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Edizione del 20 febbraio 2002
A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Registrato al n. 112 del Registro dei Giornali e Periodici del Tribunale di Agrigento
Direttore Responsabile
: Dario Broccio

 

 

Scene da film stamattina in via Kennedy a Favara, per l’ennesima rapina perpetrata ai danni di un istituto di credito della nostra città. Ad essere visitata dall’oramai famosa banda del taglierino, è stata stavolta la filiale della Banca del Popolo, dove due malviventi si sono introdotti eludendo facilmente i controlli e intimando, appunto con un taglierino, gli impiegati a consegnare loro il denaro presente nelle casse. Contrariamente alle altre volte, però, prima che i rapinatori portassero a termine senza problemi la loro azione, sono intervenute tre volanti dei Carabinieri, forse allertati da un allarme interno all’agenzia bancaria. Inseguiti vanamente a piedi dai militari dell’Arma, i rapinatori si sono dileguati scendendo la scalinata che collega via Kennedy con corso Vittorio Veneto, dove ad attenderli c’era con ogni probabilità un complice a bordo di un’auto. Non si sa ancora l’ammontare del bottino rubato, di certo c’è che i due rapinatori hanno agito a volto scoperto e questo dovrebbe aiutare non poco gli investigatori, che oltre ai rilievi di rito hanno predisposto anche dei posti di blocco nelle diverse uscite di Favara.

 

 

“Allena il Cervello”, questo il titolo del libro di Alfonso Gaglio,  che verrà presentato venerdì prossimo alle 17,30 presso il centro culturale Renato Guttuso di Favara. Presiederanno la presidente del centro Lina Urso Gucciardino, il Sindaco di Favara Carmelo Vetro. Relazioneranno, invece, lo Scrittore Gerlando Cilona, il poeta Scrittore Antonio Liotta, e lo scrittore Antonio Patti.

 

 

Informiamo che lunedì prossimo 25 febbraio l’ufficio territoriale del Governo di Agrigento in occasione della ricorrenza della festività di San Gerlando, Patrono della Città, resterà chiuso al pubblico.

 

 

Si dovranno censire le risorse idriche disponibili ad oggi negli invasi che permettono l’approvvigionamento dei comuni della provincia, azione che deve servire per prepararsi in maniera responsabile a  far fronte alle esigenze della prossima primavera estate. Questa una delle cose che sono state stabilite nell’incontro tenutosi ieri mattina presso la prefettura, presente il prefetto Nicola Simone, ed esponenti del genio civile e degli enti acquedottistici  responsabili dell’approvvigionamento  idrico dei comuni. Si è voluto analizzare la situazione in considerazione della scarsa piovosità, che penalizza l’accumulo di acqua negli invasi. E la soluzione apprestata avrà il compito in vista della stagione calda, seguendo appositi programmi, di razionalizzare delle risorse e di riduzione delle erogazioni. I presenti hanno preso l’impegno di incontrarsi periodicamente per monitorare la situazione, il prossimo incontro è già stato fissato per i primi di marzo.

 

 

Grande apprezzamento- esprime l’assessore regionale alla cooperazione On. Michele Cimino, a seguito della decisione assunta nel corso del vertice con Cuffaro, Pagano, Cascio, che prevede la partenza, da Mazzara e da Porto Empedocle a giorni alterni della nave che dovrà raggiungere Lampedusa,  “In questo modo abbiamo tutelato le giuste aspettative delle province di Agrigento e Trapani, dando soprattutto rilevanza alle esigenze sociali di Lampedusa e Pantelleria. In particolare conclude l’assessore, si è realizzato quanto da me auspicato, di non isolare ed escludere le Pelagie e quindi la provincia agrigentina dai grandi flussi turistici soprattutto estivi.

 

 

La guardia di Finanza ha arrestato un noto professionista di Canicattì. Si tratta di Salvatore Lo Brutto 54 anni ritenuto responsabile del reato di peculato. L’operazione è stata coordinata dal Dottore Stefano Civardi, sostituto procuratore presso la procura della Repubblica del tribunale di Agrigento. L’ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stato firmato dal GIP di Agrigento Dott Roberto Pilla. Nel corso delle indagini effettuate è stato appurato che il professionista, in qualità di curatore di un fallimento, si sarebbe appropriato indebitamente di circa 80milioni , simulandone falsamente, il deposito su un libretto bancario di deposito, fornito in copia la Giudice delegato al fallimento.

