni, e Antonino Butticè, 47, entrambi di Porto Empedocle. I quattro tenevano le fila dell’associazione, mentre le manette ai polsi dei 25enni Salvatore Cirino e Giuseppe Morreale, tutti e due di Grotte, sono scattate per minacce nei confronti delle vittime del commercio. Burgio si trova comunque agli arresti domiciliari. L’operazione dei Carabinieri, conclusasi con l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Agrigento, Giulia Labia, ha preso le mosse da un accurato controllo del territorio finalizzato a fare luce sul continuo arrivo di ragazze polacche in provincia. Durante l’attività investigativa, poi, una di esse ha reso spontanee dichiarazioni agli ufficiali dell’Arma, i quali hanno intensificato le indagini, che avvalendosi dell’ausilio dell’Interpol, hanno portato all’operazione di questa mattina.


 

Pare si sia definitivamente messa in moto la macchina burocratica per il tanto atteso utilizzo dei fondi di Agenda 2000. Dopo lo sblocco dei finanziamenti del Por destinati all’agricoltura siciliana, ieri l’Assessorato regionale alla Pesca ha approvato 75 progetti riguardanti il potenziamento del settore ittico nell’isola attraverso diversi interventi. In particolare, le somme serviranno alla nascita di impianti di acquacoltura e di industrie per la trasformazione e la conservazione del pesce, al ripopolamento ittico, alla promozione sui mercati nazionali ed esteri del prodotto e alla formazione degli operatori del settore. 43 sono i milioni di euro provenienti dall’intervento pubblico, pari al 60% dell’investimento, mentre la rimanente parte sarà sborsata dai privati. Sono infine rimasti fuori dal finanziamento i progetti dei porti pescherecci.

 


 Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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