 

 

I segretari provinciali della SPI-CGIL,  FNP- CISL, UILP- UIL, hanno inviato a tutti i sindaci della provincia di Agrigento, invitandoli a porre attenzione sui temi e sui problemi che riguardano i pensionati e gli anziani del proprio comune  in preparazione ed approvazione del bilancio comunale. Pur sapendo delle risorse finanziarie  che la regione Siciliana ha erogato ai comuni negli ultimi anni sono state sempre meno adeguati per far fronte agli innumerevoli problemi degli stessi. Le segreterie dei pensionati ribadiscono il mancato recepimento della legge Nazionale 328 del 2000 di riforma dell’assistenza da parte del  governo della Regione Sicilia.

 

 

Continuano ancora gli atti intimidatori in provincia di Agrigento, ad essere preso di mira questa volta un  commerciante  di Canicattì. Vincenzo Costanza titolare del Bar del Viale, situato nel viale della vittoria ha  ieri mattina ha sporto denuncia presso la locale caserma dei carabinieri. L’uomo ha rinvenuto all’interno della fioriera posta davanti al suo esercizio una cartuccia inesplosa calibro 12.  Indagini, ora  sono in corso da  parte dei militari dell’arma.

 

 

Ed ancora un’altra macchina bruciata è stata rinvenuta questa mattina in contrada Petrulla a Licata. L’autovettura era stata rubata giorni addietro ad un  pensionato di 69 anni  del luogo PP, queste le sue iniziali. Il fatto senza nessun dubbio ha la matrice dolosa, indagini, anche in questo caso, sono in corso da parte della polizia. Non si esclude che il mezzo possa essere stato utilizzato  per portare a termine qualche  crimine . Fatti di questo tipo nella città portuale sono  diventati oramai all’ordine del giorno. Niente, nemmeno un  massiccio potenziamento delle forze dell’ordine sembrano potere dare un freno a questi gesti criminali.

 

 

Nei giorni scorsi tanto si è parlato della sospensione del servizio di assistenza  rivolto a 20 ragazzi portatori di handicap di Favara. Questi ultimi a causa della non più disponibilità del pulmino bus che li va a prendere da casa per accompagnarli a scuola si trovano costretti in alcuni casi anche a rimanere presso le loro abitazione, impediti nel seguire le lezioni. Sullo stato della situazione abbiamo chiesto chiarimenti all’assessore al Ramo Gino Mendolia.

 

 

A distanza di sette anni dai fatti contestati, si è concluso il processo contro sei soggetti di Canicattì, accusati a vario titolo di sfruttamento della prostituzione, detenzione e porto illegale di armi, atti di libidine, sottrazione agli obblighi della patria potestà, spaccio di droga, sequestro di persona e altri reati. La Corte della sezione promiscua del Tribunale di Agrigento, presieduta dal giudice Francesco Carimi ha infatti inflitto 3 anni e 3 mesi di reclusione a Domenico Lodato, 3 anni a Massimo Lodato e 2 anni a Rosaria Zotta. Sono stati assolti invece gli altri tre imputati, ossia Vincenzo Brancatello, Salvatore Milanese e Antonino Paci. Il processo ha preso le mosse da alcuni fatti risalenti al 1995, riconducibili a droga e prostituzione e accaduti all’interno dell’abitazione di uno dei soggetti imputati.

 

 

Da tempo la realtà agrigentina, nelle sue diverse espressioni politiche, sindacali e imprenditoriali, dibatte sull’improrogabile necessità di migliorare i collegamenti della nostra provincia con il resto della Regione e del Paese. Negli ultimi giorni in questo senso si sono registrate alcune novità, in base alle quali abbiamo deciso di fare il quadro generale della situazione. Seguiamo il servizio di Francesco Taibi.

 

 

Con l’accusa di bancarotta fraudolenta, il 61enne imprenditore agrigentino Alberto Lauricella, è stato condannato a 2 anni di carcere, pena sospesa, dai giudici della sezione penale del Tribunale del capoluogo. Lauricella, cinque anni fa, avrebbe distratto dalla sua impresa dichiarata fallita, due auto e una somma pari a 362 milioni di lire, trasferita poi su un conto corrente bancario in Sudafrica, dove attualmente l’imprenditore vive. Quest’ultimo, nel corso del processo aveva ammesso il trasferimento del denaro, precisando di averlo fatto esclusivamente per acquistare terreni a nome e per conto della sua impresa.

 

 

A pochi mesi dalla visita del presidente della Regione Cuffaro ad Agrigento, effettuata appositamente per fare chiarezza in ordine al miglioramento dei trasporti dopo il discusso Accordo quadro tra Stato e Regione firmato nell’ottobre scorso, il tema dei collegamenti  nella nostra provincia tiene sempre più banco. Dalle infrastrutture stradali alle tratte marittime, passando per le linee ferroviarie e per quelle legate all’agognato aeroporto, tra proclami e smentite, la situazione apparentemente è in piena evoluzione. Cominciamo dai collegamenti stradali: ferma al palo l’ipotesi di intervenire finanziariamente sulla 189 Palermo-Agrigento, in attesa della relativa progettazione di massima e dovendoci accontentare di parziali ammodernamenti della statale 115 che attraversa l’intera costa da Menfi a Licata, finora l’unica speranza concreta è quella riguardante il raddoppio della scorrimento veloce Porto Empedocle-Caltanissetta per la quale proprio in questi giorni è stato pubblicato il bando della progettazione esecutiva, anche se solo per il tratto ricadente nella nostra provincia, ossia quasi 35 km. Discorso completamente diverso invece è quello riguardante i trasporti ferroviari, interessati più che dai necessari potenziamenti, addirittura da tagli sempre più frequenti, come dimostrano le recenti soppressioni di alcune importanti linee verso il nord in partenza dalla città dei Templi. Lasciando la terraferma, poi, è veramente il caso di dire che tutto è in alto mare vista la precarietà dei collegamenti tra Porto Empedocle e Lampedusa, a proposito dei quali è in atto una vera e propria guerra tra il comune empedoclino e quello di Mazara del Vallo in merito allo scalo da cui dovrebbe partire, destinazione le isole Pelagie, la nave super veloce che in sole tre ore sarà in grado di raggiungere Lampedusa. Voci filtrate da Palazzo d’Orleans, dove Cuffaro è impegnato in una mediazione delle due posizioni, darebbero come definito un compromesso tra i due comuni che si alternerebbero durante la settimana nel far partire dai rispettivi porti l’ambito traghetto; l’ultima parola sulla querelle comunque spetterà al Ministro per le Infrastrutture Lunardi. Chiudiamo con l’aeroporto; dopo anni di impasse, alla ricerca dell’area più idonea per la sua realizzazione, anche in quest’ambito sembrerebbe che

l’iter procedurale per la costruzione dello scalo si sia finalmente innescato. Individuato infatti non senza resistenze il sito nella piana di Racalmuto, tra una settimana la commissione esaminatrice tuttora riunita presso la Camera di Commercio di Agrigento aggiudicherà l’appalto per l’affidamento dell’incarico della progettazione di massima, che dovrà poi essere prodotta entro i successivi sei mesi. Insomma, tra luci e ombre, nella giungla burocratica fatta di tempi, cavilli e competenze e parafrasando Galilei nella terra del Gattopardo, potremmo dire che qualcosa “Eppur si muove”. Bisognerà vedere però, tra qualche anno, se il proposito di cambiare tutto finirà per non cambiare niente.

 

 

 

Si è svolto ieri a Roma l’incidente probatorio nell’ambito dell’inchiesta sul presunto caso di sequestro di persona ai danni di un’imprenditrice di Camastra. Quest’ultima, così come il figlio minorenne sentito dagli inquirenti, ha ammesso di avere prelevato del carburante dai veicoli dei soggetti coinvolti nell’inchiesta, confermando inoltre di essere stata sequestrata e malmenata e avere subito minacce e un tentativo di estorsione dagli stessi. I fatti ebbero luogo nell’ottobre scorso, mentre gli arresti nei confronti di Domenico Morgana, Salvatore Benvenuto, Salvatore Morgana e Vincenzo Falsone, poi tornato in libertà, scattarono il 14 gennaio. Dei quattro indagati, tutti palmesi, oltre a Falsone, anche Domenico Morgana è stato scarcerato giorni addietro, essendo venuti meno i gravi indizi di colpevolezza a suo carico.

 

 

Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

 

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